Oggi è la giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia.
Voglio celebrarla con una "chicca" di conversazione avuta con una persona (italianissima) - che il 100% delle persone non avrebbe alcun problema a definire rispettabile, gentile ecc ecc - parlando, post trasmissione televisiva, di Wladimir Luxuria.
Persona (P): «Ah guarda mi fa venire un nervoso...»
Io: «Perché?»
P: «Una volta quelli come lui mica vivevano a lungo, quelli con un handicap» (mima un calcio dalla rupe a mo' di spartani)
Io: «Ma guarda che essere transessuali non è mica un handicap»
P: «Magari no ma dovrebbero stare a casa loro non andare in tivù»
Io: «In un posto con delle gabbie, cartelli e un percorso guidato, no?» (detto OVVIAMENTE con tono ironico)
P: «Oh beh, no... ma a casa loro... perché se hanno un problema fisico non mica colpa della collettività»
Io: «Ma veramente... non hanno nessun problema fisico. Hai più problemi fisici tu»
La morale è che con chi ha i paraocchi non si può discutere. Il pregiudizio è talmente radicato da cancellare ogni forma di ragionevolezza. Bisognerebbe organizzargli un gay pride sotto casa ogni settimana.
Siamo tutti differenti. Questa è la vera, grande, inestimabile ricchezza di questa umanità.
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