martedì 21 gennaio 2020

Normalmente

Il martedì, fino a metà dell'anno scorso, era il giorno che più detestavo.
C'era sempre qualcuno che rompesse le scatole, qualche aggeggio che non funzionasse, qualcosa che sarebbe andato storto.
All'attualità delle cose, il martedì è diventato un giorno come gli altri.
Perciò stamattina mi sono dedicata a cucinare i piatti preferiti dei miei ragazzi, in occasione del loro compleanno. Ho fatto i ravioli di zucca e le lasagne e sono andata a comperare (non oserei mai provare a farle!) un vassoio di paste dolci per fare un po' di festa stasera.
Quando ho discusso dei miei piani per la mattinata con la gatta, lei mi ha guardata come per dirmi che non gliene poteva fregare assolutamente nulla, a meno che non avessi qualche avanzo da darle in pasto. Lei mangia tutto. Non è mica schizzinosa come i miei figli. Giusto la verdura cruda, a volte, rifiuta.
Il gatto maschio, sarà che è più vecchio e più viziato, ha sempre l'aria di uno che meriterebbe del cibo più degno di quelle inutili crocchette che gli propino. Ma, giusto per non morire di fame, si degnerà di mangiarle.
Comunque, sia una che l'altro, se mi azzardo a lasciare qualsivoglia traccia di cibo sui fornelli priva di coperchio, la azzannano.
Oggi si sono mangiati una piadina. 
Vuota.
La sfoglia della piadina.
I gatti.
Se non fossi assolutamente certa che non ci sono topi in casa non avrei mai sospettato dei gatti. E se fossero sparite tutte sarei stata certa della colpevolezza del cane.
Va bene che le piadine le avevo fatte io e quindi erano certamente ottime, ma i gatti non mangiano piadine normalmente. Intendo, se vengono nutriti quotidianamente con cibo appropriato.

La colonna sonora di oggi, come spesso accade, c'entra nulla con i gatti ma l'ho ascoltata oggi e mi è rimasta addosso. Il brano si intitola Sfiorivano le viole di Rino Gaetano.

I ravioli
La gatta

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