venerdì 14 dicembre 2012

Lacrime di coccodrillo made in USA

Non volevo scriverne. Non volevo poiché odio la cronaca nera. L'ho sempre odiata. Non mi piace scriverne, non piace leggerla e non mi piacciono i giornali che vendono solo perché sguazzano a piene mani nella cronaca nera. Ma questo veramente mi fa infuriare.

Titolo: USA: Strage in una scuola elementare - 18 sui 27 morti sono bimbi

Non voglio immaginare il dolore straziante di quelle famiglie. Non voglio neanche pensarci perché mi si incrina il cuore allo stesso modo in cui mi si incrina quando guardo i bambini africani lasciati morire di fame o quelli asiatici o sudamericani costretti a lavorare o, dio non voglia, a battere se non venduti a un commercio di schiavi, prostituzione, organi. Penso ai miei figli che sognano il Natale e respiro e poi mi vergogno perché non c'è giustizia per i bambini che nulla possono ed è sicuramente anche colpa mia e del mio essere "benestante".

Con un groppo in gola proseguo e mi incazzo. Perché uno Stato che foraggia le lobby delle armi, che vende fucili e pistole anche al supermercato e che incoraggia la giustizia fai-da-te, poi non ha il diritto di piangere quelle morti innocenti. La colpa è solo sua. Sua e di tutte quelle persone che chiamano "sicurezza" il far-west e sia d'esempio (tragico, orribile, vergognoso) per tutti quelli che anche qui in Italia vorrebbero lo stesso far-west.

Stragi nei licei, per strada, stragi omofobe, dettate dal credo religioso, dall'essere psicolabili. Stragi. Che si aggiungono agli omicidi, ai femminicidi, alla violenza provocata da governi che quando non sanno dare dignità ed equità incoraggiano la guerra tra poveri, facendo credere alle persone che esista un diverso, un inferiore, una vittima predestinata.

Ma cosa ci serve ancora per capire, oggi, qui, che la strada imboccata è quella? Che dopo averci tagliato tutto e averci messo l'uno contro l'altro, non faranno altro che armarci perché ci sterminiamo a vicenda? I "privilegiati" saranno Nerone che guarda Roma bruciare, sorridendo.


Immagini da un'altra strage. A Tolosa.

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