lunedì 3 gennaio 2022

La forza dell'oblio

Dovremmo imparare a puntare sulla forza dell'oblio.
L'unica in grado di farci navigare felici nel vasto oceano dei social network (ma non solo).

Prima di addentrarmi in una digressione sul boicottaggio, facciamo un esempio.

Sulla nostra bacheca Fb un giornale scrive un articolo contenente informazioni che riteniamo offensive o non corrispondenti al vero (dopo averle lette e comprese, per Toutatis!).
Cosa faccio?
La risposta esatta è NIENTE.
Non condivido l'articolo, commentando su quanto sia offensivo o scorretto. Non scrivo sotto l'articolo un commento con la mia opinione contraria. Non metto un dislike (supposto che si possa).
Quell'articolo resterà nell'oblio delle miliardi di informazioni in rete.
Ignorato.
Ogni condivisione, ogni commento, ogni reazione darà a quell'articolo solo maggiore visibilità.

La medesima cosa va fatta se un qualunque conoscente (o meno) pubblica una sua opinione sommaria, da noi non condivisa, con il solo scopo di fare "baccano" e non con quello di cercare veramente un confronto su un tema specifico.
Ci dà fastidio quell'opinione? Pazienza. Sappiamo sopportare carichi maggiori.

L'opinione espressa è realmente offensiva nei confronti di qualcuno? 
Non commento. Non diffamo. Non insulto. Non replico.
Se credo che sia offensiva al di là del tollerabile, segnalo.

Il boicottaggio, delle informazioni così come delle merci, è uno dei più potenti mezzi a nostra disposizione. L'unico problema è che ci vuole una consapevolezza collettiva. Se io lo faccio da sola ha certamente un valore ma se lo facciamo in mille, o meglio in centomila, quel valore è esponenziale.

Se voglio veicolare un messaggio non lo devo fare contestando l'opposto. E' sciocco e inutile.
Scrivo quell'informazione o quell'opinione con le mie parole o trovo qualcuno che l'abbia scritta come mi piace (senza mai insultare o svilire alcuno, come regola di base) e condivido quell'articolo o quel pensiero. Esso sarà veicolato nella sua purezza e il mondo virtuale sarà un pochino migliore.


Foto di  una pila di giornali presa a caso


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