giovedì 13 agosto 2020

Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 2

Stamattina era nuvoloso.
Così sono rimasta in spiaggia fino alle 11:30. Chi mi conosce sa che si tratta di un evento.
Generalmente i miei orari sono quelli che si fanno fare ai neonati.

Il coma post prandiale della mia mezza mela mi ha consentito qualche ora di lettura. Del libro vi parlerò quando l'avrò finito. 
Poi sono andata a spasso.

Arma è sempre uguale a se stessa. Sempre a pochi mesi dal nuovo millennio. 
Passando di fronte a quel cartello ormai sbiadito mi sono sentita come in una scena di Goodbye Lenin.

Le gestioni dei negozi, invece, cambiano. Molto spesso. Non oso immaginare quanto possano costare gli affitti.
Dove c'era il vecchio cinema, tanti anni fa, ora sorge un nuovo edificio residenziale di cui evidentemente si sentiva la mancanza.

Alcuni tra i negozi storici hanno in vetrina oggetti con prezzi inarrivabili.
A volte mi sorprendo a immaginare la ragione per cui qualcuno che disponga di cifre tali da poterli acquistare decida di venire in vacanza in questo luogo.
E mi stupisco di come le gestioni di tutti i negozi cambino, tranne queste. 

A causa del covid una delle poche cose furbe che si potevano trovare in questa amena località, ovvero rifornirsi di acqua fresca gasata e naturale nella colonnina di centro paese a prezzi modici, è stata sospesa. 

L'impressione che si ha è che le banconote facciano molto meno schifo delle monetine a questo particolare virus.

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