lunedì 31 dicembre 2012

S'io fossi il Presidente...

Io non sono il presidente della Repubblica ma se lo fossi, stasera farei questo discorso alle italiane e agli italiani - a reti unificate - per augurare a tutti un felice anno nuovo.

Cittadine e cittadini, per il 2013 vi auguro più televisione spenta e più cervello acceso, che per usare quest'ultimo non si paga neanche il canone e in tempo di crisi non fa male.
Il 2012 è stato un anno difficile in cui tutte le forze politiche hanno lavorato per salvaguardare un modello di sviluppo ormai dimostratosi fallimentare e per permettere a chi è ricco di mantenere i suoi privilegi. Per far questo, care cittadine e cari cittadini, hanno tagliato le pensioni, alzato le tariffe di gas e luce, alzato il prezzo del gasolio (che poi se il trasporto costa di più fa costare di più tutte le merci), alzato l'Iva, tagliato sulla sanità pubblica e sulla scuola pubblica. Per non tagliare su tutto hanno preferito finanziare le missioni di "pace" all'estero, aumentare il numero di caccia a disposizione dell'aviazione militare nonché finanziare un sacco di grandi opere inutili, i cui appalti non porteranno lavoro se non sottopagato e mal-tutelato.
Per coloro che hanno i soldi, tutto questo è un toccasana. A loro non importa se la pasta costa 20 centesimi in più, se le bollette costano 200 euro in più l'anno, se la scuola pubblica fa 20 ore in meno (quella privata ha il tempo prolungato), se una visita all'addome la aspetti sei mesi e ti costa il doppio di ticket (in clinica non si fa coda se paghi cash). A loro conviene se il popolino vien su ignorante, se non si informa, se continua a seguire le orme di duci, ducetti e falsi profeti, se continua a guardare la tivù invece si scendere in piazza, se per vivere deve lavorare tanto da non poter alzare la testa. A loro conviene. E' più facile mantenere i privilegi in una società menefreghista che fa la fila di giorni per comprare l'Iphone nuovo e poi non dice niente quando chiudono gli ospedali di provincia. Solo per fare un esempio, poiché il discorso di capodanno non può durare dei giorni.
Care cittadine e cari cittadini, tutto questo è successo con il silenzio di gran parte delle istituzioni, ma questo avvalora la tesi che svecchiare la classe politica non può fare più danni di quanti se ne sian fatti finora. Tutto questo è successo ma pochi di voi hanno pensato che fosse il caso di dire qualcosa, di far sentire la propria voce, di lottare contro le ingiustizie. Lo so che destinare alla partecipazione il proprio tempo libero - soprattutto quando è poco - è un sacrificio ma io vi consiglio di pensarci su, di provare per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Cittadine e cittadini, abbiamo una Costituzione bellissima, tra le migliori del mondo. Per il 2013 vi auguro che venga applicata nel suo complesso, per garantire una società solidale e partecipante, di liberi ed eguali, senza discriminazioni, vecchi e nuovi razzismi e fascismi. Vi auguro di studiare il passato per non replicarne gli errori in futuro. Vi auguro di percorrere la vostra strada nel rispetto delle strade degli altri, sapendo che abbiamo ereditato questa Terra dai nostri avi ma ce l'abbiamo in prestito dai nostri figli e non possiamo farne scempio.
Cittadine e cittadini, buon 2013.

Io non sono il Presidente, ma tutte queste cose me le auguro comunque. Buon anno nuovo!

Foto fantastica ma non mia. L'autore si palesi che ne scrivo il nome.

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