venerdì 12 aprile 2019

#264 Ubi connessione, minor cessat

La connessione. Siamo schiavi della connessione.
O per lo meno, io lo sono.
Una volta avevamo carta scritta a mano, fotografie stampate, musica su supporti vari. Avevamo lettere inviate e ricevute, spedite con i francobolli. Avevamo (questi io li ho ancora) libri con le pagine di carta. Avevamo un telefono che non aveva bisogno di ricarica.
Da più di dieci anni a questa parte, la maggior parte di tutti i miei ricordi non li posso più toccare. E' tutto virtuale. 
E' comodo, per carità, non sto dicendo che sarebbe meglio tornare alla tavoletta di cera e allo stilo. Sul telefono ho tutta la mia vita lavorativa e non. Email, foto, blog, racconti, annotazioni, pdf, eps, xls, jpg, cdr e chi più ne ha più ne metta. 
Una roba che se da domani mi mancano corrente o connessione posso sostanzialmente tornare al 2000. Di buono c'è che la corrente oggi sappiamo produrla anche con piccoli fotovoltaici portatili perciò magari due o tre anni li recupero. Quelli in cui ancora non avevamo il cloud.
Il cloud. La nuvola.
Bello. Comodo. Tutto sempre in tempo reale grazie alle nostre fantascientifiche connessioni (il tono ironico immaginatelo). Con il telefono gestisco la mia vita. 

- Ma quando non c'è connessione?

- ODDIOOOOO non c'è connessione. Ma un wi-fi? Mi fai da router? Almeno il bluetooth... no, il bluetooth no. Non me ne faccio niente. Ma il guasto sarà grave? Dovrò cambiare il telefono? E le mie app e tutto il resto? 

Io ho studiato informatica. Ho lavorato tanto con le persone e dicevo sempre loro "Fatevi un backup in modo che se succede qualcosa avete una copia di riserva". 
Ma bisogna sempre fare quello che il prete predica e non quello che fa.
Tre anni fa, un giorno, il mio hard disk si è rotto e io ho perso in un millisecondo quattro anni di lavoro. Solo il miracolo di un amico che ci sa fare mi ha permesso di non restare a piangere un mese sulla scrivania. E' riuscito con macumbe a me sconosciute a ritrovare l'80% del distrutto.

Per restare in ambito di proverbi, "errare è umano ma perseverare è diabolico". 
Per quanto riguarda il lavoro ho fatto installare un sistema automatico di backup su due hard disk paralleli.
Ma la copia backup degli ultimi vent'anni della mia vita?
Niente. Spero nella connessione permanente.


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