giovedì 27 giugno 2019

#188 Sparsi

Stasera siamo tutti sparsi.
Mio figlio maschio è fuori alla festa del paese a giocare a ping-pong.
La femmina è sul divano a guardare una prima tivù: Grease (lo guarda ogni volta che lo trasmettono).
Io sono in cucina a scrivere e a guardare Vite al limite. Lo so. E' trash tivù. Ma su di me ha l'effetto di Candy crush: mi rilassa e non mi fa pensare a nulla.
La mia mezza mela dorme. Provato da una giornata pesante e dal caldo, che patisce persino più di me.
L'idea che tra due fine settimana sarò a Balmafol, in montagna a dormire al fresco e a camminare mi riempie di gioia. Anche questo fine settimana andremo a camminare. I ragazzi vanno in vacanza al mare con papà una settimana. A loro non piace tanto la montagna perciò le escursioni cerchiamo di farle quando loro hanno altri impegni.
Domani sera c'è la serata di apertura di Balmafol, che è la manifestazione di punta della nostra Anpi. Si parlerà delle violenze fasciste tra il '19 e il '22. Mi piacerebbe che il Tortuga fosse pieno. Ma, visto l'andamento politico attuale, mi sembra assai improbabile.
E' un peccato.
Conoscere il passato aiuta a non ripetere i medesimi errori.
Ma, così a occhio, credo che sia più semplice per tutti fregarsene altamente e pensare solo al proprio piccolo orticello.
Io penso che le persone siano diventate incapaci di riconoscere nel presente i sintomi del passato. Perché sicuramente si manifestano con metodi moderni, differenti. Penso che le persone, in gran parte, siano convinte che il fuoco in cui mettono la mano bruci meno di quello in cui l'han messo i loro nonni. E per quanto ci si sforzi di spiegare che il fuoco resta tale anche se il combustibile non è più il carbone ma il gas, sembra sempre che sia tutto inutile.
Tuttavia, se davvero credessi che non c'è alcuna speranza, non farei quello che faccio. Quindi basta lamentarsi. Giusto, no?

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