lunedì 25 marzo 2019

#282 La tivù zittita

Cominciamo con la presunta cazzata.
Che non è poi tanto presunta. 
E' proprio una cazzata. 
Mai lasciare lievitare l'impasto della pizza in una teglia di acciaio e poi cuocerla. Non che non sia buona ma gli ultimi cinque millimetri restano attaccati alla teglia. Va leggermente meglio con la teglia antiaderente. Comunque, la prossima volta cambio sistema.
Però la pizza era buona. La mia mezza mela mi ha portato da un mulino piemontese una farina particolare ed è venuta bella soffice con l'impasto con le bolle come le vere pizze. 
Anche Birba, il mio lievito madre, funziona bene. Bisogna solo lasciargli il tempo.

E stasera saltiamo, per così dire, di palo in frasca.

Ho la tivù accesa su La7 perché il lunedì sera c'è Grey's Anatomy. Una serie da cui non sono mai riuscita a disintossicarmi. Stasera c'è il finale di stagione.
Comunque, ho la tivù accesa su La7 e sulla trasmissione condotta dalla Gruber. La guardo senza volume. L'unico modo che ho per sopravvivere a Otto e mezzo. Senza volume era apprezzabile anche Massimo Giannini. Con la barba sembra mio nonno. Ha perso il 98 per cento del suo sex appeal. E pensare che a me piacciono gli uomini con la barba. Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola.

Stasera ho anche avuto un'interessante conversazione con mia figlia. A volte guardo quella quindicenne e mi stupisco di quanto sia cresciuta. Comincia a fare discorsi importanti, seri. Comincia a pensare a se stessa collocata nel futuro e non solo nel presente. 
Ho sempre pensato che non sarei uscita indenne dall'adolescenza di mia figlia. Solo per miracolo sono uscita indenne dalla mia. Invece (non vorrei vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso), forse, riesco a farcela pure stavolta.

Poi, vabbé, ci sono state le elezioni regionali in Basilicata. Salvini esulta e fa bene. Prendere per il culo i meridionali per anni e poi farsi votare da quasi il 20% dei meridionali (uno su cinque) non è mica da tutti.
Ma non mi stupisce più nulla del risultato delle urne, ormai.
Temo, però, che avesse ragione un amico sindaco democristiano con cui spesso discuto di politica. Questo governo non sarà il vaccino contro l'odio e l'ignoranza. Sarà la culla.

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