Oggi pomeriggio, tornando a casa da lavoro, arrivata a Bussoleno ho sentito la classica orribile puzza di asfalto bagnato e il mio cuore si è riempito di gioia.
Finalmente piove un po'.
C'è da dire che il mio gaudio è durato sì e no un'ora. Poi, ha smesso di piovere. Le previsioni danno brutto, domani, ma qui in valle di Susa tutto funziona secondo regole sue assolutamente incomprensibili. Compreso il meteo.
La giornata mi ha un po' masticata. Non ho avuto molto tempo per nulla nello specifico se non per gli eventi che si sono susseguiti.
Non amo i martedì. I martedì sono sempre brutte giornate, in un modo o nell'altro. Il lunedì sembra sempre difficile perchè sta all'inizio della settimana ma in realtà le persone sono ancora di buonumore per il passato fine settimana, non corrono come matte di qui e di là, comunicano ancora con una certa educazione.
Il martedì è l'apocalisse. Le persone si rendono conto che c'è tutta una settimana lavorativa davanti, che le prospettive che tutto vada bene sono nulle. Il fine settimana già dimenticato, le arrabbiature già accumulate. Diventa più difficile avere a che fare con chiunque.
Probabilmente anche con me, non lo escludo.
Ieri, poi, era il primo giorno lavorativo con l'ora legale. Fino a mattina inoltrata tutti si stavano ancora chiedendo che ore fossero (alcuni anche chi fossero). Oggi, invece, lo sapevano già benissimo.
Così arrivo a sera, il martedì, che il mio proverbiale ottimismo viene un po' meno. Di buono c'è che domani non è più martedì.
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