martedì 4 dicembre 2012

Biblioteca e biblioteche

La biblioteca. Mi piace l'idea di parlare della biblioteca in biblioteca. Già, perché ora sono qui, circondata da migliaia di volumi e penso e scrivo. Fuori è freddo. Gli argomenti di attualità da cui prender spunto e da commentare sono tanti ma stasera voglio parlare di lei e delle centinaia di ore che vi ho trascorso. Oh, non tutte qui, certo. Paese che vai, biblioteca che trovi.

La biblioteca di Bruzolo è una biblioteca atipica anche se non unica nel suo genere. In primo luogo è gestita interamente da volontari, sotto l'occhio attento e vigile di Francesca che l'ha adottata come fosse figlia sua. Grazie ai volontari, è aperta tutti i giorni della settimana (domenica compresa), anche in orario serale. Perché possano possano usufruirne tutte e tutti. In secondo luogo, questa biblioteca è viva. E' consentito parlare, ritrovarsi, discutere, confrontarsi (chi vuole leggere in silenzio e in loco ha il suo spazio) e andare a cercarsi di persona le proprie letture. Anche se questo, per i bibliotecari, significa poi passare ore a rimettere a posto i libri perché non solo i piccoli utenti hanno uno strano senso dell'ordine alfabetico.

La terza cosa che rende questa biblioteca speciale è che non è capace di dire di no alle donazioni. Sembra una scemenza ma ci sono persone che svuotano la cantina e portano i libri in biblioteca. Beh, libri. Diciamo che ci portano quanto trovano di cartaceo. Una mattina Francesca ed io abbiamo trovato uno scatolone di Topolino abbandonati davanti alla porta. Come una volta si faceva coi figli illegittimi e i portoni della chiesa. Tutti i Topolino hanno trovato spazio sugli scaffali. Beh, spazio. Diciamo, posto. Altri volumi non l'hanno trovato, il posto, ma lo attendono pazienti negli scatoloni.

Bel logo di un'iniziativa a Novate Milanese
La biblioteca (non solo questa, ma in generale) è un posto magico. Un posto dove puoi fare tutti i viaggi che vuoi senza muoverti che di qualche metro. I libri parlano, sanno chiamarti, corromperti, consolarti, farti arrabbiare, farti piangere o ridere a crepapelle. Ogni pagina è una sfumatura di un colore nuovo. Magari può sembrare uguale a un'altra ma molto raramente lo è. Forse mai. E' come la musica, una creazione infinita con un limitatissimo numero di note.

Alla biblioteca non importa se puoi permetterti tutti i libri del pianeta o nemmeno uno, se hai 10 anni o 90, se sei un lettore incallito oppure no. Lei accoglie tutti e mette a disposizione tutta se stessa, in un meraviglioso esempio di come dovrebbe essere la cultura a tutti i livelli. Leggere è un diritto e se non lo è, dovrebbe esserlo. La biblioteca è come una mamma che sa prendersi cura di tutti i suoi figli ma ciascuno a suo modo e secondo le sue necessità. Io la amo profondamente. Ma questo, immagino, si sia capito.

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