Mi sono distratta un attimo e lui è fuggito.
Più in fretta del gatto, quando gli apri la porta di casa e fuori c'è la primavera. Più in fretta dei miei figli, quando gli prospetti una qualunque cosa da fare tra le faccende domestiche.
Solo Flash saprebbe fare di meglio.
Magari no. Secondo me se la giocano.
Comunque, ho aperto gli occhi sabato mattina, ho avuto due o tre momenti pigri ed è stata subito domenica sera. Quasimodo aveva ragione. E' subito sera. Il tempo passa sempre più velocemente di quanto vorrei.
Vi concedo gennaio. Gennaio ha sempre seimiladuecentododici giorni. Ma a parte gennaio e qualche altro giorno qua e là, il tempo vola. Fugit, diceva già Virgilio, seppur in tempi in cui il genere umano aveva un'aspettativa di vita decisamente inferiore alla nostra.
Domani invecchio, formalmente, di un anno. Sono nata di mattina presto, pertanto invecchierò stanotte.
Quando si compiono gli anni, una riflessione su quanti ne hai passati e come li hai passati, viene naturale. Io non mi posso lamentare. Certo, con qualche milione di euro in tasca avrei fatto anche altre cose, ma si fa fuoco con la legna che si ha. Non mi lamento. Sono sempre stata me stessa, anche quando essere me stessa non era così facile. Sono cresciuta e poi maturata cercando di rispettare, per quanto possibile, me stessa e gli altri. Ho riso, pianto, sofferto. Mi sono annoiata e divertita. Ho fatto un sacco di errori ma anche un sacco di cose giuste.
Ho sempre pensato che, nel giorno della mia morte, avrei voluto poter dire che ho fatto io le mie scelte. Certo, col senno di poi uno le cambierebbe pure le scelte. Ma se potessi tornare indietro, nel momento della scelta con le medesime informazioni in mio possesso, le rifarei tutte quelle scelte. E questa è davvero l'unica cosa che conta.
Perché in ogni momento della vita si fa il fuoco con la legna che si ha.
A volte sono foglie secche. A volte è un bel pezzo di noce.
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