Oggi vi tocca il post pomeridiano perché la vacanza ad Arma esige la nostra immancabile partita di calcetto genitori contro figli.
"Li avete mai fatti vincere?" ci ha chiesto la mia mezza mela.
"Ovviamente no. Nessuna pietà" la risposta corale dei maggiorenni.
Finora il trofeo l'abbiamo sempre vinto noi genitori.
Quando erano piccoli era facile nonostante tutte le varie scuole calcio dei ragazzi. Poi, da due anni a questa parte, con loro cresciuti e più determinati non è stata proprio una passeggiata.
Ci aspettiamo dall'anno scorso il momento del sorpasso.
Ormai bambini piccoli non ce ne sono più e tutti hanno fiato e gambe che dopo gli "anta" vengono un pelino a mancare.
Quest'anno, poi, saranno ben due le mamme in rosa (prima c'ero sempre solo io e rigorosamente in porta) a causa delle vacanze non concomitanti di alcuni amici. Precettata, dunque, anche colei che normalmente si occupa di farci le foto.
Le partite sono sempre anche agevoli: dalle 19 alle 20 con temperatura variabile tra i 28 e i 35 gradi, campo in erba sintetica dalla manutenzione assai discutibile e assolutamente privo di ombra, palloni risalenti ai tempi di José Altafini e auto-arbitraggio arbitrario.
Comunque, se non ci fosse questo appuntamento, alla fine ci mancherebbe perché attendiamo il terzo tempo in cui tutti ci si siede a mangiare, bere, ridere e scherzare, dandoci appuntamento al prossimo anno.
Stessa spiaggia, stesso mare e stesso campo di calcetto.
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