Un porto che non viene sistemato per mancanza di fondi a Imperia. Un ponte che non viene sistemato per mancanza di fondi (con difficoltà notevoli per i cittadini) in un altra cittadina ligure. Guardare il Tg regionale in Liguria un po' mi riconcilia con il tiggì regionale (almeno riconcilia la piemontese che è in me) e un po' mi fa arrabbiare. Se ciascuno di noi avesse l'opportunità di guardare ogni giorno un tiggì regionale diverso si renderebbe ancor più conto di quanto sia importante fare sistema tra cittadini, per capire dove lo Stato toglie e dove lo Stato vuole mettere.
Questo Stato continua a togliere dappertutto nelle "piccole" (e poi discutiamo delle dimensioni) opere utili a tutti, nella scuola (tanto le famiglie cercheranno sempre di spendere per far studiare i figli), nella sanità (non la spendi una milionata o meglio ti indebiti se c'è in gioco la tua vita o quella di tua figlia?) e nei servizi per metterli laddove è sempre più evidente non servano a nulla. Questo Stato dà l'impressione di stare deliberatamente cercando di rimetterci nella condizione di povertà sociale, economica e culturale del primo dopoguerra - ma senza le medesime speranze nel futuro - perchè si arrrivi a vivere di niente e con niente, ad accontentarci di niente e a morire per niente. Perchè ci sia gente che continui ad avere tutto, a usare tutto (soprattutto il pubblico) come fosse privato e ricatti la povera gente dicendo loro che andrà a spendere altrove i suoi soldi.
Questo Stato non rappresenta nessuno. Non aiuta le aziende e tanto meno i lavoratori. Non aiuta le donne e tanto meno le categorie sociali più deboli. Non aiuta le famiglie e tanto meno le unioni di fatto. Non aiuta nessuno se non chi i soldi li ha e può continuare a spenderli come meglio crede.
Questo Stato - ultimamente lo dico ogni legislatura - è peggio di quello precedente o nella migliore delle ipotesi uguale. E io non capisco perchè le persone non si arrabbino. Siamo italiani, d'altronde, ci lamentiamo ma la poltrona è sempre comoda, la famiglia sempre accogliente e siam semre pronti a perdonare i furbi se son simpatici.
Mi ricorda la lotta dei coltivatori in valle di Susa perchè il torinese che raccoglie le castagne pensa che sian sue perchè non c'è chi gli spara se le prende ma c'è chi ha lavorato tutto l'anno per far cscere i marroni e con fatica. O quelli che qui, al mare, alle sette piazzano dieci brande sulla riva e si presentano alle undici pensando che la spiaggia sia loro perchè è pubblica.
Lo Stato siamo noi. Ci riflettiamo su?
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