CONGRESSO PROVINCIALE ANPI TORINO
Ore 14,15 - Riprendono i lavori del congresso. Si apre il dibattito.
Renato Sibille (sez. Chiomonte) chiede inserimento nel doc nazionale del richiamo costituzionale che l'Italia ripudia la guerra. Sottolinea l'utilizzo spropositato di esercito e ffoo per questioni di ordine pubblico e il proliferare di atteggiamenti neofasciti all'interno delle stesse. Sottolinea anche che spesso sono le ffoo a difendere i cortei neofascisti.
Morello (sez. Mirafiori sud) dice che la vera svolta dell'Anpi è già stata avviata con l'ingresso dei giovani e che è necessario trovare un'unità di intenti. Neonazismo che ha radici nella disoccupazione, nella povertà, nella crisi. Il problema dei migranti va affrontato con la solidarietà e non con i respingimenti.
Le modifiche della Costituzione che sono arrivate senza le proteste del popolo italiano. Pone la questione morale. I compiti che l'Anpi deve affrontare sono tanti. Nella scuola in primis.
(Sez. Torre Pellice) Parla del revisionismo. Giorno del ricordo cerca di fare quello che avevano fatto prima Pisanò, Pansa ecc. Quando si è fuori dal nostro ambiente ci sentiamo dire che i fascisti hanno fatto cose orribili ma anche i partigiani. Dobbiamo cercare di smontare questa equazione che dice che c'erano violenti di qua e violenti di là e dunque tutti uguali. L'Anoi dovrebbe prendere in mani il 10 febbraio per ristabilire la memoria di ciò che è stato.
(Nole C.se) propone di creare coordinamento tra sezioni che lavorano con le scuole, considerando l'insegnamento dell'educazione civica come fondamentale per dvitare che crescano elementi neofascisti.
Contesta il criterio della pura territorialità per la formazione delle commissioni e degli organi.
Rubino (Torino, Vallette Lucento) dice come i fascisti ogni anno il 10 febbraio facciano un corteo e quest'anno hanno accusato l'Anpi di negazionismo. Il lavoro che bisogna fare, oltre a denunciare la presenza del fascismo, è spiegare cosa è successo (contestualizzazione). Individua la necessità di creare una commissione interna per costruire un percorso. Ricorda che questo 10 febbraio dove a Basovizza dove c'era anche Renzi c'erano le bandiere della xmas e della Rsi.
Parla del orecariato e dei diritti negati, che devono sottostare ai vincoli dell'economia intesa anche come logica di profitto.
Mortara (sez Giaveno val Sangone) sottolinea come anche in val Sangone ci siano rigurgiti fascisti che sono stati contestati con vigore.
Seguono gli interventi delle sezioni di Bussoleno e Bruzolo che non riassumo poichè sostanzialmente nella pagina Facebook della sezione.
Diverse le sezioni ch si sono espresse a favore dell posizioni di antifascismo militante espresse dalla nostra sezione di Bussoleno.
Ore 11,35 - Maria Grazia Sestero legge la relazione del presidente Ezio Montalenti, impossibilitato a partecipare per motivi di salute.
Ripercorre il quadro politico mondiale, sottolinea le difficoltà dell'Onu ad agire, esprime preoccupazione per il crescente movimento neonazista. Parla dei migranti e del loro dramma. L'Europa deve saper accogliere i migranti in una politica comune. Difesa della Costituzione e lotta contro la proposta di riforma perché "le conseguenze potrebbero essere devastanti per il futuro del nostro Paese".
Riduzione degli spazi di democrazia che si attua anche svuotando il parlamento dei suoi poteri. Favorire la partecipazione popolare. Evidenzia come venga a mancare anche la partecipazione elettorale e come sia necessario far partecipare alla consultazione referendaria d'autunno.
Sottolinea sia necessario porre con forza la questione morale.
La Resistenza non è stata solo la resistenza armata ma anche quella non armata della popolazione civile. Dalla Resistenza è nata la nostra Costituzione, che dovrà essere la base di valori su cui cresceranno i nuovi dirigenti.
Ore 11,25 - Si eleggono le commissioni verifica poteri, elettorale, politica.
La sottoscritta fa parte della commissione politica.
Ore 10,00 - Si apre il congresso.
Intervento di Nino Boeti, vice oresidente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale: "Abbiamo lavorato per cercare il senso di una memoria condivisa, insieme ai giovani, nella giornata della Memoria e (anche se questione più controversa) nella giornata del Ricordo. Abbiamo sostenuto le Anpi e le loro iniziative. Ci sono tre anni e mezzo alla fine della legislatura e ci sarà ancora occasione di lavorare insieme.
Quest'anno ricorrre il 70* della Costituente, dove per la prima volta fecero parte anche le donne. Come Comitato intendiamo costruire un dibattito sul percorso straordinario che le donne del nostro Paese hanno fatto".
Intervento di Piero Fassino, sindaco di Torino: "Avremo un anno scandito da tante iniziative. Non siamo mossi solo da un dovere di memoria. Settant'anni sono un lungo periodo e c'e il rischio dell'oblio. Penso che sia importante mantenere vivo il ricordo per trasmettere alle giovani generazioni il valore di ciò che è accaduto. Le celebrazioni del 70* della Repubblica, così come quelle della Liberazione, non devono essere un solo fatto rituale. Sono stati tanti i tentativi di revisionismo nel corso del tempo pertanto è necessaria ogni azione di contrasto al negazionismo, al revisionismo. C'è un dovere che attiene all'attualità oltre che alla memoria.
Vivere un'esperienza drammatica non significa essere poi vaccinati; ne sono esempio i conflitti che attraversano il mondo, le dittature che sono ancora in essere, il terrorismo internaziknale. Sono tutte negazioni dei valori che conosciamo. Difendere la Costituzione è anche una battaglia per la pace.
Anche nella civile Europa (ce lo insegna ciò che è accaduto nei Balcani) può accadere ciò che non pensavamo più poress accadere.
L'Anpi attesta e vive ogni giorno per affermare i valori ed educare le nuove generazioni a questi valori e ai diritti che indistintamente deve avere ogni uomo e ogni donna.
I diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione sono molti e in questo ultimo periodo molti di questi diritti sono stati indeboliti. Bisogna lottare perchè si rafforzino".
Intervento di Diego Novelli, presidente onorario Anpi Torino: "Viviamo un momento storico molto difficile con aspetti tragici. L'aspetto più preoccupante che riguarda il nostro Paese, per ora, è che non c'è più la capacità di rapporto tra le persone. Siamo arrivati a un atteggiamento grave e pesante e irriguardoso non degno di un Paese civile e lo sgretolamento ha investito tutti i settori della nostra città a partire dal parlamento. Sono venuti a mancare punti di riferimento importatnti. La politica non è una cosa sporca ma uno dei più alti impegni. È come è stata praticata!
Senza retorica, un'associazione come la nostra non deve essere soltanto dei sentimentali. Il sentimento può essere dei nostalgici e la nostalgia è un disvalore. La memoria è l'unico modo per mettere insieme la Storia e noi dobbiamo portare avanti quella memoria della Resistenza e i valori per cui ha lottato.
Come Anpi abbiamo un grande compito. Perchè l'Anpi non è un partito e al suo interno possono convivere persone con pensieri diversi ma con gli stessi valori comuni".
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