martedì 18 giugno 2019

#196 Il raccordo anulare

La mia metà condivide con me la passione per la musica.
Ma ha una grande debolezza dovuta, forse, a un'infanzia condivisa con un fratello più grande: ascolta anche Baglioni. Le cui canzoni a me non piacciono, senza alcuna eccezione. 
Persino dei Pooh c'è una canzone che mi piace. Persino degli 883.
Di Baglioni no.
Tuttavia, intorno ai dodici anni anche io ho comprato un disco (un 33 giri) di Baglioni. Il perché non lo ricordo ma, come scusante, c'è il fatto che l'adolescenza è un periodo incomprensibile in cui può capitare anche di farsi regalare una t-shirt di Luis Miguel di cui ci si vergogna dieci giorni dopo.

Stasera ho compreso che, in realtà, c'è un cantautore che detesto più di Baglioni: Venditti.
Poi, magari ce ne sono anche altri ma, per fortuna, non li conosco. Volendo ci sono Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio ma io non li aggrego neppure alla categoria "cantautori".

Comunque, quando parte una canzone di Venditti mi vengono solo in mente Guzzanti e il raccordo anulare.

Tornando alla mia mezza mela, ha una conoscenza della musica italiana decisamente più grande della mia. Io ho passato decenni quasi a snobbarla, preferendo quella inglese e americana. 
Lui dice: "Per forza! Sapevi l'inglese". Ma io dissento.
Solo da "grande" ho riscoperto alcuni cantautori che avevo ascoltato male e troppo poco.
Venditti continua ad essere (battendo Baglioni di una ciglia) quello che meno mi piace.

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