Trenitalia, l'8 marzo in occasione della festa della donna, alle clienti del Frecciarossa e Frecciarossa 1000 (che oltretutto usufruiscano di una serie di servizi) regala una caramella gelée al limone.
Il "generosissimo" regalo è stato giustamente perculato su tutti i social per tutto il giorno.
Ma io voglio concentrarmi sulla mente che può aver partorito un'idea come questa. Trenitalia è sempre nella bufera per una serie di disservizi notevoli e costanti: ritardi, soppressioni delle corse, carrozze sporche o rotte e via dicendo. E tu, mente superiore, decidi di riabilitare l'immagine di quest'azienda regalando una caramella alle viaggiatrici su Frecciarossa (nel giorno in cui si ricorda una strage di lavoratrici e si rivendicano diritti, uguaglianza e rispetto)?
Immagino si precipiteranno in massa ad esigere questo superpremio degno di "Chi vuol essere miliardario". Compreranno tutte un biglietto da decine/centinaia di euro in prima classe e usufruiranno del bar o del ristorante per poter avere la loro caramella.
Ma, dico, anche le offerte più pezzenti fanno uscire almeno una colazione o uno sconto. Invece Trenitalia regala una caramella. Al limone. Mica puoi scegliere il gusto. Se ti fa schifo il limone, pazienza. Non la mangi.
Non solo. Ma è anche un'offerta limitata "fino ad esaurimento scorte".
Però è Caffarel.
Mica micio micio bau bau.
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