giovedì 7 febbraio 2019

#328 Però... i libri no

A metà marzo il nostro canetto compirà un anno.
Avendo avuto due figli, so precisamente di cosa siano capaci i cuccioli di qualsiasi specie.
Ma Aaron, il canetto, sta un pelino esagerando.
Un po' come quando Alessio (il mio secondogenito) ha deciso che poteva disegnare, con un sasso, un teschio sul cofano della mia auto.
Ecco, esagerazione.
Aaron ha morsicato qualsiasi cosa in questi mesi. Le prede predilette erano ciabatte o scarpe. Poi abbiamo deciso che era più opportuno non abbandonarle nel corridoio.
Allora siamo passati a cose a caso. L'elenco è talmente lungo che neanche mi ricordo. Posto alcune foto di oggi a dimostrazione. 


Ma oggi c'è stato il reale sacrilegio.
Oggi mi ha mangiato un libro. Di cui allego prova fotografica:


Ora, va bene tutto. Ma i libri no.
Chi mi conosce sa che io non sono una che si affeziona alle cose. Tengo tutto perché sono cresciuta con la scuola che "può sempre servire". Ma raramente mi affeziono alle cose.
Ai libri, però sì. Ad alcuni, poi, in maniera così eccezionale da fare concorrenza a Gollum con l'anello.
Ad Aaron è andata bene. Di questo libro mi importava poco. Mi spiace perché non era neppure mio ma tutto sommato non era IL libro. Non era una copia autografata e non era uno dei miei preferiti.

Se fosse stato un cucciolo di specie umana l'avrei punito costringendolo a leggere tutte le sere due capitoli de "I promessi sposi" o de "Il pendolo di Foucault". 
Ma è un cucciolo di cane.
Non sa se rosicchia un osso, un telecomando, una pila o un libro.
Rosicchia per istinto.

Dunque, cerco persona in grado di creare un'essenza di peperoncino tale da non macchiare le pagine ma essere comunque così persuasiva da fargli distinguere un libro da un qualsiasi altro oggetto.
Poi, gli lascerò una copia de "I promessi sposi" a portata di muso.

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