In realtà non volevo parlare di numeri e tanto meno del loro significato.
Pensavo che il concetto di ricchezza è assai soggettivo. Dipende dal proprio stile di vita, dall'estrazione sociale, dalla parte del mondo in cui sei nato, dalle aspettative di vita.
Io potrei considerarmi ricca se non dovessi pensare ogni momento a quanto costa una cosa che mi serve. E, sottolineo, che mi serve. Perché raramente compro qualcosa solo per sfizio. Solo per il gusto di possederla. E, forse, sarei ricca anche se potessi permettermi di comprare o fare qualcosa (un viaggio, per esempio) che non mi serve ma che mi piace e mi rende felice.
Ci sono persone nel mondo che mi considererebbero assai facoltosa e altre che mi considererebbero una pezzente.
Questo, parlando solamente di risorse economiche.
Ma il discorso vale anche per tutto ciò che non si può comperare: la salute, l'amore, l'amicizia, la famiglia, la serenità. Son cose che solo parzialmente dipendono dalle questioni economiche ma che, in ogni caso, non le prescindono del tutto.
Non è che ci sia un punto al quale io voglia arrivare.
Le riflessioni non hanno sempre una risposta generale.
Ma possono averla per noi stessi se riusciamo davvero a misurarci con quello che siamo, il luogo in cui viviamo e le persone di cui ci circondiamo.
Comunque sarà sempre una risposta puntuale. Ovvero una risposta che vale in quel momento preciso ma che potrebbe variare in un altro. Anzi, che quasi sicuramente varierebbe.
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