Si impara dove andare a mangiare e dove, invece, è meglio di no.
Soprattutto se non puoi permetterti di andare fuori a cena ogni sera.
Ci si mette qualche anno.
All'inizio ci si fa trascinare dai luoghi più frequentati, come ogni turista che si rispetti.
Poi si trova il locale che incontra i propri gusti e che, quasi sempre, non è tra i più frequentati.
Perché il ristorante lo fa il cibo, senz'ombra di dubbio, ma anche chi te lo propone. Nel mio caso specifico (ma non è così per tutti) il posto in quanto luogo non ha un grande peso. Mi basta sia pulito.
Io e mezza mela, al di là di Arma che conosco come le mie tasche, nei nostri viaggi abbiamo imparato a chiedere alla gente del luogo dove va a mangiare. Non quello che ci consiglierebbe ma dove va a mangiare quando esce a mangiare con gli amici.
A Siena, un paio d'anni fa, ci è successo di essere indirizzati in un posto che non avremmo trovato neanche passandoci davanti. Microscopico. Senza insegne.
Abbiamo capito alzandoci satolli e soddisfatti che il sistema adottato era vincente.
Finora non ce ne siamo pentiti.
Nessun commento:
Posta un commento