Stasera scrivo dal letto, con la testa di Alessio appoggiata sulla mia spalla.
La giornata è stata massacrante e poteva concludersi in un disastro su tutti i fronti se non avessi una mezza mela piena di risorse.
Si è rotto un macchinario al lavoro. Essendo datato ha spesso qualche acciacco.
Sebbene io abbia imparato a fare, volente o nolente, un sacco di cose nella mia vita, ce ne sono molte di più che mi mancano completamente. Tipo, saper aggiustare un compressore. Anzi, prima ancora saper identificare un guasto in un macchinario che possiede al suo interno un compressore.
Alla mia mezza mela sono bastati tre minuti per capire cosa non funzionasse e poco più di un'oretta per sistemare il tutto.
L'influenza mi sta sfiancando.
Sono le 20,24 e sono già nel letto. Tachipirina in corpo, freddo nelle ossa e coccole di Alessio per aumentare il buonumore. Anche se fa mille domande mentre scrivo.
"Perché mezza mela? Perché non melanzana? O arancia? O carciofo?"
"Perché si mette lo spazio dopo la virgola?"
"Perché non cambi colore ai caratteri?"
Comunque non è facile concentrarsi. Ma io non voglio concentrarmi. Voglio le coccole dell'Alessio e il piumone caldo.
E per oggi, basta così.
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