Io, oggi, non c'ero con la mia persona fisica ma ero là con tutto il mio essere e sentire.
Ora, "marcia per il clima" non mi piace. Non significa molto essere a favore o contro il clima. E' come essere pro o contro le zucchine. Sarebbe stato meglio "marcia per la salvaguardia del pianeta e contro le grandi opere inutili", ma la sintesi è ciò che trasforma una semplice frase in uno slogan facile da riportare sui titoli dei giornali.
Vorrei fare una lunga digressione sulla sintesi nel parlato (soprattutto nello scritto) ma ve la risparmio. Tanto è inutile.
Quello che non è inutile è cercare di salvaguardare il mondo in cui viviamo. Si può cominciare con semplicissime cose alla portata di tutti:
- non buttare l'immondizia per terra in ogni dove
- differenziare l'immondizia stessa, persino arrivando a portare quello che non si può buttare nel cassonetto alla rifiuteria
- non prendere l'auto per fare un piccolo tratto di strada
- cercare di comprare meno plastica possibile
- non tenere 26°C in casa d'inverno che poi vi lamentate pure d'essere sempre malati o di pagare uno sfacelo di bollette
Ma soprattutto, lo dico sempre (ma anche questa mia battaglia è come quella di Don Chisciotte) semplicemente non comperare quei prodotti che all'ambiente non guardano affatto. Per esempio, ma solo per esempio, le vaschette di prosciutto con quattro fette dentro e sei etti di plastica.
Il consumatore potrebbe fare la differenza. Purtroppo, non la fa mai, per lo meno qui in Italia. Il boicottaggio funziona solo in altri Paesi più evoluti. O sensibili. Decidete voi l'aggettivo che meglio si adegua.
Il pianeta terra siamo noi.
Quando al posto del pianeta, nella frase, c'era lo Stato non è andata bene.
Speriamo meglio per il pianeta.
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