mercoledì 12 agosto 2020

Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 1

Alla fine ci siamo regalati una settimana di vacanza al mare.
Stessa spiaggia.
Stesso mare.
Per la gioia dei ragazzi.
La mia un po' meno. Tanto che sulla A6 che porta in Liguria la radio che passava Highway to hell sembrava aver azzeccato la colonna sonora.
Non c'è il massacro di gente che solitamente affolla Arma la settimana di Ferragosto ma comunque non molta meno.
Bisogna prenotare lo spazio sulla spiaggia libera ma è uno spazio in cui nessuno può correre sugli asciugamani, scavare buche, ombreggiarti con ombrelloni mal messi. La cosa migliore è che si è posto fine alla piaga di chi va in spiaggia alle 6 del mattino colonizzandola con otto ombrelloni  dieci asciugamani, sette sedie e un tavolino, oscurando il bagnasciuga.
Il mare, il primo giorno, ha il grande fascino del primo bagno di stagione.
Questo sì. 
E riesce a stancarmi come se avessimo fatto trenta chilometri a piedi.
Figlio maschio ha trovato il suo ambiente naturale. Figlia femmina per due sere ha le amiche e, per il momento, se le gode.
Mezza mela ha finalmente un aspetto rilassato da quando ha scoperto che qui fa caldo ma non c'è l'afa che c'era da noi fino a ieri.  Poi, ho visto un video su Fb che oggi, in valle di Susa,
ha diluviato e io ho ringraziato la sorte propizia che non abbandona il mio orto.
Ah già. Il covid. Nella stragrande maggioranza dei casi le poche regole esistenti sono seguite. 
Arma è diventata un gigantesco dehor. Bar, ristoranti, gelaterie hanno spostato i tavoli all'aperto (anche chi aveva già i dehor li ha raddoppiati) e si sta benissimo. C'è spazio per tutti ed è molto più vivibile.
Restasse così anche in futuro sarebbe bellissimo. 
Detto questo a me due giorni di mare sarebbero sufficienti.  Giusto per togliermi la voglia di stare immersa in un'acqua che superi i 15 gradi di quella dei nostri torrenti. 

Ps: ho battuto una gigantesca craniata nello sportello della caldaia.  Magari è per questo che il mare non mi sembra stasera troppo ostile. 

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