mercoledì 9 gennaio 2019

#357 Trecentocinquantasette ovvero cosa ho imparato

Dodici ore fuori casa, tra lavoro, recupero delle tessere dell'Anpi a Torino, spesa e recupero figlio all'allenamento.
Considerando la gita nel capoluogo per il recupero delle tessere ho imparato:
- Il biglietto della metropolitana costa 1,70 e vale una corsa, come sulle giostre. Ero rimasta che valesse 90 minuti ma vado così spesso a Torino che potrebbero sostituire Palazzo Madama con la statua di un passerotto e io me ne accorgerei dopo due anni.
- Il casello di Bruere è aumentato di 10 centesimi. In effetti 1,40 euro non era cifra tonda. 1,50 è molto meglio. Lo fanno per noi, per non avere monetine da 10 cent sparse per la borsa che poi tanto vanno solo perse in lavatrice.
- La tangenziale di Torino non sarà il raccordo anulare di Roma ma ci fai coda più o meno sempre, a meno che non siano le 5 del mattino o l'una di notte.
- La patente la conseguono tutti. Anche persone evidentemente inabili alla guida e incapaci di utilizzare gli strumenti dell'auto (volante, frecce, freni) e di leggere la segnaletica (corsie, cartelli) nella maniera corretta. Una grande percentuale di queste persone si danno appuntamento in tangenziale appena io ci metto una ruota.
- La corsa in metropolitana e la passeggiata in città sono molto più piacevoli se le fai con la tua musica preferita sparata nelle orecchie. E' bellissimo vedere la gente parlare e non sapere di cosa e non sentire il rumore del traffico. Persino la metro assomiglia vagamente alla metro di Londra se non senti le persone parlare.
- Ho le orecchie piccole. Nessun auricolare mi va bene. Mi comprerò le cuffie anni '80, che erano così comode.

Le cuffie anni '80


Nessun commento:

Posta un commento