giovedì 12 settembre 2019

#111 Riflessioni

Oggi riflettevo sul fatto che scrivere ogni giorno per 254 giorni mi è servito per elaborare un sacco di cose. Una di queste, la meno importante, è che in realtà bisogna avere sempre qualcosa da dire. L'altra, la più importante, è che in realtà un diario online può funzionare solo se puoi davvero raccontare tutto ciò che ti passa per la testa.
E non lo si può fare, perché raccontare tutto significa coinvolgere inevitabilmente altre persone. Gran parte della nostra vita è intrecciata agli altri. E raccontare di sé vuol dire anche raccontare cosa si pensa di altre persone e cosa si prova per loro. Ma non lo si può fare. O meglio, si potrebbe ma non sarebbe giusto perché chi le conosce o può identificarle (nel caso in cui il loro nome fosse più o meno acutamente mascherato) potrebbe essere influenzato nel bene o nel male.
Così, questo diario online spesso non è che un breviario delle cose simpatiche e divertenti che coinvolgono me o la mia famiglia oppure riflessioni che riguardano solamente la sottoscritta.
Dunque, l'elaborazione è che tra 111 giorni, quando questa promessa a me stessa avrà avuto termine, dovrò capire cosa voglio veramente fare di questo blog. Era nato con uno scopo più che altro ludico, perché a me piace scrivere. Ci avevo scritto un po' di tutto, cronache di eventi e racconti, riflessioni e opinioni. Poi quest'anno è stato lo strumento per testare la mia costanza.
Ma non può restare solo questo.
Dunque, sto pensando a che ne sarà di Valchirie nel 2020. Si accettano consigli e suggerimenti (compreso quello di chiudere bottega, s'intende). Soprattutto da quelle persone che nella vita reale, al di fuori di qui, mi dicono ciò che pensano di queste pagine virtuali.

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