martedì 12 febbraio 2019

#323 Da grande voglio fare il ministro degli esteri


Alla fine di questa intensa giornata politica mi è venuta voglia di tornare a casa per rivivere gli inizi degli anni '90.
Lo sapevo di essermele portate dietro nei vari vagabondaggi della vita.
E infatti, eccole qui. Le copie di Cuore targate 1991/2.
Le ho riguardate e, sostituendo opportunamente i nomi, Cuore rimane il giornale di satira più attuale del momento.

Capitolo 1. Hanno la faccia come il culo/87
La trena ad alta velocità. Lo ribadisco per l'ennesima volta. Dei dati reali non è mai fregato nulla a nessuno laggiù nelle stanze dei bottoni. Se si vuole la trena è mica perché porterà merci su un "corridoio" che, in sostanza, per dirlo alla francese, non si è mai cagato nessuno. La trena è una meravigliosa colata di cemento che fa arrivare soldi a chi cola cemento. Oddio, non mi si mal comprenda. Non all'operaio che il cemento lo versa davvero. Lui no, resta assunto a chiamata anche su festivi di tanto in tanto o con contratto precario rinnovato ogni tre mesi e con la pausa opportuna per non doverlo mai assumere davvero. Quando va bene. Ma che parlo a fare?


Capitolo 2. I limiti della democrazia...
Le elezioni in Abruzzo mi pare dimostrino palesemente che tu puoi insultare, dimenticare o svilire una persona, una categoria di persone o un intero popolo ma se, dopo qualche anno, vai a dire che la soluzione di tutti i problemi è il nero che ruba i posti di lavoro (sottopagati o al nero), stupra le nostre donne (violenze domestiche solo nostrane, per favore) e spaccia la nostra droga (ah, non dovevo dire nostra?)... l'elettore si infervora e vota per te!


Capitolo 3. Stavolta si vince. Sinistra unita alle elezioni.
Sinistra? Sinistraaaaaa? Sinistraaaaaaa? Spiace ragazze e ragazzi, non so dove sia. Forse è a spasso col cane. Gliel'ho detto di portarsi il cellulare ma niente. Mi ha detto che di queste novità diaboliche non vuole sapere nulla.

Capitolo 4. Volevate mangiare la guerra senza fare briciole?
Questa si commenta da sé. E' la magia della satira. Ma a noi la politica estera piace. Non ci capiamo niente perché alla fine non ci interessa, ma ci piace. 
Ci piace come commentare le partite di calcio.
Io avrei fatto entrare Belotti. Una formazione come quella non tiene. Manca il centrocampista difensivo centrale. Cosa esattamente faccia un centrocampista difensivo centrale lo sanno in cinque ma va bene lo stesso. Siamo tutti allenatori e subito dopo ministri degli esteri. Mica servono le competenze. Largo a chi ignora ma ci mette passione! Naturalmente solo in politica. Provate a metterlo sulla panchina della Juve uno che ignora il giuocodelcalcio ma che ha tanta passione.

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