Lei: si alza, prepara la colazione per i figli, si accerta che si lavino, che si vestano, che abbiano tutto in cartella, sparecchia i piatti della colazione, si prepara, fa i letti, porta i bimbi a scuola e va a lavorare. Lavora tutto il giorno. Torna a casa, sistema il disordine, pulisce, fa fare i compiti ai pupi, se serve esce a fare la spesa, prepara la cena, la serve, sparecchia, lava i piatti, si accerta che tutto sia pronto per il giorno dopo, magari fa una lavatrice o stira un po', mette a letto i bambini e se non ci sono altre urgenze si dedica a sé o magari va a dormire.
Lui: si alza, si prepara e va al lavoro. Lavora tutto il giorno. Torna. Si dedica a sé. Si siede per mangiare cena. Si dedica a sé o magari va a dormire.
Ora, questo non succederà sempre perché le mosche bianche esistono e meno male... ma non mi si venga a parlare di parità perché mi sale un conato. Auguro a tutte le donne, compagne e amiche, che l'anno nuovo porti a tutte un cambiamento in meglio. Piccolo. Graduale. Ma caspita se ci vuole.
Chiudo questo sfogo con un aneddoto bellissimo che mi ha inoltrato Pat - un'amica mia - via mail:
Nel
Paradiso terrestre Eva è sola e si annoia. Così quando parla con dio si
lamenta: «Vorrei un po’ di compagnia. Perché non crei un essere simile a
me?». Dio si impegna e prende una costola di Eva per tirar fuori da lì la
nuova creatura. Poi le annuncia: «Ho mantenuto la promessa. Il nuovo essere è
pronto, lo chiamerò uomo. Però ha molti difetti, soprattutto mi è venuto molto
permaloso e dunque Eva mettiamoci d’accordo: non dovrà sapere che lui è
nato da una tua costola, ci rimarrebbe troppo male. Deve rimanere un segreto
fra noi due… tra donna e donna».
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SAI OGNI GIORNO QUANDO TORNI DAL LAVORO E MI CHIEDI CHE COSA FACCIO TUTTO IL GIORNO... BEH, OGGI NON L'HO FATTO. |
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