L'ha rivisto tra le mani di un suo compagno di scuola e ora vuole imparare a risolverlo.
Io avevo più o meno la sua età quando i miei genitori me lo regalarono. Insieme a uno spesso libretto di istruzioni per imparare a svolgerlo. Me ne innamorai anche io e imparai a farlo.
Prima che Alessio si prendesse bene con questo gioioso rompicapo, ho cercato di spiegargli che non avrebbe potuto farlo a caso. Che c'erano degli algoritmi precisi da seguire. Che neanche in un milione di anni, facendolo a caso, l'avrebbe risolto.
Ma se lui si mette di buzzo buono a fare qualcosa, difficilmente lascia perdere. Dunque, missione "cubo di Rubik".
Siccome a distanza di qualche decennio mi ricordo solo come arrivare a fare i primi due livelli, stasera ho cominciato con insegnargli il primo e il secondo. Per tornare a fare anche il terzo mi attrezzerò.
Non ho più il mio libretto d'istruzioni.
Se conosco mia mamma sicuramente da qualche parte l'avrà messo perché non si butta via nulla. Ma non è rilevante. Oggi, ci sono pagine internet in grado di svolgere il medesimo lavoro.
Ma Alessio è già un passo avanti. Mi sono distratta un secondo e, mentre scrivo queste righe, già si sta copiando gli schemi (su carta!) anche per il terzo livello.
E allora stasera, buon cubo a tutti.
Ma Alessio è già un passo avanti. Mi sono distratta un secondo e, mentre scrivo queste righe, già si sta copiando gli schemi (su carta!) anche per il terzo livello.
E allora stasera, buon cubo a tutti.
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