lunedì 29 ottobre 2012

Non dimentichiamo

Domenica, a Predappio, si sono ritrovati i "nostalgici" del Duce, per il 90° della marcia su Roma. Tutto esaurito e statuette di Mussolini che vanno via come il pane. L'olio di ricino non è compreso. Per fortuna non ho visto i tiggì ieri e questa notizia mi è giunta oggi, che ho più tempo per dire la mia.

Ora, io vorrei ricordare a tutta Italia (pare dimenticarlo) che l'apologia del fascismo è un reato. Lo dice la Costituzione italiana, non Paola Meinardi. Credo, peraltro, che l'apologia del fascismo sia l'unico reato mai perseguito. Si permette a neofasci e neonazi di sfilare con le croci celtiche e facendo il saluto romano, con tutto il dolore e la morte che quei simboli ricordano e portano con sé, e poi si mette in galera l'anziana che, al supermercato, ruba qualcosa per poter sopravvivere alla fame. Non solo. Ma non ci sono mai neppure voci autorevoli di condanna, se non rare e comunque inascoltate e prive d'eco, in tali occasioni.

Apologia (Cit. Zanichelli): Esaltazione, elogio
Ovvero: è reato esaltare/elogiare il fascismo. Reato. Ricordiamolo.  

Io mi chiedo, poi, come si possa essere nostalgici di un regime che vietava qualsiasi tipo di libertà personale, che sopprimeva fisicamente non solo chi palesemente non era allineato ma anche chi si supponeva non esserlo, che ha allevato a suon di propaganda e olio di ricino due generazioni, che si basa sul razzismo, l'intolleranza, l'odio per il diverso. Nostalgici di cosa? E non mi venite a parlare dei treni in orario e delle paludi che mi salgono i conati.

Il fascismo e il nazismo, qui in valle di Susa come in tutto il mondo, hanno fatto solo vittime, portato la fame e la guerra, costretto allo sfollamento, messo fratelli e sorelle gli uni contro gli altri. La nostra Costituzione, quella che permette ai fasci di Predappio di sfilare, è stata scritta con il sangue di chi quel fascismo ha combattuto, trasversalmente, dai repubblicani ai comunisti, dai democristiani ai laici. Giovani uomini e donne che, invece di mettersi la camicia nera, hanno scelto di stare dalla parte giusta, dalla parte della libertà, della fratellanza, della tolleranza. Pagando con la propria vita, con quella dei propri cari, incarcerati, torturati, uccisi.

Il fascismo è stato violenza senza fine e noi non possiamo permettere che questo sia dimenticato. Non dovremmo permettere raduni, apologie, alcun cosa che abbia come finalità l'odio.

Vi cito questo estratto da un articolo di Adnkronos (http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/EmiliaRomagna/Tutto-esaurito-a-Predappio-per-90-anniversario-marcia-su-Roma_313835814284.html): Ben diverso il discorso tra fine agosto e inizio settembre, quando proprio Domenico accompagna i turisti a visitare la stanza che occupo' Mussolini: "Diciamo che almeno la meta' dei visitatori non e' composta da turisti solo curiosi, ma da veri e propri nostalgici del fascismo: si ripetono spesso scene con gente che piange o comunque si commuove o persino che bacia o abbraccia il busto del duce collocato nella stanza". 

Io ne ho vista tanta di gente piangere pensando a Mussolini ma non era nostalgia. Ho il ricordo dei miei vecchi e di tutti i partigiani (che la vita mi ha dato l'onore di conoscere) e so, anche se non c'ero, cosa sia stato il fascismo. Il fascismo è un ragazzo di 16 anni appeso e morto dissanguato con la lingua mozzata perché aveva fatto la "spia". Il fascismo sono gli innocenti ma non conniventi impiccati ai balconi di mio nonno. Il fascismo sono i bombardamenti di rappresaglia che hanno ucciso donne e bambini. Il fascismo è la paura che la generazione dei miei genitori si porterà sempre dietro per essere stati bambini ai tempi di Mussolini. Il fascismo è l'orrore di una madre che deve piangere il figlio ammazzato per strada e non può neanche portarselo via per lavarlo e dargli degna sepoltura. Il fascismo sono ragazzi ammazzati di botte, l'impossibilità di trovarsi in più di tre per strada, le leggi razziali.

Il fascismo è questo che vedete a sinistra. Ragazzi torturati, uccisi a forza di botte e poi lasciati insepolti. Ragazzi che le donne di San Giorio hanno lavato e ricomposto con un coraggio che solo le donne nella Resistenza hanno avuto.

Dovremmo essere nostalgici di cosa? Facciamo valere la nostra Costituzione. Indigniamoci.

Oggi, ora e sempre Resistenza.

3 commenti:

  1. La storia insegna..e la gente dimentica troppo in fretta ma non dimentica chi come me è stata allevata da un padre partigiane che mi portava alle Combe e mi spiegava lo svolgersi delle battaglie,o sopra Chianocco per ricordare suo cugino Nini Rossero morto a 16 anni..di come fu colpito..chi come me ha avuto una maestra elementare che queste cose le raccontava in classe..perchè la storia non è solo sui libri ma nei ricordi delle persone e nei loro dolori.

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  2. Purtroppo il fascismo porta la Nominata di regime di morte. Ma perchè il Comunismo è stato un regime migliore? Eppure oggi le persone di destra non sono più fascisti o vengono chiamati come tali, invece sento in tv i giovani comunisti ed esiste ancora il partito comunista. Dove caxxo sta la par condicio? Il fascismo è stato un regime come il comunismo solo che ai "rossi" gli rode il culo perchè non sono mai saliti al Governo!!!

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    1. Io spero che Lei sappia la risposta alla Sua domanda. Se non la sa, la rimando ai libri di Storia.
      Ogni regime dittatoriale è certamente da rifuggere. Immagino che lo sappiano anche i bambini.
      La differenza, forse, sta nel fatto che i comunisti di oggi non si rifanno a Stalin, né per metodi né per ideologia, mentre i fascisti di oggi guardano al duce sia per metodi che per ideologia.
      Sottigliezze. Come l'uso del linguaggio. Io credo.

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