Momenti al presidio |
Lo sciopero e il blocco di ogni attività di carico/scarico sono cominciati martedì 26 febbraio. Lo hanno convocato le Rsu con il supporto delle sigle sindacali tutte (Fiom, Cobas, Fim, Uilm), anche quelle che erano state più "tiepide" finora. La speranza era che lunedì, a Vicenza, il Gruppo Beltrame e i sindacati trovassero una soluzione condivisa. Ma questo non è accaduto e le maestranze hanno deciso di proseguire il blocco fino almeno al 18 marzo, quando dovrebbe tenersi a Roma, al Ministero per l'industria, un nuovo incontro che siederà di fronte a un tavolo tutte le parti in causa. Ma con quale governo andranno a discutere nessuno lo sa.
C'è crisi ed è pesante. Chi guadagnava 1500 euro, tra straordinari e festivi, adesso, in cassa integrazione, ne prende 850 circa. Un lavoratore racconta che tutto quello che prende di cassa lo gira per il mutuo. A casa vivono con il poco che la moglie porta a casa con il suo lavoro saltuario. Tante famiglie. Molte monoreddito. L'affitto, la luce, l'Imu, il riscaldamento, le spese per il sostentamento, per i figli. Per molti la pensione è lontana e incerta. Senza contare le difficoltà di tutto l'indotto, già falcidiato in gran parte dalla prima grande ondata di crisi del 2010/11.
Fuori dai cancelli della Beltrame ci sono uomini che lottano per una speranza. Sono questo, prima ancora di essere maestranze che difendono il posto di lavoro. Si può vivere rinunciando a molto ma non a una prospettiva, a una speranza che il domani possa essere migliore e che le difficoltà possano essere superate. Senza la speranza, stringere la cinghia, lottare, faticare, aver dato tanto sembra tutto inutile.
Fuori dai cancelli della Beltrame ci sono uomini che lottano per una speranza. Sono questo, prima ancora di essere maestranze che difendono il posto di lavoro. Si può vivere rinunciando a molto ma non a una prospettiva, a una speranza che il domani possa essere migliore e che le difficoltà possano essere superate. Senza la speranza, stringere la cinghia, lottare, faticare, aver dato tanto sembra tutto inutile.
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