giovedì 16 maggio 2019

#230 Pensavo volassi via

Oggi è stata una giornata lavorativa che potrei descrivere solo come lunga e pesante. 
Noie, noie e noie finché non sono arrivata a casa. 
Finalmente, un momento meraviglioso. Grazie alla mia mezza mela, il rettangolo di terra che ci hanno prestato è diventato finalmente un orto in cui poter mettere giù piantini e semini.
Poi, portando a casa mio figlio dalle prove ho ucciso un volatile.
Ok, un volatile particolarmente imbecille.
Ma io l'ho ucciso.
Non avevo mai investito un animale con la macchina. E, tra tutti, l'ultimo essere vivente che avrei immaginato di investire con l'auto sarebbe stato un volatile. 
Un volatile vola.
Generalmente.
Non pascola in mezzo alla statale.
Sono arrivata con l'auto convinta che, come fanno tutti i volatili di questo pianeta, se ne volasse via. Non sono passata a velocità titaniche. Ho anche rallentato.
Ma lui non si è mosso.
Ho cercato di evitare di prenderlo con le ruote.
Infatti non l'ho preso. 
Ma lui ha deciso di volare quando gli ero sopra.

Alessio mi ha guardato male. Mi ha detto "Te l'avevo detto che c'era" e io l'avevo visto. Ma pensavo volasse via.
Scusa, lentissimo volatile.
Lo so che non è un'attenuante ma pensavo davvero volassi via.

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