Oggi è già il 16 luglio.
Tra meno di dieci giorni comincia il Festival Alta Felicità. L'unico momento dell'anno in cui mi prendo due giorni di "ferie" infrasettimanali.
Stamattina, per la prima volta da quando lavoro (tanti e tanti anni) non mi sono svegliata in tempo perché non avevo puntato la sveglia. Ho aperto gli occhi e ho pensato "Oh com'è chiaro. Chissà quanto manca alla sveglia". Erano le 7.50. Tardissimo: 35 minuti di ritardo sulla tabella di marcia del mattino. Non so neanche perché mi sono svegliata invece di continuare a dormire fino alle otto e mezza (ora in cui generalmente mi sveglio durante il fine settimana salvo festaccia del giorno prima).
C'era una mosca che mi infastidiva.
Mi ha ricordato la barzelletta del tizio che rimane isolato sul tetto di casa durante un'alluvione. Chiede a Dio di salvarlo e arrivano due barche e lui non ci sale perché dice che Dio l'avrebbe salvato. Poi muore. E chiede a Dio: perché non mi hai salvato? E lui/lei/esso risponde che gli aveva mandato ben due barche e lui non ci era salito.
Raccontata così non fa ridere. Forse non fa ridere in generale. Ma la mosca mi ha ricordato questa barzelletta.
Comunque ho recuperato alla grande e, alla fine, sono arrivata con soli 15 minuti di ritardo a prendere la mia amica-socia-sorella (pre-avvertita del disagio).
Nonostante fosse martedì, la giornata non è stata per nulla male. Ho avuto qualche alterco con "grafici" vari ed eventuali ma succede così sovente che potrei scriverci un libro. Niente da rilevare, insomma.
L'orto ha gradito assai la pioggia di ieri.
Oggi era meraviglioso.
Può darsi che un giorno di pioggia abbia fatto bene a tutti.
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