mercoledì 17 luglio 2019

#168 Nessuno

Oggi è morto Camilleri.
I suoi libri saranno imperituri e spiace molto che sia scomparso un uomo, pur longevo, che avrebbe avuto ancora così tanto da dire e da raccontare.
Ho amato molti suoi scritti. Alcuni li possiedo.

Oggi, persone che non sanno distinguere la "o" disgiunzione dalla "ho" come prima persona del verbo avere si sono permesse di gioire sui social della scomparsa del maestro per motivi puramente politici.
Io non discuto le opinioni. Ognuno ha il diritto e il dovere di averne.
Le aveva Camilleri come le ha l'uomo che non sa distinguere "o" e "ho" ed è giusto.
La differenza è che Camilleri sapeva argomentare le sue (opinioni) e anche rispettare quelle altrui, cosa che evidentemente manca alla controparte.

E' importante avere un'opinione.
Ma l'opinione non è la verità insindacabile.
Bisogna avere l'umiltà di saper cambiare opinione quando le ragioni della controparte sono più ragionevoli della nostra.
Per capire ragioni diverse dalla nostra bisogna saper leggere, comprendere un testo e avere la forza di superare le otto righe di testo per andare oltre gli slogan e la propaganda.
Leggere, studiare e informarsi ci rende palese non solo la differenza tra "o" e "ho" (che avremmo già dovuto avere chiara dopo la quinta elementare) ma ci apre il cervello e ci fornisce i metodi per apprendere e sostenere il confronto.

Camilleri sapeva scrivere e parlare e confrontarsi. Sapeva immaginare così bene da portarci in viaggio con le sue parole. E non aveva la verità in tasca ma le sue opinioni. 
E nessuno.
Nessuno si dovrebbe permettere di gioire della sua scomparsa.
Nessuno.

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