Lunedì. AD 2019.
Oggi ho finito, salvo assurdi fatti che potranno capitare questa settimana, di produrre alcun cosa in ditta. Fa un certo effetto, devo ammetterlo.
Cominciare a svuotare i mobili e a mettere via anni di lavoro è assai impattante a livello emotivo.
Giovedì e venerdì ho organizzato due giorni di "fuori tutto" che dovranno servire a limitare un po' i danni a livello economico.
Tutto quello che rimarrà... beh, vedremo.
Ora scrivo con Matita che fa le fusa sulla mia gamba.
Sono tranquilla.
Vorrei solo che questa sensazione durasse anche nei prossimi giorni.
A casa, e non solo, ho tutto il sostegno che mi serve. Persino i ragazzi sono venuti a darmi una mano e si sono detti disposti a tornare. E' stato bello.
Poi, intorno a Ferragosto faremo qualche giorno di mare. In attesa di terminare un'avventura di tanti anni, a volte stressante ma anche bella, creativa e divertente. Un'avventura che mi ha fatto conoscere meglio la mia amica-socia-sorella. Che resterà amica-sorella, tra un po'. E mi mancheranno tutte le nostre conversazioni quotidiane, le nostre risate, i nostri successi e le stupidaggini. Mi mancheranno meno le scale fatte cento volte al giorno e lavorare vicino a macchinari che vanno a 200 gradi in piena estate.
Se ci penso potrei scrivere un libro su questo ma giuro che non vi ammorberò.
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