sabato 27 ottobre 2012

Un futuro con meno montagna

Vista di Bussoleno dall'alto
La Comunità montana valli Susa e val Sangone chiuderà il 31 dicembre 2012. Come tutte le altre comunità montane del Piemonte. Lo vuole la Legge regionale 192, in un'ottica di riorganizzazione degli enti in un'ottica di risparmio. Questo, secondo i promotori della legge.

Difficile capire secondo quale ottica di risparmio si cancellerà un ente che, almeno qui, è utile e svolge molteplici funzioni per costringere gli amministratori a costruire, in futuro, qualcosa di analogo (un unione di Comuni?)  per gestire i medesimi servizi, mettendo a rischio il personale e costringendo i cittadini a cambiare riferimenti ormai consolidati.

La spesa per la gestione del Consiglio e della giunta di Comunità montana non è certo quello spreco di risorse pubbliche che bisognerebbe colpire. E mentre si chiude la Comunità montana, secondo un taglio orizzontale assolutamente inclassificabile, il vero spreco di risorse resta.

I dipendenti della Comunità montana valli Susa e val Sangone hanno voluto organizzare un momento pubblico per discutere del futuro dei servizi ora gestiti dall'ente (martedì pomeriggio, alle 17) e ne riporto, qui di seguito, il comunicato integrale.

Alcuni accusano la Comunità montana di fare "politica", di occuparsi di questioni che non la riguarderebbero (in primis il Tav). Ma io credo che, se un ente che si occupa di un territorio abbia il dovere di esprimersi in merito alle questioni che interessano il medesimo territorio. Essendo ente di secondo grado è il risultato elettorale, più spostato verso il centrosinistra piuttosto che verso il centrodestra, che ne determina l'equilibro politico. Si può, quindi, non essere d'accordo sulla linea che l'ente tiene ma non lo si può accusare di illegittimità.

La Comunità montana chiude. Cosa sarà in futuro?




La Comunità Montana chiude. La montagna sarà meno tutelata.

La Comunità Montana chiude dal 1° gennaio 2013, ma chi lo sa? Crediamo pochi, perché non ne sta parlando nessuno.
Il guaio è che con la Comunità Montana chiudono parecchi servizi, ai Comuni ed ai cittadini, e non è per niente garantita la loro continuazione.
In campo agricolo, ambientale, forestale, della cultura, del lavoro, del turismo la Comunità Montana ha svolto finora, per delega o per Legge, un’importante funzione di “presenza” sul territorio.
Martedì 30 e mercoledì 31 ottobre ci sarà “Comunità Montana a porte aperte”, due giorni per discutere, riflettere, informarsi e soprattutto manifestare solidarietà ai dipendenti dell’Ente che stanno affrontando un futuro molto incerto e per nulla sicuro come posto di lavoro.
Chi nel tempo ha avuto un qualsiasi beneficio dalla Comunità Montana, passi a mettere una firma; chi ha partecipato ad un nostro bando o progetto, progettato opere, elaborato documenti pianificatori, effettuato consulenze, partecipato ad un corso professionale o ad un aggiornamento tecnico, redatto perizie, passi per cortesia nel pomeriggio del 30 ottobre a Bussoleno in Via C. Trattenero 15, dalle 17,00 in poi, a testimoniare che non chiude un Ente inutile o sprecone e a manifestare la sua preoccupazione perchè dal 2013, salvo i premi comunitari, terminerà ogni integrazione di reddito ed aiuto locale alla montagna.

I dipendenti della Comunità  Montana valle Susa e Val Sangone

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