Parlando di musica e di viaggi nella musica e di concerti e di artisti, ci siamo persi a farci ascoltare reciprocamente pezzi delle nostre storie fatte di note. Della musica che ascoltavamo e di quella che ascoltiamo oggi.
Cercando un gruppo punk rock che mi piaceva da morire quando avevo poco più di vent'anni ma di cui non mi ricordavo il nome sono andata a scartabellare i mille cd.
Erano i Demolition 23.
Mentre li ascoltiamo dico "Non mi ricordo se hanno fatto altro oltre quest'album". Oggi, a differenza del 1993, c'è Google a cui chiedo la discografia della band finlandese. Un solo disco. Quello. Uno.
Non sono andata oltre a leggere il perché.
Ma mi sono chiesta come sia arrivato tra le mie mani un cd punk rock di una band finlandese nel lontano '93 o '94/'95 supponendo che io lo abbia ascoltato anche uno o due anni dopo. Non mi ricordo assolutamente.
Come ci siamo arrivati ai Demolition 23 non saprei neanche dire.
So che siamo passati attraverso Neil Young e i Russkaja, i Motley crue e la Charlie Daniel's band, gli AC/DC e The dead south e Meat Loaf e chissà chi altro.
Che grande cosa la musica.
Che vita vuota e silenziosa avremmo se non ci fossero le note a colorarla di mille sfumature.
I Demolition 23.
Saranno vent'anni che non li ascoltavo.
E fanno ancora la loro gran figura.
PS Sono andata a leggere perché hanno fatto solo un album. Se li è mangiati il grunge.
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