mercoledì 27 febbraio 2013

Ebbene sì, ancora un'analisi del voto

Tutti i camini fumano, Socrate fuma dunque Socrate è un camino. Seguendo il modello di questo non-sillogismo, dopo le ultime elezioni qualcuno ha commentato che la valle di Susa è in maggioranza favorevole alla Torino-Lione. Il ragionamento sarebbe che se non hai votato Cinquestelle o Rivoluzione civile allora sei pro-Tav. Che è più o meno come se io dicessi che se hai votato Pd - la sinistra laica? - sei certamente favorevole all'aborto, alle coppie di fatto e all'eutanasia. Ovvero, chi sostiene questa tesi dà per scontato che chi vota un partito ne condivida ogni punto del programma senza alcuna eccezione. Una cosa che a me appare completamente folle. Specialmente guardando alle percentuali, che non lasciano molti margini all'immaginazione.

Tuttavia, questa rugginosa e antiquata idea del mandato in bianco a chi governa, dà il senso della sconfitta plateale che il Pd e altre forme paleo e neo democristiane hanno dovuto accusare. Perché questo era il momento di essere innovativi, di carpire le pulsioni provenienti dallo stomaco - il primo a brontolare in un momento di crisi - e di cercare di dar loro una risposta.

La sinistra. Vorrei cominciare da qui. Rivoluzione civile non pervenuta, ho scritto e ripetuto. Il tentativo poteva persino essere buono ma se hai poco tempo per illustrare la linea programmatica, devi puntare tutto sui candidati, che siano esempio portatore dei valori che la sinistra incarna. In valle di Susa, candidando Nicoletta Dosio avrebbero storto il naso i pochi ex-socialisti delusi (non so perché) da Sel ma il partito avrebbe guadagnato tanti altri consensi, magari anche di persone che normalmente stanno distanti dalle urne. A livello nazionale, Di Pietro non è personaggio amato a sinistra così come altri candidati di simile provenienza politica o professionale. Paolo Ferrero ha provato a dare la sua interpretazione. Non c'era tempo per ascoltare i consensi. Peccato. Perché chi l'ha fatto è stato premiato.

M5S. Premetto una cosa. Alla mia personale idea di un movimento dal basso può anche corrispondere un leader-portavoce forte ma non se questi si arroga il diritto di tacitare chiunque non la pensi come lui, di allontanare la "stampa" come se di tutti i giornalisti si potesse fare di tutta l'era un fascio (per tornare al Socrate-camino) o di maltrattare chiunque serva per fare audience (un cameraman, per esempio, incitato dal pubblico come in un'arena romana). Molte persone che votavano a sinistra, in valle di Susa, si sono riscoperte grilline. Mi piacerebbe sapere quante di loro hanno un'idea del programma dei Cinquestelle e lo trovino esauriente, a livello politico. Perché unire persone di provenienza politica diversa - a volte opposta - nel nome di una lotta specifica può essere una forza ma non è detto che lo sia in futuro, una volta esaurita la prorompente forza propulsiva della lotta alla casta, alle caste e agli ordini. Come fosse la panacea di tutti i mail. Magari lo sarà, ma questo post è testimone che io non lo credo affatto e che, in caso mi sbagliassi, sarò costretta a ricredermi.

La Lega. La Lega in valle di Susa è morta. Nel resto d'Italia praticamente anche, tuttavia si porta a casa la Lombardia. È come possano i lombardi aver scelto Maroni (la memoria corta degli italiani diverrà proverbiale) anziché Ambrosoli resterà per me incomprensibile come l'ultimo segreto di Fatima. La macroregione. Se l'esempio da seguire è quello di Formigoni, io rinuncio grazie. Magari mi trasferisco in Umbria, che il mare non mi è mai piaciuto un granché.

Il grande centro è morto come la Lega. Ma si capisce che se fai un anno e mezzo di politiche di austerity poi non è che la gente ti accoglie con benevolenza. Se non si è andati a votare un anno e mezzo fa è solo perché Monti ha fatto tutto quello che il capitalismo imponeva di fare ma che nessun partito sostenitore del sistema avrebbe mai fatto perché sarebbe stato come tagliare il ramo sul quale si era seduti.

Il Pdl, invece, è la riprova provata di quanto agli italiani gli freghi poco dei massimi sistemi se possono portare a casa qualche centinaio di euro di rimborso Imu e la promessa di un condono per la casa con vista su qualche tutelatissimo bene storico da subaffittare a trenta immigrati alla canna del gas guadagnandoci uno stipendio senza fare nulla. Ho esagerato? Forse si, ma questa è l'impressione che si ha. Devono esserci belle e grandi case (paganti grandi Imu) anche in valle di Susa.

Lettrici e lettori, sono delusa. Mi aspettavo di più da queste elezioni. Nel bene o nel male. Ognuno giudichi da sè.

1 commento:

  1. Che donna sei, in ogni cosa che fai... O che dici, o che sempre meglio scrivi!

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