Gennaio è già eterno e difficile.
Poi c'è l'influenza.
A casa mia funziona così: un componente del nucleo familiare prende il virus e tutti gli altri, a catena, lo contraggono.
A distanza di qualche giorno, per rendere la cosa più interessante.
Non si esce indenni da nessun virus. Qualsiasi esso sia.
Insomma, in caso di epidemia di peste contateci già tra le vittime.
Da quando sono nati i ragazzi io sono riuscita a contrarre persino malattie che, normalmente, dopo i 12/13 anni non si fanno più.
Comprese la bocca-mani-piedi e la quinta malattia.
Un disastro.
Ma la cosa peggiore di tutte è che, lavorando in proprio ed essendo mamma, non mi posso neanche permettere di stare una settimana a casa sotto le coperte come fanno tutti coloro che vogliono guarire decentemente.
E allora vai di tachipirina e compagnia cantante. Poi, ragazzi a scuola, lavoro, ragazzi alle attività pomeridiane e serali, cena, lavori di casa, eccetera.
Quando anche i figli mi guardano e mi chiedono "Sei stanca?" vuol dire che faccio impressione.
Ah sì, ma per fortuna è lunedì.
C'è tutta una meravigliosa settimana davanti.
Dentro un capannone immenso e dunque gelido. Una prospettiva allettante.
Adesso mi faccio una tisana e poi vado a svenire guardando Grey's Anatomy.
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