Vista di Bussoleno dall'alto |
La Comunità montana valli Susa e val Sangone chiuderà il 31 dicembre 2012. Come tutte le altre comunità montane del Piemonte. Lo vuole la Legge regionale 192, in un'ottica di riorganizzazione degli enti in un'ottica di risparmio. Questo, secondo i promotori della legge.
Difficile capire secondo quale ottica di risparmio si cancellerà un ente che, almeno qui, è utile e svolge molteplici funzioni per costringere gli amministratori a costruire, in futuro, qualcosa di analogo (un unione di Comuni?) per gestire i medesimi servizi, mettendo a rischio il personale e costringendo i cittadini a cambiare riferimenti ormai consolidati.
La spesa per la gestione del Consiglio e della giunta di Comunità montana non è certo quello spreco di risorse pubbliche che bisognerebbe colpire. E mentre si chiude la Comunità montana, secondo un taglio orizzontale assolutamente inclassificabile, il vero spreco di risorse resta.
I dipendenti della Comunità montana valli Susa e val Sangone hanno voluto organizzare un momento pubblico per discutere del futuro dei servizi ora gestiti dall'ente (martedì pomeriggio, alle 17) e ne riporto, qui di seguito, il comunicato integrale.
Alcuni accusano la Comunità montana di fare "politica", di occuparsi di questioni che non la riguarderebbero (in primis il Tav). Ma io credo che, se un ente che si occupa di un territorio abbia il dovere di esprimersi in merito alle questioni che interessano il medesimo territorio. Essendo ente di secondo grado è il risultato elettorale, più spostato verso il centrosinistra piuttosto che verso il centrodestra, che ne determina l'equilibro politico. Si può, quindi, non essere d'accordo sulla linea che l'ente tiene ma non lo si può accusare di illegittimità.
La Comunità montana chiude. Cosa sarà in futuro?
La
Comunità Montana chiude. La montagna sarà meno tutelata.
La Comunità
Montana chiude dal 1° gennaio 2013, ma chi lo sa? Crediamo pochi,
perché non ne sta parlando nessuno.
Il guaio è
che con la Comunità Montana chiudono parecchi servizi, ai Comuni ed
ai cittadini, e non è per niente garantita la loro continuazione.
In campo
agricolo, ambientale, forestale, della cultura, del lavoro, del
turismo la Comunità Montana ha svolto finora, per delega o per
Legge, un’importante funzione di “presenza” sul territorio.
Martedì 30
e mercoledì 31 ottobre ci sarà “Comunità Montana a porte
aperte”, due giorni per discutere, riflettere, informarsi e
soprattutto manifestare solidarietà ai dipendenti dell’Ente che
stanno affrontando un futuro molto incerto e per nulla sicuro come
posto di lavoro.
Chi nel
tempo ha avuto un qualsiasi beneficio dalla Comunità Montana, passi
a mettere una firma; chi ha partecipato ad un nostro bando o
progetto, progettato opere, elaborato documenti pianificatori,
effettuato consulenze, partecipato ad un corso professionale o ad un
aggiornamento tecnico, redatto perizie, passi per cortesia nel
pomeriggio del 30 ottobre a Bussoleno in Via C. Trattenero 15, dalle
17,00 in poi, a testimoniare che non chiude un Ente inutile o
sprecone e a manifestare la sua preoccupazione perchè dal 2013,
salvo i premi comunitari, terminerà ogni integrazione di reddito ed
aiuto locale alla montagna.
I dipendenti della Comunità Montana valle Susa e Val Sangone
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