Il fine settimana è la dimostrazione pura che non ci sono mai abbastanza ore per fare tutto quello che non si riesce a fare in settimana.
Stamattina sono andata all'orto per vedere i danni che poteva aver provocato la pioggia. Siccome era da giovedì mattina che non riuscivo ad andarci, nel frattempo i pomodori sono cresciuti e la pioggia li ha piegati.
Per fortuna sono piante morbide e non si sono spezzate. Così le ho tutte sistemate e legate di nuovo. Ci sono già tre piccoli cuori di bue che spuntano tra le foglie.
Mi hanno lanciato sguardi di riprovazione per averle abbandonate per più di 72 ore alle intemperie ma poi abbiamo fatto pace.
Persino gli zucchini non ne potevano più di acqua e una bella giornata di sole caldo ci voleva proprio.
Io e la mia mezza mela abbiamo fatto una passeggiata e, nel pomeriggio, abbiamo accompagnato mio figlio maschio al concerto della banda giovanile a Volpiano.
Tra una cosa e l'altra siamo tornati alle venti e io avevo ancora da fare cose che mi sono portata a casa dal lavoro perché domani non ho tempo.
Ore 23.15, finalmente imbraccio la tastiera.
A dire la verità avrei bisogno di altre otto ore per fare tutto il resto ma dovrò accontentarmi e farle dilazionate nell'arco dei prossimi giorni.
Domani è lunedì.
L'ultima settimana di giugno.
Teniamo duro.
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