lunedì 20 gennaio 2020

Adesso smetto.

La mia mezza mela mi ha regalato un libro. 
O, meglio, un buono per comperarlo.
Scegliere un libro da regalare a un'altra persona, per quanto la si possa conoscere bene, non è mica facile. Soprattutto se la destinataria soffre di lettura compulsiva e ha già letto mezzo creato di narrativa.
Così, stamattina sono andata nella libreria della mia amica Rita a scegliere il mio libro.
Un libro andrebbe sempre scelto in libreria e non su un freddo catalogo on-line. La ragione è che i libri ci parlano e non è detto che un titolo che va per la maggiore ci piaccia. Anzi, spesso è il contrario.
Se li si sa ascoltare, i libri ci dicono che sono fatti per noi. Ci piace qualcosa di particolare e del tutto irrilevante, come accade con le persone. Magari ci colpisce un titolo o un colore. Altre volte le prime due frasi o il faccione dell'autore sulla terza di copertina. Oppure un luogo citato mentre lo si sfoglia, una recensione di un autore che ci piace oppure l'austerità di un'immagine.
Io non compro on-line neppure i libri di Stefano Benni, che comprerei a prescindere solo perché li ha scritti lui.
Così, dicevo, sono entrata in libreria e, tra tanti, mi ha chiamata il libro di Jennifer Chiaverini intitolato "L'incantatrice dei numeri". Lui lo sapeva che mi sarebbe piaciuto e, credo, anche la mia amica libraia che non mi ha dissuaso dall'acquistarlo. E se pensate che l'abbia fatto per interesse siete lontani anni luce (non bastassero l'amicizia e la capacità di fare il mestiere che fa, di fatto il buono l'aveva già venduto).
Il libro non l'ho ancora finito essendo bello spesso e intenso, ma per farmi arrivare in un paio d'ore a pagina 208, vi assicuro, significa che è proprio piacevole. Adesso smetto, mi sono detta due volte ma non sono riuscita a farlo.
Sono contenta di aver passato il lunedì (alias "la mia domenica") tra leggere e cucinare. Due tra le poche attività cui dedicherei ogni giorno della mia vita se avessi la possibilità di fare solo ciò che mi piace. 

Siccome ieri mi sono dimenticata di mettere la colonna sonora al post, oggi ne suggerisco due da lettura e relax: The memory of trees di Enya e Stolen dance di Milky Chance. 

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