tag:blogger.com,1999:blog-5311176081149729172024-03-05T17:41:34.695+01:00ValchirieInformazione e opinione ai tempi della crisi. Di Paola Meinardi.Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.comBlogger521125tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-13085577771276899442022-03-21T23:07:00.001+01:002022-03-21T23:07:21.041+01:00Si è sempre stranieri per qualcuno<p>I miei tre fatti della settimana. Anzi del giorno.</p><p style="text-align: justify;">Numero A - Stamattina ho deciso di andare a fare spesa al mercato a piedi. Nulla di trascendentale. Bussoleno centro dista da Foresto circa 25 minuti a piedi (in camminata normale) e io avevo voglia di camminare. Mi sono detta che alla fine non avevo granché da comprare ma che comunque lo zaino sarebbe stato più comodo delle sporte. C'erano i carciofi in offerta: 15 carciofi per 5 euro. Io adoro i carciofi. Alla fine sono tornata a casa con lo zaino che pesava quanto un masso. Però ero felice. Perché adoro i carciofi.</p><p style="text-align: justify;">Numero B - Al Tg ho sentito la notizia che due tizi "di origine italiana" hanno investito con un'auto la folla che si apprestava a festeggiare il carnevale in Olanda. Mi sono immaginata gli olandesi che dicevano come sia sbagliato far arrivare gente dall'Italia perché son tutti criminali. Si è sempre stranieri per qualcuno anche se i pazzi e i criminali non hanno nazionalità.</p><p style="text-align: justify;">Numero C - Guardo con figlio maschio un film su un incidente aereo. Io ho il terrore di volare. Non ho mai volato. Figlio maschio ha volato e non ha paura. Per fortuna le fobie non si ereditano. Comunque, all'inizio del film fanno vedere l'incidente e il pilota che dice alle persone di stare sedute accovacciate per prepararsi all'impatto. E lui commenta dicendo che non pensava lo dicessero sul momento poiché prima ti danno un opuscolo dove c'è tutto scritto. Nella mia testa è scattato il film di me che legge l'opuscolo, grida e piange e dice che bisogna fermare il volo perché io esigo di scendere. Poi, razionalmente, ho riflettuto sul fatto che, evidentemente, nessuno legge gli opuscoli.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7szikewuwuSMA53yOFvsYS_dBiqAkM87GPIMOxic8ipowyVB0AizcQpSxaVLoBV5eyxPU2RDrJRg9mnGndKRr5bUtBoinidRuhwt0QY1BCirydxK55ajieekjfTC3sgqmBjwv_VMkuOC9T0LXLP7jr1jHAckAc-phF0YPwPBi8OH90iuXmKolucB4fg/s4080/IMG20220321172834%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7szikewuwuSMA53yOFvsYS_dBiqAkM87GPIMOxic8ipowyVB0AizcQpSxaVLoBV5eyxPU2RDrJRg9mnGndKRr5bUtBoinidRuhwt0QY1BCirydxK55ajieekjfTC3sgqmBjwv_VMkuOC9T0LXLP7jr1jHAckAc-phF0YPwPBi8OH90iuXmKolucB4fg/s320/IMG20220321172834%5B1%5D.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-73921753953238978172022-03-14T16:34:00.004+01:002022-03-14T16:34:59.843+01:00Ops, mi sono persa una settimana<p><span style="font-size: medium;">Ho saltato una settimana.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Lunedì scorso avevo da fare e mi sono detta che avrei scritto il giorno dopo ma il giorno dopo è stato anche più affollato di impegni. E via dicendo. Così ho pensato che, potendo, avrei poi scritto due volte questa settimana perché un impegno è un impegno e va rispettato. Anche se è fatto a se stessi (anzi, forse, soprattutto se è fatto a se stessi) e anche se è, tutto sommato, inutile.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Da un paio di settimane a questa parte, l'argomento di conversazione totalizzante è la guerra in Ucraina. Ha completamente annullato il Covid, a livello di conversazione, e credo sia l'unico aspetto parzialmente positivo di questo conflitto allucinante.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Non mi è ancora chiara la ragione per cui chi scappa dalla guerra in Ucraina è considerato un profugo accoglibile a dispetto da chi scappa dalla guerra (o dalla fame) in altri Paesi del mondo, ma conto di capirlo prima o poi. Non mi è ancora neanche chiaro perché calpestiamo la nostra Costituzione per l'ennesima volta inviando armi in Ucraina, considerandola una nazione aggredita e con grande sproporzione di forze rispetto all'aggressore, e non lo facciamo, per esempio, in Palestina, dove a me la sproporzione è sempre parsa più che evidente. E non mi è ancora chiaro perché le Molotov costruite in Ucraina siano accettabili mentre quelle di altre nazioni siano considerate terrorismo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Per farla breve non mi sono chiare ancora un sacco di questioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Ci sono momenti storici in cui grandi domande restano senza risposta. Io temo che questo sia uno di quei momenti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Quello che certamente mi è chiaro è che la guerra è sempre e solo morte e distruzione. Nonché un vero affare per una cerchia ristretta di persone, che sulla morte e sulla distruzione speculano, lucrano e ingrassano.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">E se, già da sola, la guerra è uno dei mali peggiori che si possano immaginare, chi sulla guerra lucra è un male ancora più grande e, se esistesse davvero un inferno, meriterebbe il girone più terribile che Dante mai scrisse.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-78907575419668921432022-02-28T22:23:00.002+01:002022-02-28T22:23:58.372+01:00Può darsi<div style="text-align: justify;">Oggi, uno dei pulcini nati a settembre, ha deposto il suo primo uovo. Ho dunque avuto la certezza che si tratti di una gallina e non di un gallo. I tutorial dicono che è semplicissimo, dopo i tre mesi, distinguere un gallo da una gallina. E' sempre tutto semplice se lo sai fare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' stata un'emozione trovare quel piccolo uovo. La stessa emozione che avevo provato quando le uova si erano schiuse ed erano nati quei minuscoli esserini. La gallina livornese ha tirato su i pulcini come fossero suoi, non preoccupandosi affatto del colore delle loro piume, così diverso dalle sue, bianche e candide.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ha insegnato loro a bere e mangiare, a pulirsi, a stare attenti ai pericoli. Li ha seguiti finché non ha ritenuto che fosse ora che se la cavassero da soli. Pochi piccoli pulcini color giallo scuro e marroncino, con le piume sulle zampe, in un pollaio di galline grosse e bianche. Le galline hanno tutta una loro gerarchia e non transigono. Sono anche aggressive l'una con l'altra ma non stabiliscono la gerarchia in base al colore delle piume. Una volta stabilita la gerarchia, nel pollaio si vive in tranquillità. Tutte mangiano, tutte depongono le uova e tutte dormono insieme, vicine per tenersi caldo e fare "massa critica".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'uovo è piccino e di colore leggermente rosato. Impossibile confonderlo con quelli delle livornesi. Dentro, è semplicemente un uovo, uguale a tutte le altre uova.</div><div style="text-align: justify;">Alle galline non importa nulla che quell'uovo sia diverso. Se ci fosse una gallina che cova, li coverebbe tutti. E il nuovo nato sarebbe semplicemente un pulcino.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora mi chiedo.</div><div style="text-align: justify;">Se riescono le galline a considerarsi una sola unica specie, perché non ci riusciamo noi umani?</div><div style="text-align: justify;">Può darsi che non siamo così evoluti come tendiamo a definirci.</div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhgXdhLNcMmXbusDviL9B_ahhSgbHDfUQymyCzORR9bCbrh3iAqYy9QITSnrjJVlzBCAP0FwqmZ5CeGsI7UEMSa7pvL7wEKBquZtG1cRhFzbRIu-Yz6ILLZpJn6XnuvuNksLGUw2QYMy79jVlWh5LgBKEDFm4ln7tfRKXpw6ogFcj8Tv3DfaqMLdGLNPQ=s3840" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3840" data-original-width="2160" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhgXdhLNcMmXbusDviL9B_ahhSgbHDfUQymyCzORR9bCbrh3iAqYy9QITSnrjJVlzBCAP0FwqmZ5CeGsI7UEMSa7pvL7wEKBquZtG1cRhFzbRIu-Yz6ILLZpJn6XnuvuNksLGUw2QYMy79jVlWh5LgBKEDFm4ln7tfRKXpw6ogFcj8Tv3DfaqMLdGLNPQ=w180-h275" width="180" /></a></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-39059940776071830802022-02-21T19:27:00.003+01:002022-02-21T19:27:53.570+01:00Non è male<div style="text-align: justify;">Non mi ricordo più cosa sognavo di diventare da grande quand'ero molto piccola.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il primo ricordo che ho, della mia infanzia, è del giorno in cui mio padre mi insegnò ad andare in bicicletta senza le rotelle. Dovevo avere su per giù tre o quattro anni. Andavo su una mini bicicletta bianca e arancione, nei primi anni '70 ignara del presente e del futuro. E' un ricordo vivido e non uno di quei ricordi che restano dentro solo a forza di raccontarli. Che magari neanche lo ricordi ma te lo hanno detto tante volte che ti ci sei convinto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ricordo anche, ma non saprei dire l'età, che una volta ero nel prato dietro casa di mia nonna Paola con mio cugino Alessandro e lui inavvertitamente mi diede una gomitata sul naso e il naso cominciò a sanguinare assai. Tornammo e nonna mi fece sdraiare sul divano con la testa in su cercando di fermare l'emorragia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poi, gli altri ricordi che ho saltano decisamente tutti dalle elementari in poi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi sono resa conto che ho una memoria decisamente selettiva. Non so chi di voi abbia visto il cartone animato Inside out, ma l'omino con l'aspirapolvere nel mio cervello è una massaia decisamente più efficiente della sottoscritta. Riesco a ricordare un libro per decenni e, a volte, mi scordo interi periodi della mia esistenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Comunque, non mi ricordo più cosa sognavo di diventare da grande quand'ero molto piccola.</div><div style="text-align: justify;">Alle medie mi sono convinta che sognassi di diventare veterinaria per grandi animali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non sono diventata veterinaria e la vita mi ha portato percorsi che sicuramente da piccola non immaginavo. Non che sia andata troppo male, alla fine. A volte, però, mi chiedo che veterinaria sarei stata e se sarei stata capace a curare i cavalli o far partorire le vacche.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla fine, di animali mi sono circondata lo stesso. Se stanno male li porto da chi li sa curare e mi godo il loro affetto. E non è male neanche questo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiOTutsJVUfaeXjAxcRwXWq0epMvlNzbUL6c8uXdR40kOOA9jje6W2uHUlqtLTTZ7EatL5puPmvJY7MKrlXGlsO90hxUnxzGdZHsEra3GXozVpbMIV54gUi1SoX7ZzPff-7KOG69m51xjCfmPWd8hUEQ3O2jhB0y0Hv5cSgV07I0S64Od4jkAoOV9sJxA=s4656" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3504" data-original-width="4656" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiOTutsJVUfaeXjAxcRwXWq0epMvlNzbUL6c8uXdR40kOOA9jje6W2uHUlqtLTTZ7EatL5puPmvJY7MKrlXGlsO90hxUnxzGdZHsEra3GXozVpbMIV54gUi1SoX7ZzPff-7KOG69m51xjCfmPWd8hUEQ3O2jhB0y0Hv5cSgV07I0S64Od4jkAoOV9sJxA=s320" width="320" /></a></div><br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-88301549234853976592022-02-14T22:09:00.000+01:002022-02-14T22:09:11.532+01:00Da quella dopo in poi.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">San Valentino, da quando esistono i social, è sempre motivo di riflessione.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Oggi, vince su tutto il presunto aforisma che allego come immagine.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">"Se una persona può fare a meno di te, tu puoi fare lo stesso".</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ovvero puoi fare a meno di te stesso?</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un'istigazione al suicidio? </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un invito all'annullamento della propria personalità?</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Volendo capirne il senso, non è difficile,</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ma tutto questo astio e questo rancore non meritavano una frase che non desse adito a multiple interpretazioni?</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">"Se una persona può fare a meno di te, tu puoi fare a meno di lei".</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Non voglio neanche indagare sull'utilità o meno del suggerimento. In generale, tutti sono utili (anche in senso emotivo) ma nessuno è indispensabile. Un cuore si spezza ma non si ferma. E via, con altri mille luoghi comuni che si potrebbero aggiungere alla lista. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Non c'è una ricetta applicabile a ciascuno di noi e, se ci fosse, dubito che si potrebbe riassumere in tre righe.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Così, a San Valentino, c'è chi non posta nulla. C'è chi posta la foto con la propria mezza mela, corredata da cuoricini o meno, chi mette la foto con il gatto e chi si riconosce in tre righe di un'aforisma che vuol dire tutto e niente. C'è chi ricorda il santo martire, chi Pantani (non dimentichiamo il pirata), chi qualcuno di caro che non c'è più, chi la notizia del giorno e via dicendo.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Dimmi cosa posti e ti dirò chi sei. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Zuckerberg ci ha costruito un impero.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">A me, invece, piace semplicemente fare attenzione a tutto questo. Forse, avrei dovuto studiare sociologia.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Magari la prossima vita. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">No, da quella dopo in poi. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">La prossima voglio studiare da avvocato.</span></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh9usQMc9v5-T3JtMDztp53Fn2ub2B431GEQwv5tV6Bc3szmf4U_ujf943EqX7ASgcsS3wUU9_NH_xsPrgkl7eWvZYt6L71gRiOraQfUOHSsBLq_AWR4troSjKloL9wvNPxctzWq_f7XHVwsjfALKQECC3fxPFBoP-PWiF1tspKee7eXGuQLXjIDQRAXA=s701" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="701" data-original-width="526" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh9usQMc9v5-T3JtMDztp53Fn2ub2B431GEQwv5tV6Bc3szmf4U_ujf943EqX7ASgcsS3wUU9_NH_xsPrgkl7eWvZYt6L71gRiOraQfUOHSsBLq_AWR4troSjKloL9wvNPxctzWq_f7XHVwsjfALKQECC3fxPFBoP-PWiF1tspKee7eXGuQLXjIDQRAXA=s320" width="240" /></a></div><br /> <p></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-5557009178555246582022-02-09T14:40:00.001+01:002022-02-09T14:41:02.254+01:00Sono prontaSono in ritardo con il post della settimana, esattamente come la settimana scorsa.<div style="text-align: justify;">Mi ero prefissata il lunedì perché per me è più comodo, in generale, ma la comodità (come molte altre situazioni della nostra vita) è soggetta a variabili incontrollabili.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avevo in mente un paio di lunghe digressioni su due temi che mi stanno particolarmente a cuore.</div><div style="text-align: justify;">Tra me e me (io e me stessa discutiamo molto) ho pensato che sarei potuta apparire "snob". Ultimamente va di moda pensare che sia snob parlare di qualsiasi cosa che non sia il green pass. Pare che sia l'elemento centrale della vita di ciascuno di noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In considerazione del fatto che, diverse volte, anche sui social me l'abbiate chiesto ho deciso di dirvi come la penso io. Così mi posso spacciare per "meno snob" e spero che Checco Zalone su questa locuzione ci faccia un'altra hit da ricordare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La mia opinione è che il green pass sia una gigantesca idiozia. E ve lo dice una che ha fatto il Covid e dopo si è felicemente vaccinata fino alla terza dose.</div><div style="text-align: justify;">Il green pass è lo strumento che un governo politicamente debole ha immaginato per coniugare differenti anime soggette al populismo becero e governare un popolo che, da decenni, è stato indotto a immaginare di conoscere materie che ignora, per mantenerlo al ruolo della dicotomia obbedisce/non obbedisce. Che è sicuramente più facile e meno costoso da governare di un popolo che studia. Sia in termini economici che di stabilità sociale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che studia. </div><div style="text-align: justify;">Non che si informa.</div><div style="text-align: justify;">Io posso, di buon grado, informarmi tantissimo sulle traiettorie dei razzi ma non riuscirò mai a calcolarne una.</div><div style="text-align: justify;">Ciascuno ha le competenze che ha acquisito studiando dalla base fino al vertice una materia. La tuttologia non è una materia. Sebbene il Faust, a scapito della sua anima, ci abbia provato a spacciarcelo come concetto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dunque, questo governo (anzi questi due governi) si sono dovuti confrontare con la realtà di una pandemia che nessuno avrebbe potuto immaginare se non nell'ambito della fantasia o della fantascienza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per decenni, i tagli sulla sanità hanno impattato fortemente sulla nostra (in quanto Stato) capacità di far fronte a un problema di questo tipo e di altri molto meno feroci. E siamo ancora fortunati perché la polmonite nei fantastici USA te la curano solo se hai l'assicurazione. In altri Stati, addirittura, tutto è nelle mani delle ONG.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per decenni, i tagli alla scuola hanno "formato" generazioni di italiani che credono di aver scoperto la verità (con la EVVE maiuscola, come diceva un mio prof) solo perché hanno accesso a "canali" non convenzionali di informazione. Canali che, naturalmente, sono dispensatori di verità per l'unica ragione che dicono quello che ci si vuole sentir dire a differenza degli altri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così, i nostri due governi "dei migliori" hanno fatto l'unica cosa che poteva essere vagamente funzionale al conservare la poltrona e, contemporaneamente, indurre il numero più alto di persone possibile a vaccinarsi. Come hanno fatto altri Stati, peraltro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una scelta che io non avrei fatto. Perché io, il vaccino, l'avrei reso obbligatorio fin da subito per gli over 50 e soggetti deboli (con fasce da regolarsi in base al tasso di mortalità). Esattamente come si fa con i bambini per determinate malattie. E non solo, perché se ci piantiamo un ferro arrugginito nella gola, al pronto soccorso, l'antitetanica ce la fanno d'ufficio semplicemente dopo averci chiesto (se siamo in grado di rispondere) quando l'abbiamo fatta l'ultima volta.</div><div style="text-align: justify;">Ho sentito persino qualcuno che si lamentava del fatto che il vaccino fosse somministrato senza aver contratto la malattia. Ma no? Davvero? Come se ci si vaccinasse contro la polio solo nel caso in cui si contragga la polio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è anticostituzionale il vaccino obbligatorio, badate bene. Per motivi di salute pubblica, possono essere emanate leggi specifiche. Lo dice la Costituzione stessa. Eh, ma bisogna avere i numeri in parlamento. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Comunque, ho letto e sentito, da un anno a questa parte, affermazioni ributtanti da una parte e dall'altra, nella dicotomia SiVax/NoVax. Affermazioni che non sto a ripetere perché afferiscono al concetto espresso prima, che spesso si è indotti a conoscere materie di cui si ignorano anche le basi. Insulti bipartisan da cui io mi dissocio totalmente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tuttavia, di persone che si indignavano prima, quando sanità e scuola erano continuamente prese d'assalto mentre entravamo nei locali senza green pass, ne conosco poche (anche se non pochissime vivendo in una realtà politicamente particolarmente sensibile). Conosco persone che hanno votato Berlusconi solo perché prometteva "milioni di posti di lavoro" mentre si tagliava su scuola e sanità. Oppure hanno votato la Lega perché "gli immigrati ci tolgono il lavoro e violentano le nostre donne" mentre si tagliava su scuola e sanità. Oppure il PD "perché mica vuoi lasciare il Paese in mano alle destre?" mentre si tagliava su scuola e sanità. Oppure il M5S dove "uno vale uno" mentre si tagliava su scuola e sanità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E questa sì che si chiama par condicio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il futuro ha bisogno di programmazione, non di emergenza. Ci vogliono decenni non proclami.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Conserviamo tutta questa indignazione, da una parte e dall'altra, e impariamo ad esprimerla prima dell'emergenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora lapidatemi. Sono pronta.</div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-90393052167002147932022-02-02T12:38:00.001+01:002022-02-02T12:38:09.613+01:00La papera non c'entra<p style="text-align: justify;">Quando ero piccola Sanremo a casa mia si vedeva tutti gli anni. C'è da dire che quando ero piccola c'erano sei canali TV e le piattaforme on demand erano fantascienza pura. </p><p style="text-align: justify;">Mi ero anche innamorata di Luis Miguel, un anno. Mia madre mi aveva regalato una T-shirt bianca con il suo faccione dentoso stampato sopra, che però io mi vergognavo a mettere per andare in giro. Anche da giovane capivo che ci sono cose che ti piacciono di cui è meglio non vantarsi.</p><p style="text-align: justify;">Ad un certo punto ho smesso di vederlo, Sanremo, e con mia grande sorpresa non ne ho affatto sentito la mancanza. Tanto le canzoni le sentivo lo stesso, sia quelle belle che quelle orrende, poiché la radio le trasmetteva in heavy rotation almeno finché non cominciavano ad uscire i successi usa e getta dell'estate. Cosa che succede ancora adesso. Tal quale.</p><p style="text-align: justify;">I siparietti non mi sono mai piaciuti anche se devo ammettere che, da quando c'è Twitter, tutto quello che ne discende crea meme favolosi.</p><p style="text-align: justify;">Un anno ero in un autogrill e vendevano un cd di un tale di cui mi era piaciuto il primo album: Raphael Gualazzi. L'ho comperato e, solo dopo, mi sono accorta che uno dei brani contenuti era passato a Sanremo.</p><p style="text-align: justify;">Da qualche anno, i ragazzi ogni tanto lo guardano e ne seguo qualche pezzetto anche io. Ieri sera, per esempio, credo di averne vista una mezz'ora. Da Fb ho scoperto che Achille Lauro si era già esibito e che i Maneskin sarebbero stati ospiti. Ma devo aver spento prima perché non li ho visti esibirsi.</p><p style="text-align: justify;">Dentro casa, le canzonette. Fuori, il delirio. </p><p style="text-align: justify;">Sono tre giorni che tira un vento allucinante. Ma da ieri sembra che debba sfogare una rabbia repressa. Ho terra e polvere persino nei pensieri. La regola numero uno se abiti in valle di Susa è: inchioda a terra tutto quello che non vuoi trovare a Torino la prima volta che tira vento forte. Cioè, assai spesso. </p><p style="text-align: justify;">E' vento di Fhoen. Caldo. Ci saranno 20 gradi, fuori. Sempre che si riesca a stare in piedi con il termometro in mano per misurare la temperatura.</p><p style="text-align: justify;">Le piante stanno gemmando. La mimosa del mio vicino è quasi in fiore. E io temo che le mie galline diano per spacciato l'inverno e cambino di nuovo le piume.</p><p style="text-align: justify;">Appena il vento calerà tornerà l'inverno. Ma la natura non lo sa.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">PS: Un consiglio non richiesto. Quando tira vento forte state lontani dai cassonetti e dai pannelli su cui affiggono i manifesti.</p><p style="text-align: justify;">PPS: La foto della papera non c'entra ma l'ho fatta in questi giorni e mi sembrava simpatica</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj5bVOlG5z9sxp53rk6kMFfwg2_ZLFDCGFG6sDgESRvsl-90InWH3P0lksNJ6Q7mPd8cANd9ZrX3EtA_oNi9pn0Lw38qVdoWilDezguq7p7wVrvHNc8gy5q4qH0s6cXTsS6J50qXLaKgy_sJzN3uWQtQ4mElPd8fIgx2ya9oCzIEVttxu8zkGxfghlW2w=s4080" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj5bVOlG5z9sxp53rk6kMFfwg2_ZLFDCGFG6sDgESRvsl-90InWH3P0lksNJ6Q7mPd8cANd9ZrX3EtA_oNi9pn0Lw38qVdoWilDezguq7p7wVrvHNc8gy5q4qH0s6cXTsS6J50qXLaKgy_sJzN3uWQtQ4mElPd8fIgx2ya9oCzIEVttxu8zkGxfghlW2w=s320" width="241" /></a></div><p></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-70980161128632680692022-01-24T19:15:00.000+01:002022-01-24T19:15:17.970+01:00L'esercizio<p><br /></p><div style="text-align: justify;">In questi giorni fa decisamente freddo.</div><div style="text-align: justify;">Sebbene abbiamo la fortuna di abitare in una casa esposta a sud e sull'indiritto della valle, fa freddo.</div><div style="text-align: justify;">Vorrei dire che la primavera è dietro l'angolo, ma mi si farebbe notare che siamo giusto al giro di boa dei quattro mesi invernali.</div><div style="text-align: justify;">Tuttavia, a me piace vedere il lato positivo delle cose e uno dei lati positivi del 24 gennaio è che le giornate si sono già visibilmente allungate rispetto a dicembre. Me ne accorgo soprattutto il mattino presto quando i ragazzi si svegliano per andare a scuola e il buio non è più così intenso.</div><div style="text-align: justify;">Un altro lato positivo è che manca solo più una settimana alla fine di gennaio, che generalmente percepisco come uno dei due mesi dell'anno con novemilaseicentoquarantadue giorni. L'altro è ottobre.</div><div style="text-align: justify;">Nella lista dei lati positivi di gennaio è che fa talmente freddo che non mi sento per nulla in colpa se non vado a camminare la mattina. Quando non fa tanto freddo la sportiva che è in me (fa una vitaccia, poverella) prova a darmi input che io tendo a ignorare ma non senza un latente senso di colpa. A gennaio, il senso di colpa è congelato. Come l'acqua nella ciotola del cane fuori dalla porta.</div><div style="text-align: justify;">Gennaio, poi, ha quel sapore di anno nuovo e di propositi ancora intatti. Gli scogli che li infrangeranno non sono neanche all'orizzonte.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio si possono fotografare i ghiaccioli e i riflessi delle pozze gelate.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio nessuno si lamenta delle zanzare e del caldo che fa impazzire la gente.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio non ci sono le zanzare.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio i gatti ci vengono a dormire in braccio perché noi e le nostre copertine di pile diventiamo improvvisamente simpatici.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio anche il cane vorrebbe farlo, ma pesa quasi cinquanta chili quindi se ne resta sul suo cuscinone vicino al divano.</div><div style="text-align: justify;">A gennaio mi si perdonano i piedi gelidi che, puntualmente, scaldo sui piedi caldi di una mezza mela borbottante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Pensavo di trovare pochi lati positivi e invece ne ho trovati un sacco e avrei potuto continuare.</div><div style="text-align: justify;">E' un bell'esercizio di vita, concentrarmi su ciò che è bello anziché il contrario.</div><div style="text-align: justify;">Ve lo consiglio.</div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhNU8WxTNcQRcAeus4V1igEHrb3xtX9pjwZpx0W-LcduIFKxHtvueyIlkmVNFOa15c-S75xUaTqVRDV2c3iLBMGEi9gA8FXsnzNvLqra-tXLvpbP1ClnwPaguGHPjlmg70b_0dSyGC-bfGBYQ3XlYn2-KfcbnUY3M6EwgIpLXVa3l2v9Xx2C7Fj6BbUAw=s4080" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhNU8WxTNcQRcAeus4V1igEHrb3xtX9pjwZpx0W-LcduIFKxHtvueyIlkmVNFOa15c-S75xUaTqVRDV2c3iLBMGEi9gA8FXsnzNvLqra-tXLvpbP1ClnwPaguGHPjlmg70b_0dSyGC-bfGBYQ3XlYn2-KfcbnUY3M6EwgIpLXVa3l2v9Xx2C7Fj6BbUAw=s320" width="320" /></a></div></div><p></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-66646173392474817922022-01-17T19:30:00.003+01:002022-01-17T19:30:54.475+01:00La medusa di montagna<p>Sono tre anni che non metto gli sci ai piedi.</p><p style="text-align: justify;">Avrei voluto farlo a dicembre, subito dopo l'unica seria nevicata di questo inverno strambo, ma non ho potuto e ho perso l'attimo. Tra l'altro, mezza mela sostiene che è inutile che io provi anche solo a risalirci sugli sci considerata la mia forma fisica, che ha raggiunto lo stadio "celenterato" dopo due anni di nulla totale e qualche breve camminata. Mezza mela scia da quando era bambino e dovrei fidarmi della sua esperienza, visto che dopo tre anni di inattività, lui non ha neanche la velleità di rimettere ai piedi gli sci. Andrebbe a finire che alla prima discesa i miei quadricipiti chiederebbero pietà. Nella migliore delle ipotesi.</p><p style="text-align: justify;">Nonostante la realtà delle cose, ho detto a figlio maschio che mi sarebbe piaciuto andare a sciare con lui. Anche a lui manca lo sci. Ma lui è molto più in forma. Dalla sua, ha il fisico di un adolescente che non ha mai smesso di fare sport se non durante i tre mesi di lockdown totale del 2020. Insomma ha l'asso di briscola, il tre e diverse figure.</p><p style="text-align: justify;">Forse, come forma di avvertimento dal cosmo, non è più nevicato. Qui da noi, intendo.</p><p style="text-align: justify;">Di positivo c'è che la luna è cambiata e posso cominciare a seminare. Aglio, cipolle, rucola e valeriana, per il momento. Poi ci saranno le verdure primaverili e via, la mia malinconia per lo sci potrà aspettare il prossimo autunno. E, magari, una forma fisica migliore. E, magari magari, anche un inverno senza questa pandemia che ci ha sfracellato tutto lo sfracellabile.</p><p style="text-align: justify;">Ho il terrore anche solo di immaginare quanto potrà costare, la prossima stagione, andare a sciare. Che già tre anni fa, in due e con l'attrezzatura, dovevi considerare che partisse la banconota da 100 euro, tra tutto. Ma sciare non è mai stato uno sport economico. A meno che si salga con le pelli, ma io non ho mai avuto né fisico né tentazione, sebbene riesca a comprenderne il fascino.</p><p style="text-align: justify;">Complice l'inattività di mesi, tra i propositi per il 2022 c'è quello di sostituire il celenterato con qualche cosa di meno flaccido. Anche se, pare, ci sia una piccola specie di medusa dotata di una vita così lunga da ritenersi immortale. Che, tutto sommato, non è malaccio.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjme2gD5B3z3XEhKnqnVYbL0Sq1zi_H7pb16cBu_sKIdp5kgPbh4rK2l2_xvHjt1kHeBh6iYM_LSUVi-JsEddIqVJMHc3HMaq0B3S6hQxZG3S9dezfDqd2barvDZX6RoTgUooy_nFiaAMpXGXQUTtc2YTC8iUzlNRnLktnC3jQFzRqPONQCpJezD7TVRg=s4128" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3096" data-original-width="4128" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjme2gD5B3z3XEhKnqnVYbL0Sq1zi_H7pb16cBu_sKIdp5kgPbh4rK2l2_xvHjt1kHeBh6iYM_LSUVi-JsEddIqVJMHc3HMaq0B3S6hQxZG3S9dezfDqd2barvDZX6RoTgUooy_nFiaAMpXGXQUTtc2YTC8iUzlNRnLktnC3jQFzRqPONQCpJezD7TVRg=w200-h150" width="200" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-30181100469719496722022-01-10T18:31:00.004+01:002022-01-10T18:31:58.418+01:00Un filo sottilissimo<p>Tra dieci giorni la mia figlia maggiore compirà 18 anni.</p><p style="text-align: justify;">Vi dirò che sto accusando un po' il colpo. Non l'ho accusato entrando nei primi "anta" e neppure nei secondi "anta", ma veder lei entrare nella maggiore età è come se, improvvisamente, lo specchio mi riflettesse l'immagine di una mummia.</p><p style="text-align: justify;">Non so perché. Io non avevo quest'impressione di mia mamma al compire dei miei 18 anni. La vedevo come un'adulta stabile e strutturata ma non come una mummia. E non che fosse meno grande il gap generazionale. Anzi.</p><p style="text-align: justify;">Mi sono interrogata spesso sul tipo di mondo che stiamo lasciando agli adulti di domani. E dev'essere questo, più di qualsiasi altra cosa che mi fa sentire antica. Io sono arrivata alla maggiore età e mi sembrava di poter fare tutto ciò che volessi. Non dal punto di vista economico ma mentale. Erano gli anni '80 e, per dirla alla Guccini, avevamo tutto per possibilità.</p><p style="text-align: justify;">Sono trascorsi i decenni e quel mondo in cui mi accingevo ad entrare con il compimento della maggiore età si è disgregato. Subito, a vent'anni, non è che m'importasse molto, a dire il vero, ma a vent'anni ci si sente invincibili e non si pensa molto a quello che sarà. Forse è stato un mio errore o l'errore di una generazione che, tutto sommato, viveva bene senza avere grandi necessità ed è diventata "avida" ed individualista.</p><p style="text-align: justify;">Vivere fuori dai grandi centri urbani mi ha, in qualche modo, salvato. Mi ha impedito di perdere il contatto con la natura, con il territorio e, soprattutto, con le persone. Ho cercato di cucire quel mondo in frantumi con un filo tessuto con i valori che i miei genitori mi avevano trasmesso. Tanto è bastato per ricostruire me stessa in un ambiente ostile e per non perdere completamente la bussola di ciò che è "giusto" e "sbagliato". Ma, non per ricostruire sulle macerie. </p><p style="text-align: justify;">Perché questo sto lasciando ai miei figli. Un mondo in macerie e un rocchetto di filo fatto di valori in cui credo. Un rocchetto di filo sottilissimo e delicato, tanto che mi sembra di doverlo seppellire per preservarlo dalla distruzione, come facevano i miei nonni in campagna con il sale e gli aghi e altre oggetti preziosi durante la guerra, per poi ritrovarli a conflitto terminato. Perché nessuno sa quanto duri una guerra ma, dopo, bisogna ricominciare con quello che è rimasto.</p><p style="text-align: justify;">In questi giorni si sente parlare assai del calo della natalità ma, onestamente, bisogna essere un po' folli, un po' irresponsabili o decisamente ottimisti per pensare di far crescere in questo mondo le persone che più amerai nella vita. Io sono stata folle, irresponsabile oppure ottimista e ne sono felice ogni giorno della mia esistenza. Ma continuo a cucire faticosamente con quel rocchetto sperando che loro possano essere, quando lo vorranno, altrettanto folli, irresponsabili oppure ottimisti.</p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh6BIml0Z1_tQq1pQHgSf7kq2swHnfdL8dp-61R8oDunO8Jdrrw7qAoCz0jwk-HPXGspyhcXHG-hQDRPzcQQuWlRUh8xGY0dsY3r2dFZAOzGmJ4yb9yaV9Hw8edHTsHbZq2Xet6TwO4WC9CQy5lQWz5I95OV3hVu2DMK_6HVuDkS_anJ7yYy7Na0XN-9g=s4080" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh6BIml0Z1_tQq1pQHgSf7kq2swHnfdL8dp-61R8oDunO8Jdrrw7qAoCz0jwk-HPXGspyhcXHG-hQDRPzcQQuWlRUh8xGY0dsY3r2dFZAOzGmJ4yb9yaV9Hw8edHTsHbZq2Xet6TwO4WC9CQy5lQWz5I95OV3hVu2DMK_6HVuDkS_anJ7yYy7Na0XN-9g=s320" width="241" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-26272468346831092942022-01-03T18:55:00.001+01:002022-01-17T19:31:06.511+01:00La forza dell'oblio<div style="text-align: justify;">Dovremmo imparare a puntare sulla forza dell'oblio.</div><div><div style="text-align: justify;">L'unica in grado di farci navigare felici nel vasto oceano dei social network (ma non solo).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Prima di addentrarmi in una digressione sul boicottaggio, facciamo un esempio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sulla nostra bacheca Fb un giornale scrive un articolo contenente informazioni che riteniamo offensive o non corrispondenti al vero (dopo averle lette e comprese, per Toutatis!).</div><div style="text-align: justify;">Cosa faccio?</div><div style="text-align: justify;">La risposta esatta è NIENTE.</div><div style="text-align: justify;">Non condivido l'articolo, commentando su quanto sia offensivo o scorretto. Non scrivo sotto l'articolo un commento con la mia opinione contraria. Non metto un dislike (supposto che si possa).</div><div style="text-align: justify;">Quell'articolo resterà nell'oblio delle miliardi di informazioni in rete.</div><div style="text-align: justify;">Ignorato.</div><div style="text-align: justify;">Ogni condivisione, ogni commento, ogni reazione darà a quell'articolo solo maggiore visibilità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La medesima cosa va fatta se un qualunque conoscente (o meno) pubblica una sua opinione sommaria, da noi non condivisa, con il solo scopo di fare "baccano" e non con quello di cercare veramente un confronto su un tema specifico.</div><div>Ci dà fastidio quell'opinione? Pazienza. Sappiamo sopportare carichi maggiori.</div><div><br /></div><div>L'opinione espressa è realmente offensiva nei confronti di qualcuno? </div><div>Non commento. Non diffamo. Non insulto. Non replico.</div><div>Se credo che sia offensiva al di là del tollerabile, segnalo.</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Il boicottaggio, delle informazioni così come delle merci, è uno dei più potenti mezzi a nostra disposizione. L'unico problema è che ci vuole una consapevolezza collettiva. Se io lo faccio da sola ha certamente un valore ma se lo facciamo in mille, o meglio in centomila, quel valore è esponenziale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se voglio veicolare un messaggio non lo devo fare contestando l'opposto. E' sciocco e inutile.</div><div style="text-align: justify;">Scrivo quell'informazione o quell'opinione con le mie parole o trovo qualcuno che l'abbia scritta come mi piace (senza mai insultare o svilire alcuno, come regola di base) e condivido quell'articolo o quel pensiero. Esso sarà veicolato nella sua purezza e il mondo virtuale sarà un pochino migliore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9nBlVPtR7CjfPH91tOgEy7DkvWTmwgAnRxIw4dumAqQx-6toIDw8dhHcTfabTEe-PDggEBmMdu-cjyBFQ-xxhpDJYifU48_re33AtUIUnGREIb39ezRwMcx-_hlyU2bkUljvNibhTifXV371cyd4tTsjEtlAtgJQLETLoi9LWsQzEKWQcwq2WD6vCLA=s700" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="700" height="114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9nBlVPtR7CjfPH91tOgEy7DkvWTmwgAnRxIw4dumAqQx-6toIDw8dhHcTfabTEe-PDggEBmMdu-cjyBFQ-xxhpDJYifU48_re33AtUIUnGREIb39ezRwMcx-_hlyU2bkUljvNibhTifXV371cyd4tTsjEtlAtgJQLETLoi9LWsQzEKWQcwq2WD6vCLA=w200-h114" title="Foto di giornali presa assolutamente a caso" width="200" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di una pila di giornali presa a caso</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-63074931774455292642021-12-19T22:09:00.000+01:002021-12-19T22:09:00.558+01:00Un anno (e più)<p style="text-align: justify;">E' un anno. In realtà, è più tempo che non scrivo su Valchirie.</p><p style="text-align: justify;">Il progetto parallelo è solo una scusa perché neanche "di là" scrivo.</p><p style="text-align: justify;">Una qualsiasi persona dotata di buon senso si chiederebbe a cosa serve un blog se poi non si scrive con una certa continuità. E ne avrebbe tutte le ragioni. </p><p style="text-align: justify;">Il fatto è che anche le pause sono continuità. In un certo senso.</p><p style="text-align: justify;">Arriva il momento che si ha necessità di tacere. E, se lo dice una persona che parla praticamente in continuazione, potete crederci.</p><p style="text-align: justify;">Fatto sta che una sera ero a cena con due carissimi amici. Si chiacchierava del più e del meno.</p><p style="text-align: justify;">"Sarebbe poi ora di ricominciare a scrivere" dice B. "Eh, caspita hai ragione!" dico io che non avevo capito, sul momento, che il soggetto (sottinteso) della frase fossi proprio io. "Magari non tutti i giorni ma almeno una volta alla settimana" dice B. "Eh, si" dico io, realizzando, nel frattempo, di essere proprio io il soggetto sottinteso. "Potresti farlo dall'anno nuovo" dice B. "Andata!" dico io, sebbene titubante sulla mia perseveranza. Ma se ho scritto un anno intero, ogni giorno, per 365 giorni, posso farlo anche per 52 volte, ogni settimana, in quello venturo.</p><p style="text-align: justify;">O no?</p><p style="text-align: justify;">Poi, mezza mela oggi mi ha chiesto se avessi già buttato giù la lista dei propositi per il nuovo anno.</p><p style="text-align: justify;">Ci sto lavorando. Ho risposto. O qualcosa di simile.</p><p style="text-align: justify;">In realtà la lista dei propositi è già completa. Così completa che continuano ad arrivare prenotazioni ma siamo già full up. Le stanze sono poche. Siamo in alta stagione. Dovete capire.</p><p style="text-align: justify;">In teoria non dovrei neanche fare selezione. Chi per primo prenota, per primo si aggiudica la stanza.</p><p style="text-align: justify;">Il problema è che non so quante siano le stanze. Se esagero, poi non sto dietro alle richieste. Sono sola a lavorare qui dentro me stessa, poche ciance. Se faccio il contrario, poi mi dedico troppo agli ospiti e questo non è mai bello. Anche i propositi hanno bisogno del loro spazio. Sennò diventano ossessioni.</p><p style="text-align: justify;">Quindi ho deciso di stilare una "Top five". Cinque propositi dovrei riuscire a gestirli. Anche senza portiere. Non quello del calcio, ovviamente. Quello dell'albergo.</p><p style="text-align: justify;">Considerando che, tutto sommato, scrivere mi manca da impazzire, questa pseudo scommessa che ho fatto con B. entra in classifica.</p><p style="text-align: justify;">Gli altri sono in gara. Sono sicura che la prima settimana di gennaio conosceremo i vincitori. Devo solo decidere quale giorno della settimana potrà essere quello del parto. Figurativo, s'intende.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj058lZ1nmLdQrXng_2FdRB12YjzD2bxokcSwNEgB6xsPqaaDnDikNuY7oiEwHdc1pVU9plzR5g_7Y6wtAwhINIkQCRT5ApKeycHlTEfoN1qWwNtJENk24YvjC6V1Z1Q0HUxv3kwvy8oQ1sDbDBVssbMMo36GLGcTg-XKRFBsvwfOBn_I-HaLN9qSNbTQ=s4032" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj058lZ1nmLdQrXng_2FdRB12YjzD2bxokcSwNEgB6xsPqaaDnDikNuY7oiEwHdc1pVU9plzR5g_7Y6wtAwhINIkQCRT5ApKeycHlTEfoN1qWwNtJENk24YvjC6V1Z1Q0HUxv3kwvy8oQ1sDbDBVssbMMo36GLGcTg-XKRFBsvwfOBn_I-HaLN9qSNbTQ=s320" width="320" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-76326935547353144162020-10-05T13:51:00.002+02:002020-10-05T13:51:38.344+02:00L'importanza della sintesi<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Io amo il calcio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Lo so, sono una donna. Ciò nonostante, so come funzioni il fuorigioco e mi piace guardare le partite. Ho il grande "difetto" di essere torinista e, quindi, ho un'affezione per il gioco del pallone che non dipende dalle vittorie e tanto meno dal calcio-mercato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Il calcio è uno sport meraviglioso che insegna il gioco di squadra, si può giocare praticamente ovunque e, quando lo pratichi, riesce a cancellare dalla mente ogni pensiero e a trasformarti in un bambino felice qualsiasi età tu abbia. E' bellissima anche la rivalità, quando è sana e quando si conclude con quel terzo tempo che il football ha raramente imparato dai cugini con la palla ovale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">A guardalo oggi, questo calcio fa male. E mi fa pena.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"The show must go on". Sempre. In qualsiasi condizione. A discapito di qualsiasi cosa ma, soprattutto, persona o, peggio, esempio. Sottomesso, senza scampo, al dio denaro. Nella peggior sottomissione di sempre.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quando il campionato ha ripreso le partite, mentre tutto il mondo affrontava arrancando la pandemia, ho pensato che fosse un errore. La politica si fa con l'esempio, prima di tutto. Il messaggio che passava, mesi fa, è che il calcio contasse più della scuola, degli autonomi, dei dipendenti delle aziende e, in pratica, di qualsiasi altra attività. Soprattutto di quelle che non muovono neanche mezzo punto di PIL.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">E io, che amo il calcio, ho smesso di seguirlo. Mi sembrava il minimo che potessi fare. Non leggevo neanche più i risultati. Una disaffezione dolorosa, poiché auto-inflitta per motivi etici.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ora, nella recrudescenza della stessa pandemia, il campionato va avanti anche con due decine di contagiati in ogni squadra. Serve ricordare che basta un alunno positivo per fermare una classe, quando non un intero istituto?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Al Napoli viene impedito di volare a Torino? No problem. 3-0 a tavolino per la zebra. Il Genoa ha 22 contagiati? Che vuoi che sia, facciamo giocare l'under 13, tanto il risultato è più o meno lo stesso (mi perdonino i genoani ma lo direi anche del Toro).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ventidue giocatori in campo, tre arbitri, venti riserve, massaggiatori, commissari tecnici e loro vice, squadre di soccorritori, cameraman, giornalisti. Anche quando il circo gioca a porte chiuse, chiunque può immaginare quanta gente, direttamente e indirettamente, possa essere esposta al virus. Il calcio è un sport di squadra e di contatto. Non è mica il tennis o il salto in lungo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"Eh, vabbé, ma fa girare i miliardi" mi si contesta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Non trovo un'espressione che mi rappresenti, in grado di rispondere a questa obiezione, e che si possa riassumere in poche parole evitando una digressione lunghissima sul ruolo dello Stato (che saremmo noi, nell'utopia che amo). Dunque, la importo dai romani. Che loro sanno l'importanza della sintesi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">E sticazzi!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-70144895502387295642020-08-18T22:11:00.001+02:002020-08-18T22:11:39.264+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 7Domattina si torna.<div><br><div>È passata una settimana: ha fatto bello, abbiamo nuotato, evitato gli assembramenti, rivisto gli amici, apprezzato il distanziamento sociale in spiaggia, ci siamo concessi aperitivi e ci siamo abbronzati. </div><div>Credo sia il massimo che si possa chiedere a una settimana di vacanza al mare.</div><div><br></div><div>Notizie della valle di Susa ne ho lette. </div><div>Ma ho voglia di tornare su.</div><div>Tra quelle montagne. Dal mio orto. Dalle mie creature pelose. Dal mio bagno. </div><div>Vogliamo parlare dell'importanza del proprio bagno? Casa dolce casa dovremmo scriverlo tutti in bagno. </div><div>Là dove tutto ha il suo ordine e tutto viene naturale</div><div><br></div><div>Ci concediamo ancora una vasca o due sul lungomare. </div><div>Giusto per fissare nella nostra memoria olfattiva il profumo della salsedine.</div><div><br></div><div>Giusto perché mezza mela ha obiettato che non potessi chiudere il post evocando odori meno nobili.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqEAVJWiIARMfG7CXmAu9YVgGvbzgjuaxVvA7rcdqtyjQlaNlBqLLMW23hEUmQW2EC2bw4h8XRWWtz116vZk1v4M_gRzHeNz7Boq6g73yjtuBf37gnNQq8nB329HVWs4wM9IuwrQvBsEDT/s1600/1597781493156955-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqEAVJWiIARMfG7CXmAu9YVgGvbzgjuaxVvA7rcdqtyjQlaNlBqLLMW23hEUmQW2EC2bw4h8XRWWtz116vZk1v4M_gRzHeNz7Boq6g73yjtuBf37gnNQq8nB329HVWs4wM9IuwrQvBsEDT/s1600/1597781493156955-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-85106907709080862042020-08-17T21:34:00.001+02:002020-08-17T21:34:57.642+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 6One day to go.<div>Oggi davano brutto ma, come sempre ad Arma c'è un tempo tutto suo, un po' come in valle di Susa.</div><div>La meteorologia, desumo, sia una questione di statistica.</div><div><br></div><div>Dunque, il sole splendeva. </div><div>L'acqua era cristallina. </div><div>E il mare, prima che arrivasse l'orda dimezzata dal post-Ferragosto, era magnifico. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivf-zhvUzcJbIrU_NQgbafo5-kpjMSlc6g7XpSIT2zI73pCk9Ec_BSnehADx5UC7ZOGtGQfrmrqCG3JHMB_Zzd26SW-LynVdDtSLl_QW530BMcYCPOldfZko0K3iKNdB3h7i_u9RrPwts7/s1600/1597692893604286-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivf-zhvUzcJbIrU_NQgbafo5-kpjMSlc6g7XpSIT2zI73pCk9Ec_BSnehADx5UC7ZOGtGQfrmrqCG3JHMB_Zzd26SW-LynVdDtSLl_QW530BMcYCPOldfZko0K3iKNdB3h7i_u9RrPwts7/s1600/1597692893604286-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div>Non è la Sardegna, lo so, ma si difende.</div><div><br></div><div>La spiaggia di Arma è principalmente popolata da torinesi e milanesi. In che percentuale non saprei dirlo, ma se dovessi esprimere per forza una opinione direi un 50%. Dunque, stamattina si parlava principalmente della partita di stasera dell'Inter.</div><div>Chi a tifare e chi a gufare.</div><div><br></div><div>Io ho finito un libro che mi aveva prestato la mia amica Rita tempo addietro ma che avevo abbandonato sul comodino.</div><div>Quando l'ho finito mi è spiaciuto non averlo letto prima che Ugo Berga venisse a mancare. Avrei avuto un mucchio di domande e oggi non so neanche se avrebbe saputo o potuto rispondermi.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70w1CECdJWLwhhXYxfRcwU_5-TzdKjma24DRStbnqSABmQ-CVLDY9GANWFZNJ0q25zOQJk2dh4CZeWaGF6E5Jhv8tLqMeRKbA1EnDKkOz_Nir6QGUYUTZJd0fwJJTCcLKvEWz7TJWJKPx/s1600/1597692889245159-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70w1CECdJWLwhhXYxfRcwU_5-TzdKjma24DRStbnqSABmQ-CVLDY9GANWFZNJ0q25zOQJk2dh4CZeWaGF6E5Jhv8tLqMeRKbA1EnDKkOz_Nir6QGUYUTZJd0fwJJTCcLKvEWz7TJWJKPx/s1600/1597692889245159-1.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div>"Un'altra parte del mondo" di Massimo Cirri. Se vi piace la storia contemporanea ma soprattutto se vi piace chi cerca di raccontarvela attraverso il lato umano di chi l'ha vissuta, non potete perdere questo testo.</div><div><br></div><div>Io, più che ringraziare Rita per il consiglio e rattristarmi di non avere più nessuno con cui discutere di alcune cose, non posso fare.</div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-5580011805862010662020-08-16T22:20:00.001+02:002020-08-16T22:20:44.824+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 5Andare in vacanza sempre nello stesso luogo ha un grande vantaggio. <div>Si impara dove andare a mangiare e dove, invece, è meglio di no.</div><div>Soprattutto se non puoi permetterti di andare fuori a cena ogni sera. </div><div>Ci si mette qualche anno.</div><div>All'inizio ci si fa trascinare dai luoghi più frequentati, come ogni turista che si rispetti.</div><div>Poi si trova il locale che incontra i propri gusti e che, quasi sempre, non è tra i più frequentati. </div><div>Perché il ristorante lo fa il cibo, senz'ombra di dubbio, ma anche chi te lo propone. Nel mio caso specifico (ma non è così per tutti) il posto in quanto luogo non ha un grande peso. Mi basta sia pulito.</div><div>Io e mezza mela, al di là di Arma che conosco come le mie tasche, nei nostri viaggi abbiamo imparato a chiedere alla gente del luogo dove va a mangiare. Non quello che ci consiglierebbe ma dove va a mangiare quando esce a mangiare con gli amici. </div><div>A Siena, un paio d'anni fa, ci è successo di essere indirizzati in un posto che non avremmo trovato neanche passandoci davanti. Microscopico. Senza insegne.</div><div>Abbiamo capito alzandoci satolli e soddisfatti che il sistema adottato era vincente. </div><div>Finora non ce ne siamo pentiti. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIoG5o-eTy3BkQVReSNmv1fK8oLdqp5ESBj0HzOnQxow8v_3u8S2AfKQI-UrRrAcfp-aYITEZ7IL78jfm3tyjUQOnFUGseBJwGfSEJKqJfoUNlZQc19vptW-Mre-88zqMF7BYqugqf_QbM/s1600/1597609240463301-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIoG5o-eTy3BkQVReSNmv1fK8oLdqp5ESBj0HzOnQxow8v_3u8S2AfKQI-UrRrAcfp-aYITEZ7IL78jfm3tyjUQOnFUGseBJwGfSEJKqJfoUNlZQc19vptW-Mre-88zqMF7BYqugqf_QbM/s1600/1597609240463301-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div><br></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-51868650533332968462020-08-15T22:44:00.001+02:002020-08-15T22:44:20.977+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 4<div>Ferragosto.</div><div>C'è chi fa i cruciverba e non è capace. </div><div>C'è un omone gigante con la barba da hipster che con infinita tenerezza porta a spasso una neonata microscopica.</div><div>C'è chi fa conversazione ad alta voce con conoscenti quatto piazzole più in là senza alzarsi dalla seggiola.</div><div>C'è chi porta a spasso il cane e gli somiglia.</div><div>C'è chi prende il sole e chi fa il bagno. </div><div>C'è chi prepara i gavettoni e ci si fa i selfie sul lungomare. </div><div>C'è uno che grida dal balcone a sua figlia (Havana) di spegnere le luci.</div><div>C'è il concerto della cover band dei Queen. </div><div>C'è chi passeggia e mangia il gelato.</div><div>C'è chi fa aperitivo e chi cena con la famiglia.</div><div>C'è chi prende cappuccio e sardenara.</div><div>C'è chi discute con il bagnino e chi prende il pedalò. </div><div>Ferragosto.</div><div>Italia.</div><div>Ad 2020</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_bZ18Qsi03uCfgDFbL45PYW3JjX6CLVsnCVpuE56jMCWXD4-BHayX0ZaCFSQLqEXvBmbxIZinF_nNo9G7COpl6aE_Mqt53MuCoXwF4JnaFXsoV14oqxR_aUkr8uRko4KW4SzSCKRTgmde/s1600/1597524255348022-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_bZ18Qsi03uCfgDFbL45PYW3JjX6CLVsnCVpuE56jMCWXD4-BHayX0ZaCFSQLqEXvBmbxIZinF_nNo9G7COpl6aE_Mqt53MuCoXwF4JnaFXsoV14oqxR_aUkr8uRko4KW4SzSCKRTgmde/s1600/1597524255348022-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-72516789651733991192020-08-14T20:20:00.001+02:002020-08-14T20:20:22.576+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 3I ritmi lenti delle giornate al mare mi entrano subito nelle ossa.<div>Anche la camminata si rallenta.</div><div>Ciò nonostante, stasera sono stata sgridata da figlia femmina ritenendo (lei) ch'io fossi troppo zelante nel fare le tre cose che la situazione richiede.</div><div>Avere una base, pur piccola, che non necessita di prenotazione e di ingenti spese di permanenza compensa l'abitudine dello stesso posto ogni anno, sempre uguale a se stesso.</div><div>Oggi l'acqua era una pozza calda. Trasparente come quasi sempre ma calda come quella del bagno che ti prepari a casa. Nessuno shock da prima immersione. </div><div>Stasera, serata con gli amici che in tanti anni ritroviamo solo qui. Ma che sono l'altra importante compensazione all'abitudine. </div><div>I nostri figli sono cresciuti insieme.</div><div>Innegabilmente noi anche.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkR2Vn7otnBZhjxMwBE486iyAhDdBLytxfqIKDlw1TfX2dNT55armNaeT49fODzRaG-JnPCmsHiKSSW5tEKWA5AdKe6WpBAnUjlJKNF7T4iYJ9C_fUAfVlZp5JI7ZNyLrjpxlmclDG1jjE/s1600/1597429218267113-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkR2Vn7otnBZhjxMwBE486iyAhDdBLytxfqIKDlw1TfX2dNT55armNaeT49fODzRaG-JnPCmsHiKSSW5tEKWA5AdKe6WpBAnUjlJKNF7T4iYJ9C_fUAfVlZp5JI7ZNyLrjpxlmclDG1jjE/s1600/1597429218267113-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div><br></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-82270633483966220662020-08-13T18:27:00.000+02:002020-08-13T18:27:31.388+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 2Stamattina era nuvoloso.<div>Così sono rimasta in spiaggia fino alle 11:30. Chi mi conosce sa che si tratta di un evento.</div><div>Generalmente i miei orari sono quelli che si fanno fare ai neonati.</div><div><br></div><div>Il coma post prandiale della mia mezza mela mi ha consentito qualche ora di lettura. Del libro vi parlerò quando l'avrò finito. </div><div>Poi sono andata a spasso.</div><div><br></div><div>Arma è sempre uguale a se stessa. Sempre a pochi mesi dal nuovo millennio. </div><div>Passando di fronte a quel cartello ormai sbiadito mi sono sentita come in una scena di Goodbye Lenin.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4aOASYhDuqG2fz_-8q7Uwtis9i7IodK5wQg7S441TY6p-4leZI3ePsIyXRGmjgByZd4fhtYP65c4S9fFxbQjgBM9Rl3oYf_KC3DKje8PocOrxucr9ZTHM3EmIbo1Ef8m0pQjQTEG1j7y1/s1600/1597332383940589-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4aOASYhDuqG2fz_-8q7Uwtis9i7IodK5wQg7S441TY6p-4leZI3ePsIyXRGmjgByZd4fhtYP65c4S9fFxbQjgBM9Rl3oYf_KC3DKje8PocOrxucr9ZTHM3EmIbo1Ef8m0pQjQTEG1j7y1/s1600/1597332383940589-0.png" width="400"></a></div><br></div><div><div>Le gestioni dei negozi, invece, cambiano. Molto spesso. Non oso immaginare quanto possano costare gli affitti.</div><div>Dove c'era il vecchio cinema, tanti anni fa, ora sorge un nuovo edificio residenziale di cui evidentemente si sentiva la mancanza.</div></div><div><br></div><div>Alcuni tra i negozi storici hanno in vetrina oggetti con prezzi inarrivabili.</div><div>A volte mi sorprendo a immaginare la ragione per cui qualcuno che disponga di cifre tali da poterli acquistare decida di venire in vacanza in questo luogo.</div><div>E mi stupisco di come le gestioni di tutti i negozi cambino, tranne queste. </div><div><br></div><div>A causa del covid una delle poche cose furbe che si potevano trovare in questa amena località, ovvero rifornirsi di acqua fresca gasata e naturale nella colonnina di centro paese a prezzi modici, è stata sospesa. </div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUdynhMhsXcUF9ZAAp-pBlTvu5pxCIsqfv5FcBdhHhsvbgDvVJIPX5xQAZ_7Qto7O-TqG4MD5pOQvCMKENShjdEeQh6QWxE7AUsyqjW3EAH5kXuVEl2DPuJPyf3jFM7mzwBYXFQjkmG8RO/s1600/1597336045435147-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUdynhMhsXcUF9ZAAp-pBlTvu5pxCIsqfv5FcBdhHhsvbgDvVJIPX5xQAZ_7Qto7O-TqG4MD5pOQvCMKENShjdEeQh6QWxE7AUsyqjW3EAH5kXuVEl2DPuJPyf3jFM7mzwBYXFQjkmG8RO/s1600/1597336045435147-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div>L'impressione che si ha è che le banconote facciano molto meno schifo delle monetine a questo particolare virus.</div><div><br></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-62324310586977516702020-08-12T22:24:00.000+02:002020-08-12T22:24:10.304+02:00Cronache di una settimana di vacanza post-lockdown - Giorno 1Alla fine ci siamo regalati una settimana di vacanza al mare.<div>Stessa spiaggia.</div><div>Stesso mare.</div><div>Per la gioia dei ragazzi.</div><div>La mia un po' meno. Tanto che sulla A6 che porta in Liguria la radio che passava Highway to hell sembrava aver azzeccato la colonna sonora.</div><div>Non c'è il massacro di gente che solitamente affolla Arma la settimana di Ferragosto ma comunque non molta meno.</div><div>Bisogna prenotare lo spazio sulla spiaggia libera ma è uno spazio in cui nessuno può correre sugli asciugamani, scavare buche, ombreggiarti con ombrelloni mal messi. La cosa migliore è che si è posto fine alla piaga di chi va in spiaggia alle 6 del mattino colonizzandola con otto ombrelloni dieci asciugamani, sette sedie e un tavolino, oscurando il bagnasciuga.</div><div>Il mare, il primo giorno, ha il grande fascino del primo bagno di stagione.</div><div>Questo sì. </div><div>E riesce a stancarmi come se avessimo fatto trenta chilometri a piedi.</div><div>Figlio maschio ha trovato il suo ambiente naturale. Figlia femmina per due sere ha le amiche e, per il momento, se le gode.</div><div>Mezza mela ha finalmente un aspetto rilassato da quando ha scoperto che qui fa caldo ma non c'è l'afa che c'era da noi fino a ieri. Poi, ho visto un video su Fb che oggi, in valle di Susa,</div><div>ha diluviato e io ho ringraziato la sorte propizia che non abbandona il mio orto.</div><div>Ah già. Il covid. Nella stragrande maggioranza dei casi le poche regole esistenti sono seguite. </div><div>Arma è diventata un gigantesco dehor. Bar, ristoranti, gelaterie hanno spostato i tavoli all'aperto (anche chi aveva già i dehor li ha raddoppiati) e si sta benissimo. C'è spazio per tutti ed è molto più vivibile.</div><div>Restasse così anche in futuro sarebbe bellissimo. </div><div>Detto questo a me due giorni di mare sarebbero sufficienti. Giusto per togliermi la voglia di stare immersa in un'acqua che superi i 15 gradi di quella dei nostri torrenti. </div><div><br></div><div>Ps: ho battuto una gigantesca craniata nello sportello della caldaia. Magari è per questo che il mare non mi sembra stasera troppo ostile. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5P55OfxJoVqTIeEX1DGuGH7B7r378p-Ew695EUnr_qdXa6CUXmUJDKWAwewUxTjNn6cyD-flijiW8WI28V3t13lwz7qn4ofGNgSkLSlGmTO5xhly5EUxDNbYg_37mExgU1Xh4K4UaHiTC/s1600/1597263844870667-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5P55OfxJoVqTIeEX1DGuGH7B7r378p-Ew695EUnr_qdXa6CUXmUJDKWAwewUxTjNn6cyD-flijiW8WI28V3t13lwz7qn4ofGNgSkLSlGmTO5xhly5EUxDNbYg_37mExgU1Xh4K4UaHiTC/s1600/1597263844870667-0.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg51ICwqzQcURJrkDXJNyGZH7B22_gvBJym6phgrSx91k60HtjunJgDgmjwLi1m0u9o5b7SjgGSnWB7q3LohGgnWRI8ILllG4iiv85p0Pg1u8HCtXTHu4X1g_qmcEyygYLXgZeb1mE069bz/s1600/1597263840020285-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg51ICwqzQcURJrkDXJNyGZH7B22_gvBJym6phgrSx91k60HtjunJgDgmjwLi1m0u9o5b7SjgGSnWB7q3LohGgnWRI8ILllG4iiv85p0Pg1u8HCtXTHu4X1g_qmcEyygYLXgZeb1mE069bz/s1600/1597263840020285-1.png" width="400">
</a>
</div><br></div><div><br></div>Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-38322216117065104952020-05-13T15:32:00.000+02:002020-05-13T15:32:18.991+02:00Sarà una mia scelta<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci ho creduto per un paio di settimane.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho pensato (davvero) che costretti in casa avremmo cercato di informarci, di studiare e di essere migliori di prima, quando la vita ci masticava via e ci lasciava a malapena il tempo di esistere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho creduto (davvero) che questa pausa forzata potesse essere un'opportunità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non che ci dovesse piacere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A me non piace il distanziamento fisico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io vivo di abbracci.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tuttavia, mi sono detta: "Vedrai! Rifletteremo, capiremo, cresceremo, saremo più consapevoli. Non solo di quello che ha realmente importanza (che già sarebbe un'evoluzione) ma anche dei problemi degli altri, dell'ambiente, della collettività, dell'onestà, della tolleranza".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci ho creduto davvero per un paio di settimane.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E se mi sono sbagliata n volte nella vita, questa fa n+1.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche se l'unità dell'addendo è sottodimensionata rispetto a ciò che percepisco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non siamo diventati persone migliori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anzi, ci siamo abbruttiti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non era facile, devo ammetterlo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma ci siamo riusciti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non ho scritto in queste settimane. Quasi nulla.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non che non avessi cose da dire ma mi sono sembrate tutte superflue.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per attitudine, tendo ad ascoltare tutti. Quando sono d'accordo lo paleso. Quando non lo sono, dico ciò che penso cercando di argomentare le mie opinioni nel migliore dei modi (stanti tutti i miei limiti). E se mi accorgo di essere in difficoltà, ragiono. Perché può darsi che sbagli, visto che i miei genitori non mi hanno dotato della verità con la evve maiuscola (come direbbe un mio prof delle superiori).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Chissà perché, ho sempre immaginato che tutti facessero lo stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando è cominciato il delirio pandemia mi sono chiusa in casa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il mio lavoro era precario, dunque, è stato interrotto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per fortuna, vivo in campagna e ho una mezza mela con un lavoro stabile, cosa che ci ha permesso di affrontare il periodo con una certa serenità. E' un privilegio. Quindi, mi sono dedicata all'orto, alle cose di casa, ad aiutare i miei figli con la didattica a distanza e ad altri interessi personali. Non nascondo che ho avuto, ed ho tutt'ora, difficoltà a vivere senza avere un sostentamento che derivi dal mio lavoro. Perché questa è sempre stata la base di ogni possibile "ricatto" ad ogni livello.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Insomma, non che mi piaccia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho creduto nel senso di responsabilità, ecco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vivendo piuttosto isolata avrei potuto andare a spasso un po' dove volevo. Non l'ho fatto per non dare un cattivo esempio ai miei figli, che si sono dimostrati molto più responsabili di tanti adulti che conosco. A dire la verità, la gran parte di adolescenti si è dimostrata più responsabile di tanti adulti che conosco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io odio la mascherina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La odio perché mi si appannano gli occhiali, perché non mi fa vedere il sorriso delle persone che mi circondano, perché mi tiene a distanza dagli affetti, perché è il simbolo tangibile di quel distanziamento fisico che a me pesa tanto. Mi soffoca. A livello psicologico molto di più che a livello fisico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Eppure la indosso quando vado a fare la spesa o quando sono in luoghi dove altri potrebbero sentirsi "minacciati" dal mio respirare senza di essa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo faccio per rispetto degli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non è l'unica cosa che faccio per rispetto degli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E non mi chiedo se gli altri sono giovani, vecchi, donne, uomini, cristiani, musulmani, italiani, stranieri, ricchi o poveri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci ho creduto, per un paio di settimane, che avremmo imparato a rispettare gli altri in quanto esseri umani. Perché bisogna fare chilometri nelle scarpe di altri prima di poter dare un giudizio su come questi camminino.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E mi sono sbagliata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma voglio trovare, in tutto questo, un lato positivo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Verba volant, scripta manent.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E io, quello che è stato detto e soprattutto scritto, non lo dimentico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Domani, quando tutto questo sarà solo un ricordo e torneremo a vedere le nostre facce, sarà una mia scelta acquistare quello di cui ho bisogno da chi ha dimostrato umanità e solidarietà. Sarà una mia scelta il ristorante in cui sedermi o il professionista a cui rivolgermi, esattamente come è sempre stata una mia scelta votare la persona che mi rappresenta, sedermi al tavolo con persone cui voglio bene e progettare il futuro con persone che mi somigliano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non siamo così unici e indispensabili da permetterci di sputare odio su chiunque e passare inosservati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ricordiamocelo, ogni tanto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCN5v3uj6UrCVIqfu8HWr1dHzVIJnX8Q04QmgQY32NS3SC9tSOt7_v8L-UF_dzgPO5VwNPdLj5phm-xVXW0CQE_Ez5BfSVN0S6n36MJ7TYlguZXrnXE_3dwtkjaz1k2JqmfafhGTHRwabg/s1600/20200513_152420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCN5v3uj6UrCVIqfu8HWr1dHzVIJnX8Q04QmgQY32NS3SC9tSOt7_v8L-UF_dzgPO5VwNPdLj5phm-xVXW0CQE_Ez5BfSVN0S6n36MJ7TYlguZXrnXE_3dwtkjaz1k2JqmfafhGTHRwabg/s320/20200513_152420.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-25541018172463433712020-04-03T16:48:00.000+02:002020-04-03T16:48:18.136+02:00Elide e Giuseppe<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 165746 dall'inizio della pandemia.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 1</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide, Giuseppe e i loro tre figli sono chiusi in casa, in città, in un appartamento di 65 metri quadrati. Camera, bagno, cucina e atrio. I figli hanno sei e otto e quattordici anni. Elide faceva le pulizie. Ora non può più. Giuseppe lo chiamavano quando avevano bisogno, pagandogli un voucher su sei, in un locale non lontano da casa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide è brava in cucina ma non è capace di moltiplicare pani e pesci.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giuseppe si darebbe pure da fare ma non sa da che parte cominciare. Non è neanche capace di intrattenere i suoi figli per dare a Elide il tempo di una doccia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le associazioni di volontariato passano loro una busta della spesa a settimana. Il pasto di due giorni, in cinque persone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Domani è già il primo del mese. Ancora affitto e bollette.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 2</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide e Giuseppe sono una coppia da qualche anno. Lui la scassa di botte ogni volta che qualcosa rompe il suo malato equilibrio psicologico. Poi, accende Netflix e piange come un bambino guardando "12 anni schiavo".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide prende le botte e piange. Sperando che un giorno Giuseppe esageri e finalmente possa essere ricoverata in ospedale. O, magari, muoia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 3 </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide ha seppellito Giuseppe l'anno scorso. Ha passato i 70 da un pezzo. L'artrite non l'aiuta. Prima c'era Anna che passava a renderle sopportabile l'esistenza. Ora fatica anche solo ad aprire il frigo. Mangia yogurt e insalata scondita e formaggio. E tutto ciò che non deve cuocere. Ordina la spesa grazie ai volontari. Ma gliela portano ogni quindici giorni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 4</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide e Giuseppe sono in quarantena. La mamma di Elide è ricoverata in ospedale. Non la possono sentire. Non la possono vedere. Una voce telefona ogni due giorni per dare loro le condizioni della degente. Elide faceva l'assistente sociale con un contratto a termine che non le hanno rinnovato. Per fortuna, Giuseppe che è impiegato lavora da casa. La rete internet regge quello che può ma, per lo meno, nessuno su lamenta troppo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 5</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giuseppe ha seppellito Elide che ormai sono dieci anni. Tutto quello che gli restava era la montagna che tanto avevano amato. Gli hanno detto che è da criminali camminare da solo nei boschi. Non ci va, in montagna. Non vuole essere un criminale. Guarda le foto di Elide e della montagna e piange.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 6</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide e Giuseppe hanno due figli adolescenti. Lavorano tutti e due. Lei in una casa di riposo e lui in fabbrica, a costruire i caccia F35. Elide arriva a casa stremata e si fa docce da 40 minuti, piangendo e sperando di lavar via il dolore e l'odore di malattia. Giuseppe ha una rabbia dentro che lo mangia. Per fortuna hanno due figli che studiano e che, di tanto in tanto, sembrano avere una prospettiva.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 7</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide vive da sola in campagna. Sta bene. Ha l'orto e il giardino. E' in cassa integrazione. Si sente fortunata perché ha spazio e risorse, anche se non da buttarne via, ed è sana. Ma si sente sola. Infinitamente sola. Ascolta sei telegiornali ogni giorno che Dio manda in terra. Non vede la fine.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caso 8</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elide e Giuseppe hanno un figlio disabile. L'aiuto esterno è stato praticamente sospeso. Loro non sono in grado. Ci provano ma non sanno come gestirlo. Gli hanno detto che possono portarlo fuori un'ora al giorno, un solo genitore alla volta. Quando escono i vicini li insultano, li chiamano criminali e telefonano ai carabinieri. Tre controlli. "Ok signora tutto a posto". Ma non è tutto a posto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJvaJ_khlwTdCuRJoo-mn1Y99hRRUZ3HFuCYQA2mv2CWVX0XBQn33cSC3FsiGwo3EboRZHZ7gi0HJ0HaP24mhq7CT5xVR-7E2aoZ0Aivt2MXLJ7G_4dmQcH_vKhEkNZqNbkJKIrxEgKHp7/s1600/solo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJvaJ_khlwTdCuRJoo-mn1Y99hRRUZ3HFuCYQA2mv2CWVX0XBQn33cSC3FsiGwo3EboRZHZ7gi0HJ0HaP24mhq7CT5xVR-7E2aoZ0Aivt2MXLJ7G_4dmQcH_vKhEkNZqNbkJKIrxEgKHp7/s1600/solo.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine dal web. Grazie, autore sconosciuto.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-49733400322236223742020-03-26T16:20:00.001+01:002020-03-26T16:20:05.109+01:00Silenzio<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Evoluzione della psicologia dell'isolamento di casa mia ai tempi del Coronavirus.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 1. Lunedì 9 marzo 2019.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Oggi, in ogni caso, non lavoravo, ne approfitto per fare cose.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 2</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io. Bello. Ne approfitto per fare cose.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 3</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Mmmm... farò quelle cose che ho sempre rimandato</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 4</span></div>
<div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Oggi non ho molta voglia di fare ancora qualcosa che ho rimandato. Credo lo farò domani. </span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 5</span></div>
<div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Bello avere il tempo di leggere e cucinare. Faccio la pasta. E gli gnocchi.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 6</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' sabato. Cosa facciamo?</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Passeggiatina? (non era ancora vietato, nda)</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Ok, passeggiata ma poi devo far cose che non ho mai tempo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 7</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Cosa si mangia? Cosa faccio? Posso uscire? Escono i vecchi e io non posso.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Cucinerò qualcosa</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: E' già domenica? Non ho fatto ancora niente!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 8</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Yeahhhhhhh. Niente scuola!</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Madonnina santa devo almeno andare a fare la spesa. Ce l'ho il modulo? La mascherina? I guanti? La voglia? Non so cosa cucinare.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 9</span></div>
<div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma quanto durerà questa cosa?</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Meno male che c'è l'orto, vado a seminare che è luna calante.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 10</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma perché non chiudono in casa solo i vecchi? Io sto bene. Posso andare a giocare al campetto? Posso far venire la mia amica?</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Posso seminare tutto il resto ma non ho la serra. Mezza mela facciamo una serra?</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Nel fine settimana. Oggi lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 11</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi ho videolezione. Ma non ci spiegano quasi nulla. Ci danno video da guardare. Poi c'è la verifica. La connessione fa schifo.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Oddio santissimo non sapete neanche come fare a usare le applicazioni, salvare un testo e modificarlo e poi rimandarlo, la tabella ASCII! Ma cosa vi insegnano a scuola? </span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 12</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Ore 10/ Ho già fatto i compiti Ore 10,10/ Non possiamo fare videolezione perché il prof non si connette Ore 10,15/ Posso giocare alla Play? Ore 10,20/ Cosa mangiamo a pranzo? Ore 10,25/ Mammaaaaaaaa come si calcola il volume di un prisma? Ore 10,30/ Mammaaaaa mi hanno fatto svegliare presto ma poi non hanno fatto lezione. Ore 10,35/ Vado a fare un po' di ginnastica Ore 10,40/ Mammaaaaaa hai un tappetino? Ore 10,45/ Mammaaaa il cane dorme Ore 10,46/ Mammaaaaaa posso fare una lavatrice? Ore 10,47/ Mammaaaaa ma la settimana prossima andiamo a scuola? Ore 10,51/ Mammaaaaa la connessione fa schifo e il gioco mi lagga, Ore 11/Mammaaaaaa non ho fame Ore 11,01/ Mammaaaaa il cane dorme Ore 11,04/ Mammmaaaaaaa quando si mangia? Ore 11,23/ Mammaaaa non so cosa fare Ore 11,24-23 AD LIBITUM (citazione dal mondo della musica)</span></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Sono ai domiciliari. Ho fatto qualcosa nella mia vita precedente e ora la sconto. Fatemi uscire da quest'incubo. Adesso cucino qualcosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 13</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Su Netflx c'è una nuova serie. No, non abbiamo lezione. I prof non riescono a connettersi. Ma la settimana prossima andiamo a scuola,vero? Posso giocare alla Play? Non posso ancora andare a fare due tiri al campetto? Non posso giocare in cortile. Ho prestato il pallone e non me l'hanno ancora riportato. Possiamo fare una torta? Su Instagram tutti ci dicono di stare a casa ma non dovrebbero stare a casa solo i vecchi? Io sto bene. AD LIBITUM</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Sono andata a fare la spesa e non voglio farlo mai più. L'orto. Sarà cresciuta dell'erbaccia? Facciamo la serra?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Ok. La serra. Fatta. Adesso faccio cose che non riesco a fare in settimana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 14</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Duemilaseicentoventirichiestealsecondo. Voglio andare a scuolaaaaaa! La connessione fa schifoooooooo! No, dai adesso è il mio turno per Netflix!!! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">AD LIBITUM</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Ho piantato i piantini. Pulito il pulibile. Ho fatto la pasta, gli gnocchi, le torte salate, il risotto. Ho imparato a fare il lievito in casa che fuori non se ne trova (giusto perché ho ucciso mesi fa la mia pasta madre). Ho letto, scritto, seguito lezioni di orticultura, scienze della deforestazione, disinfestazione, pianoforte (e neanche lo possiedo), astrofisica e lingue cirilliche,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: mi lasciate stare che domani lavoro?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 15</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Videolezioneeeeee yeahhhhh! La connessione fa schifo. Posso giocare alla Play? Devo fare ginnastica ce l'hai un tappetino? Devo fare una ricerca ma non funziona internet. AD LIBITUM</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: .... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 16</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Ma non andiamo mai più a scuola????? La connessione fa schifo. Ho fatto i pancake. Hai bisogno di fare qualcosa? Il cane dorme. Il prof ha fatto due minuti di lezione e poi ci manda dei video. Ho la verifica di francese alle 13,30. Poi ho videolezione giovedì prossimo. Posso andare a correre? Vai a fare la spesa? Posso venire con te? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">AD LIBITUM</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: Oh boia non ne usciamo più. Quando finisce questa buriana organizzo sei tavolate a settimana con tutti gli amici. Non voglio mai più essere isolata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 17</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: Non ce la faccio più voglio andare a scuola, vedere gli amici, andare al fast food, a mangiare una pizza. Non ho fameeeee! Mammaaaaaa quando finisce? Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: ....</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorno 18</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Figli: La televisione è miaaaaaaaa! Tu l'hai usata due oreeeeee!! Non è vero! Prima mamma voleva sentire il telegiornale! Vabbè ma poi me la lasci che alle 16 c'ho gli amici che giocano con me!!! Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io: ....</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mezza mela: Io lavoro.... mamma non è stata bene. Ci faranno sapere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutto sospeso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non possiamo esserci. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non possiamo aiutare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non possiamo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Silenzio.</span></div>
Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-7784598973367095712020-03-23T15:10:00.003+01:002020-03-23T15:10:46.072+01:00Diario collettivo ai tempi del Covid19 - Capitolo 2 - 23 marzo 2020<div style="color: #1d2129; margin-bottom: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Stamattina sono andata a fare la spesa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono uscita solo tre volte in due settimane e solo per comperare l'indispensabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Due e mezza. Se conto anche sabato mattina quando sono uscita per fare la spesa e, vista la coda chilometrica di fronte al supermercato, ho deciso che il tutto poteva aspettare oggi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi sono messa in fila e ho atteso il mio turno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non ci è voluto molto, perché c'erano poche persone davanti a me.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mascherina e gli occhiali da vista non sono un binomio semplice da gestire. Ogni volta che respiro si appannano. Senza, non distinguo il cavolfiore dalla pasta per la pizza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Stamattina ho scoperto che, in caso di quarantena, gli italiani della mia zona fanno scorta (oltre ai guanti monouso, che ci sta) di lievito, pancetta affumicata e dolce in cubetti, tisane, biscottate (di marca) e sottilette.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E via di toast e carbonara.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I guanti di lattice mi si sono incastrati nella cerniera del portafoglio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E mi sono sentita in colpa perché ci stavo mettendo del tempo a fare la spesa mentre fuori altri erano in attesa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">In questo giorno di ordinaria follia ho ricominciato a respirare quando sono salita in auto per tornare a casa.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Non è il momento per sollevare tutte le incongruenze che è facile rilevare, anche solo pensando, riguardo le misure governative messe in atto per contenere il virus.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Non sono tra quelli che pensano di essere in grado di fare di meglio.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Oggi il cielo è grigio. La temperatura ostile.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Non posso neanche andare all'orto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Ho fatto la pasta fresca.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Sono passati 15 giorni. Ai miei ragazzi sembra un mese. E li capisco. A me, a volte, sembra un anno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Comunque, sto continuando a raccogliere le vostre testimonianze per questo diario collettivo ai tempi del Covid. Se volete potete mandarmele via messenger o commentare questo post. L'evoluzione del nostro stato d'animo potremo leggero anche sulla base di ciò che avremo scritto a caldo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;">****</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Non so se ti ricorderai di questo periodo.</span></div>
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Ne parlavamo a cena ieri sera, io e Diego.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando tua figlia ti chiederà della pandemia del '20, non sono sicura che tu possa raccontagli come siano andate le cose, non so quando i ricordi comincino a lasciare traccia nella nostra memoria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io so che le racconterò che tutti i giorni ho rivolto il mio ringraziamento a qualcuno, o qualcosa, per aver risparmiato me e le persone a me care anche oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ringrazio di essere a casa e di poter affrontare questa quarantena insieme ad Anita, cosa che purtroppo molte mamme non possono permettersi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ringrazio di abitare in montagna, in mezzo ai boschi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ringrazio le crisi di nervi, e la quiete subito dopo sapendo di essere tutti sulla stessa barca. Tra l'altro in mezzo al bosco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ringrazio di avere questo bel musetto attaccato al mio, che mi ripete allo sfinimento di avere fame come se fosse una cantilena da film horror.</div>
</span></div>
<div style="color: #1d2129; display: inline; margin-top: 6px;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Insomma, questa quarantena ci sta insegnando un sacco di bestemmie nuove, ma anche ad apprezzare le piccole cose che prima davamo troppo per scontato.</span></div>
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Devo prendere appunti, e imparare bene la lezione.</div>
</span></div>
<div>
<div style="color: #1d2129; display: inline; margin-top: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Martina, San Giorio di Susa (TO)</span></div>
</div>
</div>
<div>
<div style="color: #1d2129; display: inline; margin-top: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
</div>
<div>
<div style="color: #1d2129; display: inline; margin-top: 6px;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444950; font-family: arial, helvetica, sans-serif; white-space: pre-wrap;">Sto vivendo questo periodo con una preoccupazione che fino ad ora mi era sconosciuta. Rispetto le regole, non esco di casa, mi lavo le mani spesso e tossisco nel gomito. Ma c’è una cosa che non riesco a dominare: il senso di impotenza. Quel senso di frustrazione di non poter fare nulla contro questo mostro che ci sta portando via le persone che amiamo. Cerco di rimanere lucida e di essere forte. Ma quando tutta la famiglia piange, credimi, vado in crisi. Abbiamo una persona cara ricoverata e da ieri sera è sedata e intubata perché non è in grado di respirare come dovrebbe. Siamo tutti preoccupati. È un elemento importante della nostra famiglia e l’idea di perderla rende questa quarantena un inferno. </span></div>
<span style="background-color: white; color: #444950; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Cerco la positività ovunque... nei colori, nel cielo azzurro e limpido, nel cinguettio quasi assordante, nelle violette che crescono nel cemento e nelle canzoni che passano per radio. Ma poi, arrivata quell’ondata di preoccupazione e di impotenza silente che ti porta verso il basso, dove i colori sono meno vivaci, il sole è meno caldo e le canzoni sembrano solo un sottofondo fastidioso. Vivo la quarantena con la paura di una telefonata che non vorrei mai ricevere. Io che non sono una da abbracci, in questo momento ne vorrei uno. Uno solo.</span></div>
</span></div>
</div>
<div>
<div style="color: #1d2129; display: inline; margin-top: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444950; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ale, Torino</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444950; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCvXPDPkC-JW9dLPvwETJjs5b7HTkpf5_55wO9Nqs2MEmOLy2dEiKstGDOLzjk4QlnbkdEUuKiR-sqOlKBmWAHLINdwY_86NHq2HjtPQEdqHJ2sWqPtVL7OuQ0eA6yRwtzd9cwp9zgValF/s1600/fila.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCvXPDPkC-JW9dLPvwETJjs5b7HTkpf5_55wO9Nqs2MEmOLy2dEiKstGDOLzjk4QlnbkdEUuKiR-sqOlKBmWAHLINdwY_86NHq2HjtPQEdqHJ2sWqPtVL7OuQ0eA6yRwtzd9cwp9zgValF/s200/fila.jpg" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fila al supermercato</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444950; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
</div>
</div>
Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-531117608114972917.post-87276353579529861492020-03-19T15:45:00.000+01:002020-03-19T15:45:15.308+01:00Diario collettivo ai tempi del Covid19 - Capitolo 1 - 18 marzo 2020<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Capitolo 1 - 18 marzo 2020</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Siamo il fiore che nasce nel cemento</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">***</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oggi ho pensato che sarebbe stato bello avere un diario collettivo in cui ciascuno di noi potesse scrivere come vive queste settimane di isolamento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho lanciato la proposta su Facebook e mi avete risposto in tanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Raccolgo qui, dunque, questa prima parte dei vostri contributi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sarebbe bellissimo, se fossero tanti, quando tutto questo finirà poterli stampare su cartaceo. Non che non mi fidi della tecnologia, ma credo sia molto potente poter toccare i ricordi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Comincio con la mia testimonianza, seppur breve.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E ringrazio chiunque vorrà darmi la sua per poter fare ancora molti capitoli di questo diario collettivo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">***</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sto a casa. Come mi hanno chiesto di fare. Sono fortunata. Me lo ripeto spesso in periodi di crisi. Non per farmi forza ma perché è vero. Sono a casa con i miei figli, i miei affetti; ho casa, cibo e tutto l'indispensabile. Mi mancano gli amici, sopra ogni cosa. Mi manca la loro presenza reale. Mi manca la montagna. Mi manca la socialità che per me è sempre stata cardine fondamentale della mia vita. Cerco da casa di dare il mio piccolo contributo laddove possibile. E' una goccia nel mare. Adesso che avrei il tempo che ho sempre sognato per passare le ore a scrivere, non riesco a trovare lo stimolo giusto. Spero che quando tutto questo finirà di noi possa restare solo la nostra parte migliore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Paola, Bussoleno (TO)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: #1c1e21; text-align: left;">Questa lentezza mi calza a pennello (insieme al mio essere eremita di natura) se devo essere sincera "ne avevo bisogno". </span><span style="color: #1c1e21; text-align: left;">Tempo per me, per la casa, per tutte quelle cose che avevo rimandato... Il giardino, I colori e le bestiole. Nel male mi </span><span style="color: #1c1e21; text-align: left;">sento positiva e propositiva per riprendere poi modificando tutto ciò che mi stava portando a spegnere la mia naturale creatività.</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: #1c1e21; text-align: left;">Paola, Sant'ambrogio di Torino (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: #1c1e21; text-align: left;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x">Stranamente vivo in modo sereno, attenta alle disposizioni ma tranquilla. </span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x">Gabriella, Settimo Torinese (TO)</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;">Mi sembra di vivere in tempo sospeso<br />Quella che è a casa non sono io. Io la guardo da fuori<br />Grazia, Bussoleno (TO)</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;">Ci si alza al mattino con Irene che viene nel mio letto dicendomi buongiorno mamma, ci alziamo? Colazione, si da una sistemata alla casa, pranzo e nel pomeriggio si gioca o si fanno lavoretti manuali. Sto dedicandole il tempo che in altre occasioni non riesco a dedicarle.<br />Marzia, Grugliasco (TO)</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;">Sono a casa da 5 giorni e devo dire che sto bene, sono riuscito a sistemare alcune cose lasciate da fare da anni e sono felice di aver avuto un momento senza impegni o lavori per poterli fare. D'altro canto però, questa idea di non avere la libertà di uscire di casa, anche se per il mio bene e quello degli altri, mi abbatte molto. Le montagne, i sentieri e le camminate fanno parte del mio essere. </span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;">Davide detto Pelaz, San Giorio di Susa (TO)</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x" style="background-color: white;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g">Io sto fisicamente bene, psicologicamente un po' meno. Non ho problemi a dire che ho una notevole paura. Nel mio piccolo dal 23 di febbraio sono uscita 3 volte, tutte per necessità. Da domenica scorsa nessuna. Come ben sai non faccio fatica a rimanere a casa (animale notturno sono). Da giorni non seguo più le notizie dei tg e leggo poco anche i quotidiani. I toni utilizzati mi fanno salire l'ansia e mi sembra di non riuscire a respirare. Le lezioni online sono stranianti (per farle funzionare molti spengono videocamera e microfono quindi mi sembra di autospiegarmi il programma di storia).<br />Ma come dice mio zio in quei di Lodi "adda passà a nuttat"<br />Francesca, Bruzolo (TO)</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">La vivo in una casa condivisa con parenti serpenti perchè mi ha sorpreso in pieno trasloco. Sono ovviamente un pò innervosito dal fatto di dover stare in un luogo dove non vorrei essere, vorrei essere ottimista per il futuro, vorrei sperare che questa diventi una lezione per il futuro, penso soprattutto alla gestione politica dei servizi essenziali e ai rapporti di politica internazionale. Vorrei essere ottimista, ma la mia intelligenza mi dice che non assisteremo al cambiamento che vorrei vedere. Le giornate passano lente.....tutto il giorno al pc, tutto il giorno a leggere notizie e a cercare di capire cosa sta succedendo e cosa potrà succedere tra un mese....nel frattempo non si guadagna mezzo euro e tra pochi giorni non avrò più i soldi per pagare bollette e affitto.....ma c'è sicuramente chi sta peggio.</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Stefano, Lucca</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Io sto bene, molto bene, sto apprezzando le piccole cose, cucinare, quanto sia bello ridere e divertirsi noi 4 con una battuta stupida o ballando a tempo, una musica adolescenziale e renderci conto che divertirci con i nostri figli... sia impagabile!!! Stare bene anche solo per una corsetta in cortile, mangiare i muffin di mia figlia e giocare con la console con il mio nanetto e renderti conto che sei una vera schiappa a confronto... sai che ti dico... forse ne avevamo biaogno!!!</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Francesca, Avigliana (TO)</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Visto che abito in Svizzera a 1km dal confine ti do un punto di vista magari differente. Parto dalla fine e vado a ritroso. A tutt'oggi in Canton Ticino ci sono ancora cantieri aperti con frontalieri che arrivano dalle zone limitrofe. Quando l'Italia è andata in lock down qui si festeggiava il carnevale in tutto il Cantone. Attualmente si calcola che i posti letto in terapia intensiva ci saranno fino a lunedì..... Poi ... Non ci hanno detto nulla. La gente qui è ancora in giro. Questo per farvi capire che quando i giornalisti, politici italiani criticano gli atteggiamenti o i comportamenti dei cittadini che non hanno senso sociale be... Il governo e gli italiani. Seppur con tutti i limiti possibili si sono adoperati per salvare il paese. Tanto per capirci la confederazione non ha predisposto ad adesso nessun aiuto sociale se non per aziende e dipendenti.... detto questo a me pesa poco stare a casa perché sono un gamer e esco giusto per fare la spesa e ci vado a piedi per fare una passeggiata. Ragazzi rimanete a casa. Sono sicuro ne uscirete e credo che questo stop ci possa permettere di costruire, un nuovo futuro con nuove regole e terremo più in considerazione le vere necessità e non il campione di calcio.</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Andrea, Svizzera</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Nonostante la situazione non sia allegra, non ho perso il mio ottimismo. Ho più tempo da dedicare alle cose che amo fare::leggere, scrivere, cucinare. Ho la scusa per tenere a distanza chi non ho piacere che mi si avvicini. Sono preoccupata per l incolumità delle persone cui voglio bene e per le ripercussioni sull'economia. Patisco l'ignoranza di molti, la superficialità dei saccenti e il virus dilagante tra i leoni da tastiera che aumentano ogni giorno a dismisura. Ma so che in mezzo a questa gente ci sono anche persone responsabili, che cercano di indirizzarci verso l'uscita dal tunnel. E ringrazio di cuore i medici, gli infermieri, i volontari e tutti quelli che antepongono il bene collettivo a tutto il resto. Ricordiamoci sempre di loro</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;">Norma, Condove</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><br /></span></span></span></span></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Noi stiamo bene, abbiamo un grande giardino e visto che fa bello ne approfittiamo e stiamo sempre fuori. Ci sono anche i miei nipotini e mia figlia con il suo compagno, visto che la casa è a 2 piani. Al momento non sentiamo la necessità di uscire</span><span style="text-align: left;"> a tutti i costi, ogni tanto vado a fare la spesa, ma giusto il tempo delle compere! La televisione ed il PC li guardiamo molto poco, più che altro cerchiamo le notizie su Facebook (cercando di dividere quelle vere dai fake!) </span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Gabriella, Meana di Susa (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Pace assoluta</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Cristiana, Torino</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Momenti di ansia altalenante. ..scrivo leggo faccio la massaia isterica. ..non mi resta che andare a pulire i cassonetti in strada o andare a fare il bagno ai cavalli del Mannus che pascolano sotto casa. ...quando avrò finito di scrivere dei nuovi deserti e delle metamorfosi dell uomo te ne giro un pezzetto.</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giorgio, Villardora (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A fare videolezione o a inseguire la mia orrida progenie per cercare di far fare loro videolezione. Nel tempo libero cucina o preparativi per l'orto. </span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Luisella, Sangano (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Io devo dire che in questo periodo, sopratutto in questi ultimi giorni, sento davvero il "peso" di ciò che ci sta accadendo intorno. Fino a qualche giorno fa sentivo parlare in TV di gente es</span><span style="text-align: left;">tranea contagiata, di cifre sempre più importanti... ma erano notizie come quelle che sentiamo spesso in TV. Oggi purtroppo quella gente sta diventando quella che conosco e sinceramente sapere di ragazzi anche più giovani di me che sono in situazioni di grave pericolo, magari intubati, mi mette una grossa agitazione.<br />Ho paura più per me di essere un veicolo per mia madre e mia figlia che non sono già di loro in ottima salute.<br />Innanzi tutto io non mi sono mai fermata, lavoro 8 ore al giorno dalle 5.50 del mattino come sempre. Faccio parte di quella categoria di persone che lavorano nei Supermercati. Sono tra l'altro una responsabile dei prodotti cosiddetti "deperibili" nonché "freschi" per cui oltre ad avere l'obbligo come tutti gli addetti di andare a lavorare, ho anche la responsabilità di gestione di tutti quei prodotti che hanno scadenza breve. In poche parole devo fare ancora più attenzione oggi a ciò che ordino... il lavoro in questi giorni è imprevedibile. .. la gente compra parecchio e per di più molte referenze mancano da magazzino (tipo il lievito di birra... tutti lo cercano e manca da giorni.... passo 8 ore a dire " mi spiace è finito).<br />In questo periodo a Susa c'è tanta gente che fa spesa... sono ogni giorno a contatto con mezzo mondo... impossibile non pensare al rischio che corro e che faccio correre a chi mi sta vicina.<br />Ecco perché mi incavolo quando leggo di gente che si sente reclusa e non sa come fare a far passare il tempo.<br />Io purtroppo non ho questa fortuna e come me tutti i miei colleghi. ..di tante realtà diverse. Proprio oggi riflettevo di quanto sia importante quello che faccio ogni giorno... incredibile.. veniamo ignorati da molti, considerati dei semplici commessi con tutti i doveri del caso, ma ora ci sentiamo davvero importanti. Il mondo si sta accorgendo che svolgiamo un lavoro non solo di "servizio" ma fondamentale per tutti. Tutti dobbiamo mangiare.<br />Orgogliosa sempre più di quello che faccio in questi giorni sto vivendo momenti tristi per ciò che mi accade intorno ma nel cuore sento di essere in prima linea per il bene di tutti.<br />Un abbraccio a tutti dalla Coop di Susa<br />E se vi capita di fare spesa vi ricordo:<br />Uno per famiglia... rispettate le distanze .. noi cercheremo di aiutarvi per quel che possiamo!!<br />Forza!! Ce la faremo </span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mariella, Bussoleno (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi ho fatto un esercizio, pensare alle cose belle che ho fatto e alle persone fantastiche che ho incontrato e ai luoghi stupendi dove sono stata! Tanta roba!</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ketty, Asti</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Come amministratore non ho molto relax perché devo star dietro a tante questioni che vanno affrontate proprio per evitare che i nostri cittadini si inguaino più del dovuto. Nonostante ciò, almeno per oggi, ho trovato il tempo di scrivere alcune consideraz</span><span style="text-align: left;">ioni che provo a condividere anche qui dato che credo che i momenti di crisi possano avere sia dei lati negativi che lati positivi...se cogliamo l'occasione di fermarci a riflettere su quelli positivi, forse riusciremo a uscirne meglio di come siamo entrati in questa buriana!</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fiorenza, Avigliana (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Salute buona. Morale altalenante, passo dall'iperattività al fissare il vuoto in pochi secondi. Primi segni di squilibrio mentale. Pulito il possibile e l'impossibile (la gatta è tra le cose impossibili, pulita - tentato di pulire - pure lei). La noia non tiene compagnia.</span><br style="text-align: left;" /><span style="text-align: left;">Cristina. Saint Vincent (AO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Passo il tempo a ringraziare: abbiamo tutto quello che ci occorre, ci vogliamo bene qui in casa, posso vedere tutti i giorni parenti e amici grazie alla tecnologia e so che per quanto lunga è comunque questa una situazione temporanea. </span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Simona, Avigliana (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Io lo sto vivendo ora per ora, sistemo i cassetti che da brava accumulatrice compulsiva traboccano di orpelli inutili, soffermandomi sul ricordo di ogni singolo oggetto, cerco (senza molto successo peraltro) di evitare di pensare a quest'onda simile in</span><span style="text-align: left;"> tutto e per tutto allo tsunami che qualche anno fa ha cancellato centinaia di migliaia di vite... sperando che passi,come sono passati i miei attacchi di depressione negli anni...senza compiere troppi disastri... sicuramente sarà l'ennesima cicatrice che ognuno di noi porterà dentro di sé...<br />Michela, Romano d'Ezzelino (VI)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Io mi ritengo fortunata. Abito in una piccola casetta indipendente, pertanto tra animaletti, giardino e legna la giornata passa senza noia. Tra un lavoro e l'altro cerco di tenere aggiornate le mie pagine facebook e leggere le ultime notizie. Poi naturalment</span><span style="text-align: left;">e ci sono i momenti dell'angoscia, portata dalla paura, pensando ai miei cari e amici, ma anche a tutte quelle persone che non hanno la fortuna di avere un pezzo di giardino, ma solo un balcone in un palazzo. In questo caso penso a quanto può essere utile per loro le varie iniziative che fanno dal balcone, a volte molto criticate da chi non sa cosa vuol dire vivere confinato tra quatto mura... e automaticamente il mio pensiero va a chi è agli arresti domiciliari che in questo momento si sentiranno "normali". </span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Ausilia, Chianocco (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Io vado quasi ad attimi......alterno momenti di positività e altri di pieno pessimismo e sconforto in cui non vedo una fine felice.....(sono asmatica ed ho paurissima) per fortuna ho una casa grande con giardino e tanti an</span><span style="text-align: left;">imaletti, quindi non mi posso lamentare,e da fare ne ho sempre....ma sono preoccupata e da solitaria quale sono, in questo momento vorrei invece, che qui assieme alla mia famiglia ci fossero anche mia madre (che non puó stare con noi perché mio marito lavora) mio fratello e i miei nipoti che invece vivono a Parigi e in Borgogna....fossimo tutti assieme chiusi in casa sarei davvero piú serena.<br />Mary, Condove (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g">In questi giorni sospesi mi ritengo fortunata perché vivo in un posto dove non sono rinchiusa in 4 mura ma posso uscire in giardino. Non so cosa farei se abitassi in città. Guardo la natura i fiori i boschi e penso che il nostro mondo può andare avanti anche senza di noi. Aspetto e mentre mi lavo le mani e penso che tra un po' le avrò distrutte. L'unica cosa che riesce a distogliermi dalla situazione che stiamo vivendo è la lettura e purtroppo cucino tanto e poi mangio...mi toccherà camminare tantissimo poi. In bocca al lupo a tutte e tutti. Marina, Chianocco (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Seppur caratterialmente molto socievole, trovo sia una magnifica occasione per tornare ad occuparci esclusivamente di noi stessi, i nostri figli, i nostri compagni di vita e avventure. Bello non avere orari, impegni, incombenze di nessun genere e godere di ogni attimo per fare solo quello che ci piace. In questo momento della mia vita, nel quale non sto lavorando, ma ho un marito che può farlo da casa, ho un papà ammalato di Alzheimer, ma che vive accanto a noi, così possiamo occuparcene come prima, le mie figlie riescono comunque a seguire lezioni (pure di danza!) ed amicizie, penso e ripenso che sono fortunata e pure felice..... mi spiace non sia così per tutti. </span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Barbara, Buttigliera (TO)</span></span></span><br />
<br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vivere a Mattie in questo momento è veramente una gran fortuna..il tempo è clemente si possano fare i lavori negli orti..in più non avrei modo di annoiarmi con i miei 2 cagnoni... lunghe e solitarie passeggiate nei boschi</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Cristina, Mattie (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Con una moglie infortunata 4 gatti e due cani non ho il tempo di annoiarmi anzi</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Claudio, Vaie (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io che di solito amo la solitudine ed adoro cantare, io che non ho paura del silenzio in casa e che riempio l'attesa scrivendo, progettando, ascoltando musica, non sono mai uscita sul balcone a fare uno solo dei tanti flashmob di questi giorni. Per la prima volta nella mia vita ho sfiorato a tratti la depressione. Mi mancano i miei alunni anche se sono connessa parecchie ore al giorno per preparare attività e per inviarle alle famiglie. Ciò che mi abbatte è il timore che alla fine di questa brutta storia tutto possa tornare come prima. Come dopo i terremoti, come dopo le alluvioni, coi soldi di tutti gettati al vento in grandi opere e nuovamente sottratti alla sanità e alla scuola. Ora ci regalano le briciole per frenare qualsivoglia protesta. Ora trasmettono i canti e gli applausi dai balconi e ci dipingono come un popolo che non si arrende. Ma ci siamo già passati troppe volte da situazioni simili. Certo, stavolta si rischia la pelle in tempo reale. Altre volte il rischio era dilazionato nel tempo. Mi spiace, sarò l'unica, ma proprio non riesco a definirmi serena. Penso costantemente a chi muore lontano dagli affetti, penso che d'ora in poi qualsiasi virus ci preoccuperà. Che d'ora in poi avremo sempre più fame d'aria, Che non è vero che abbiamo imparato ad apprezzare nuove prospettive: i veri valori li conoscevamo già, non ci permettevano di gridarli forte, ma facevano già parte di noi</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Chiara, Condove (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io sono uno dei pochi che continua a lavorare e, credo di star facendo uno dei lavori più brutti che un manager deve fare, chiudere le aziende e lasciare le persone a casa, chiaro con gli ammortizzatori sociali che copriranno il periodo, sempre che non duri per più di 90 giorni lo stop alle nostre aziende, quindi ansia.<br />Ho deciso di vedere solo un tg al giorno per non lasciarmi prendere dal panico e dal turbinio mediatico informativo a cui siamo sottoposti.<br />Cerco di proiettarmi verso il domani e cercare di capire come cambierà il mondo, la società, perché una delle certezze è che la nostra società cambierà in tutto.</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Beppe, Villardora (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io me la passo in casa a lavorare via internet e in cassa integrazione, un giorno si e uno no. Mi sto dedicando alla mia nuova bibbia di cui pubblico una foto (allega foto del libro intitolato "Il magico potere di sbattersene il caXXo", nda).</span></span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;">Mario, Bussoleno (TO)</span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci si alza tra compiti e faccende. ..la mattinata passa pomeriggio cortile e giardino tutti assieme....bello.</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Samantha, Bussoleno (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non vorrei fare la lagna ma la sto vivendo davvero male perché sono stata operata e avevo alle spalle già 15 giorni di detenzione senza poter camminare. Adesso il mio piede ha deciso di farmi lo scherzetto dell'infezione e lo vivo ancora peggio. È dura non poter andare neanche in giardino. L'unica botta di vita è quando mi hanno tolto i punti. Chi la vive peggio sono i miei figli che hanno meno pazienza di me. Non sono pessimista ma credo che, quando sarà finita, noi non saremo diventati più saggi. Continueremo a fare gli stessi errori e fare quello che ci riesce meglio: rovinare il mondo che abbiamo, le relazioni, l'empatia ecc.</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Paola, Vaie (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono una delle poche che ancora si recano al lavoro, siamo fisicamente presenti in sede in 2, le altre smart working. Apparentemente nulla è cambiato, ma tutto è cambiato e nulla è più come prima. Clima surreale a Torino, strade per fortuna deserte, vuote di persone e rumori. Un paesaggio apocalittico insomma. Io e l'altra mia collega ci sosteniamo e facciamo forza a vicenda, ciascuna nella propria stanza. A casa stanno tutti bene, annoiati ma in salute, questo è quello che conta. Tanta voglia di tornare presto alla normalità... un abbraccio virtuale, a debita distanza</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sara, Susa (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g">Lavoro in un SerD a Torino da psicologa. Solo da 10 giorni siamo tutti più ligi alle norme in città...è stato faticoso, prima del decreto dell'11/03, vedere che le persone minimizzavano e che non si rispettavano le misure di sicure </span></span><span style="text-align: left;">E ringrazio ogni giorno per la fortuna di non vivere da sola (in teoria sì, in pratica il mio moroso è il mio dirimpettaio e siamo soli su tutto il piano, noi e il gatto) e di poter condividere tutto questo con lui, con i vicini che vedo dal balcone e con voi lontani</span><span style="text-align: left;">zza. In ambulatorio è faticoso, si fanno soprattutto prestazioni medico infermieristiche, i colloqui al telefono, le raccomandazioni perché ognuno si tuteli, si accolgono i nervosismi... Mi sembra che lasciamo tutti da soli, chi ha un problema di dipendenza o vive di fortuna non può essere seguito come si deve ora...</span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I pazienti vengono seguiti anche on line, non tutti accettano, ma con chi accetta si fa un bel lavoro, è un contatto che rafforza e aiuta a non perdere il filo e il senso del lavoro.<br />Qui dove vivo ora, in piazza borgo Dora al Sermig (vivo nel condominio accanto e faccio servizio volontario qui quotidianamente) le accoglienze notturne sono aperte, ma ormai nessuno esce ed è impossibile accogliere gente nuova. Ma si accoglie chi ha bisogno di vestiario o di altro, non mancano le indicazioni e gli aiuti Ci rimettono le persone sole, e a me questo caos serale sui balconi non rinfranca per nulla, non si ha idea dell'angoscia di molti, si vive per la propria vita e la morte altrui...<br />Sembra che si attenda che tutto passi per riprendere a fare la vita di prima, ma non sarà possibile e nemmeno auspicabile.<br />Io sono un po' stanca e vorrei stare a casa, perché, anche se mi tutelo, ho paura di espormi al contagio, ma finché sto bene non lascio, c'è chi ha più bisogno di me di stare a.casa.<br />Ho la speranza vera che la crisi ci porti a vivere in un modo un po' diverso, ritrovando un senso di vita diverso da prima ... forse per noi adulti un po' sarà così, per i ragazzi so che la maggior parte di noi non nutre speranze. Ma forse potremo aiutarli o almeno non scoraggiarci, non diamo per scontato che non ne caveranno nulla di buono.... Vedremo gli effetti buoni con il tempo!</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Elena, Torino</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I giorni passano veloci. non riesco a fare l'ordinario... figuriamoci i buoni propositi di cose arretrate. stimolare i ragazzi, dare parvenza di ordinarietà fra compiti lavoro casa e giochi.. il vero problema è la notte. svegliarsi piangendo..non riuscire a tornare a dormire per le paure. scambiare con i fantasmi qualsiasi cosa per la salute dei cari. poi arriva l'alba e..torna il posto della concretezza e..del fare! </span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Matilda, Rosta (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Purtroppo devo<span class="_5mfr" style="margin: 0px 1px;"><span class="_6qdm" style="background-image: url("https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t22/1/16/1f61e.png"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 16px; text-shadow: none; vertical-align: text-bottom; width: 16px;">😞</span></span> continuare a lavorare</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Enrica, Bussoleno (TO)</span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g">A casa in Smart working, mi manca l relazione con i colleghi, il caffè e lo scambio di ricette. Ho dovuto annullare incontri perché credo molto nel confronto diretto e relazionale. Quindi vado sul virtuale, con qualche telefonata e videochiamate per guardarci in faccia. Anche l’altra metà, per il momento è in smart working (a turno con colleghi), e quindi la connessione casalinga ne risente. Situazione quasi normale, sono abbastanza orso, quindi l’isolamento non pesa, ma forse quando si tornerà alla normalità apprezzerò di più la compagnia allargata. Gli aperitivi virtuali con gli amici vicini e lontani, fatto; aggiornamenti reciproci con amici e parenti nel mondo per capire come va, fatto; i riti sul balcone a cantare o simili non me la sento sarà che ho pochi vicini con cui condividere. I figli... almeno per il piccolo questa situazione ha significato essere catapultato nella tecnologia tra tablet, email, modifiche di fogli on line... lui che non ama videogiochi, ed è ancora molto analogico. Quindi per noi ha significato assistenza all’utilizzo dei sistemi e controllare registro elettronico gruppo whatsapp delle mamme in crisi di nervi... la grande si arrangia. Per fortuna. Ma qui ci si scontra con alcune fragilità di alcuni compagni minimamente seguiti dai genitori che fanno fatica ad accedere internet email, configurazioni e modalità di invio. E chiedono aiuto e supporto ai compagni. Neanche una settimana prima i professori ne dicevano di ogni sui ragazzi così egoisti e individualisti. Bene credo che tutti impareranno qualcosa. In famiglia alla fine della giornata ci siamo messi a giocare alla xbox che da almeno tre anni prendeva polvere... e sono stata incoronata “Regina del bowling” con 268 punti. Il marito è incaxxx nero e parla di manipolazioni al sistema. Uomini! Rito collettivo è la visione del tg per capire che accade etc etc si commenta e si comprende di esser nel bel mezzo di un evento storico. Di quelli grandi di quelli che parleranno interi capitoli dei libri di storia del futuro. Mette un po’ i brividi.</span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Eleonora, San Giorio (TO)</span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io lavoro, dimezzando le ore e cercando di evitare dove si può i passaggi a casa. Le persone, quelle sole e che tendenzialmente hanno più bisogno di assistenza, sono diventate le più esigenti ed egoiste. Non è un bel momento, non è facile, alcuni utenti continuano ad uscire nonostante l'età avanzata e magari con a casa un famigliare non troppo in salute. I bambini capiscono di più l'emergenza e la necessità di non uscire.<br />In struttura i ragazzi scappano e prendono qualsiasi treno passi. Loro non vedono proprio il pericolo, loro sono perlopiù africani e "noi non lo prendiamo perché il virus attacca al freddo, in Africa fa caldo". Ma loro vivono a Salbertrand ...... E così è tutto il giorno, tutti i giorni. Si cerca di vivere normalmente, ma io sono terrorizzata ogni volta che metto in moto la macchina per andare a lavorare.<br />Credo e spero di stare bene, perché in casa, comunque, ho Nahele..<br />Chiara, Bussoleno (TO)</span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io sono in pensione da più di tre anni, e in questi anni ho riempito il mio tempo con attività sportiva, nuoto, e corso di inglese, serio, al CPIA, due ore tutte le settimane e i compiti, quest'anno anche un corso di taglio e cucito, mi sono fatta una blusa ed un paio di pantaloni. Adesso niente di tutto questo, non ho più fatto niente di inglese, sto cercando di cucirmi qualcosa, ma mi mancano i dettagli, tipo il tessuto di rinforzo. Mi manca tantissimo il nuoto, ho un'anca che duole. Abbiamo una casa con l'orto vicino per cui un po' di uscite possiamo farle, sono con il marito, e non ho più visto figli e nipotino, se non in videochiamate. C'è da dire che il bambino sembra non gradire più le video chiamate, è come se volesse farci pagare questa lontananza, a due anni non capisce perché la vita sia così stravolta!</span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g">In questi giorni fatichiamo a dare un orario alle nostre giornate, alzarci intorno alle 7,30, perché se mi alzo troppo tardi mi sembra di perdere tempo, andare a dormire non troppo tardi. Mettere le attività in ordine, un momento sto davanti al computer a giocare un altro mi sbatto a pulire tutto, ho deciso di fare le pulizie di primavera, però non sono ancora arrivata a svuotare gli armadi. Oggi sono uscita per mezz'ora in bicicletta, ho incontrato altre persone come me, che avevano bisogno di un po' di aria e attività. Nessuno era insieme ad altri, se non mariti con mogli. Una cosa che mi conforta è il fatto che oggigiorno ci si può connettere come sto facendo adesso con voi. Mio marito negli anni novanta ha lavorato spesso all'estero e ci si sentiva una volta al giorno, adesso sarebbe più facile, o forse no! Chissà!</span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"></span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Daniela, Torino</span></span></span></span></span><br />
<div>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi col moroso abbiamo messo le patate, adesso la natura farà il resto, se pioverà un po' si raccoglie se no..... Per il resto rimaniamo fiduciosi</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Alessandra, Bussoleno (TO)</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un disastro totale, bloccato da parenti perché non ho fatto in tempo a cambiare residenza a vantaggio di un'altra casa fuori città dove faccio spesso il pendolare lavorativo, con altra casa da loisir ove tutto andrà ivi compreso il giardino in scatafascio non potendo più per le giuste ordinanze andare a fare manutenzione, col telelavoro provvisorio avente internet al collasso.</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gabriele, Torino</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Abito in mezzo ai boschi e questa quarantena la sto vivendo.... "rivoluzionando" la casa. Sto pulendo e mettendo ordine in tutte quelle cose lasciate lì all'incirca da quando sono diventata mamma. Inizio dalla casa per "rimettere ordine nella mia vita" passo le giornata in casa, ma ho anche la fortuna di poter "uscire" proprio perché abito molto isolata dalla città e dalla collettività. Questa quarantena mi sta facendo capire che "il mondo va avanti anche senza di me", e che correre correre per aiutare sempre gli altri non è la soluzione. Chiamo quotidianamente i miei cari: mia zia, mio fratello e la mia nonnina di 95 anni che sono 2 settimane che non vedo. Le ho portato la spesa 2 settimane fa, ma in accordo con i miei zii limitiamo le persone che entrano a contatto con lei e poiché mio marito è veterinario e continua a girare abbiamo ritenuto opportuno che io non vada. In questi giorni ripenso alla "vita" di mia mamma di casalinga degli ultimi anni e... in parte mi ci rispecchio!! Al mattino ogni tango faccio yoga in diretta su fb con l'insegnante da cui vado in palestra durante l'anno. Sento le amiche... videochiamo qualcuno. Cerco di far scoprire la natura al mio bimbo, coloriamo con le tempere... e la sera dopo cena mio marito e i suoi figli (tra cui il nostro di 2 anni) suonano un po' la chitarra.. poi tv e nanna</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Valentina, Avigliana (TO)</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></span>
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anch'io scrivo un diario di queste strane giornate fatte di tante ore da trascorrere a casa, tra faccende, cucina, lettura, gioco, musica e soprattutto cercare di tranquillizzare i nonni e le zie che sono i più fragili. Ringrazio ogni giorno Iliad per il tutto illimitato</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Paola, San Giorio (TO)</span></span></span></span></span></span></span><br />
<span dir="ltr" style="text-align: left;"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g"><span dir="ltr"><span class="_3l3x _1n4g" style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Sono affetta da una patologia polmonare denominata istiocitosi x ho 44anni mamma di due bestioline di 13 e 18 anni (la mia vita!!!)...lavoro in una RSA come animatrice...io sono una persona estremamente sola</span><span style="text-align: left;">re e positiva amo il mio lavoro e lo faccio con passione ma..(ovviamente c'è un ma in questo contesto temporale, di epidemia), HO PAURA UNA FOTTUTA PAURA di ammalarmi e di contagiare i miei nonnini della struttura paura data la mia condizione polmonare di finire intubata di non avere i miei cari vicino . Diciamo che da soggetto estremamente positivo e allegro mi ritrovo a essere esattamente l'opposto ....non lo accetto e sto male!!!!</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Alessandra, Mompantero (TO) </span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io a casa sto bene,anche perché attorno a me ho tanto verde; esco nel prato,curo i fiori del mio giardino e , tra poco, mi dedicherò anche all'orto. In casa leggo, ricamo ,faccio parole crociate e , parte del mio tempo, lo dedico alla meditazione e alla riscoperta di me stessa. Ogni tanto seguo anche la TV per non allontanarmi completamente da ciò che succede nel resto del paese. </span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mirella, Chianocco (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Contrariamente a quanto sento in giro, io non mi sento isolata, ansiosa. Sicuramente il fatto di vivere in un paesino immerso nel verde, rende tutto piu' normale, il fatto di avere un grande giardino, non ti fa sentire "c</span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;">hiusa", le giornate</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;"> di sole ti invitano a fare del giardinaggio, la primavera e' alle porte e bisogna abbellire il giardino. Ho la fortuna di avere figlia, genero e nipote nella stessa unita' immobiliare. Ho il piacere di avere in casa una cagnolina, un gatto, un coniglio e due tartarughe... questi ti fanno passare delle ore deliziose. Da poco ho iniziato a praticare lo yoga, non potendo recarmi a lezione, la mia deliziosa insegnante mi manda dei video, dei file di meditazione che metto in pratica al mattino nel mio giardino. Mi sto occupando di una zia che per motivi di salute e' bloccata a letto e devo darle assistenza per pranzo e cena. Uso tutte le precauzioni del caso (mascherina, guanti, gel disinfettante, mi lavo spesso le mani) ma vivo ogni istante della giornata senza ansie o paure, sono fiduciosa che questo brutto momento passera'. Non succede mai niente per caso e siamo in un periodo di grande trasformazione ed e' arrivato il momento della consapevolezza. Dobbiamo prendere atto di questo. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;">Loredana, San Didero (TO)</span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le giornate scorrono lentamente fra pulizie anche di ciò che già è pulito, un film, un libro, qualche sciocchezza da pubblicare sui social per sdrammatizzare un po'. Non con altrettanta serenità riesco ad affrontare la notte: questo silenzio irreale aumenta in modo esponenziale ogni mia preoccupazione, ogni mio timore, ogni mia idea, regalandomi ore di insonnia e tachicardia.</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stefania, Susa (TO)</span></span><br />
<span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: left;">Io, il mio compagno, i miei 3 gatti nella splendida Reano. Ho il bosco a due passi da casa che mi permette di respirare ancora un po' di vita e di vedere le primule in fiore nel fine settimana.<br />Mi reco a lavoro ogni giorno, con mio fratello e mia madre.</span><span style="text-align: left;">.. Perché quando hai una piccola impresa familiare puoi solo scegliere di continuare a lavorare... O non mangiare.<br />Il mio ragazzo è un neo insegnante al liceo... E la sua prima esperienza si è trasformata in uno strano social game, fatto di lezioni online e studenti che scrivono e telefonano ad ogni ora del giorno e della sera. Nel frattempo, per non farsi mancare niente, prosegue anche il suo lavoro da ricercatore all'università tramite smart working...<br />La fortuna è che la vita che mi sono costruita è fatta di relazioni autentiche e non mi sento schiacciata dal peso delle poche vite che mi circondano, quelle poche che possono stare a meno di un metro da me.<br />I gatti poi non annoiano mai, soprattutto uno che ogni mese svela dei colpi di scena che neanche Breaking bad, tipo che il suo fegato si è spostato e si è messo al posto del polmone destro... Cose così.<br />Lo scoutismo prosegue, in modo strano, a distanza, ad intermittenza... Ma prosegue... Dai... Manco il fascismo è riuscito a fermarlo... Figuriamoci un virus.<br />In conclusione però mi sento comunque fortunata. Abbiamo la possibilità di stare nelle nostre case, di fare scorte di cibo, di riposare in uno splendido silenzio, di selezionare le cose davvero importanti.<br />Spero che si attenui un po' il panico da coronavirus, perché il panico non può portare niente di positivo. Anzi rovina le relazioni.</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;">Alessandra, Reano</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqAqxzX6z8fLw7eORLt0goclB9bHOxZH92EZen-pK_AfppbFe1s_6pcmRBYrPXoIusrMRW5lnrONkvhtV8bxYR62GBcZZ-HZbZnD_psc8Ya8ZMr6aCeAWBqsR_k9GrODsBPFHwupLZOAAE/s1600/Fiore+nel+cemento.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="325" data-original-width="500" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqAqxzX6z8fLw7eORLt0goclB9bHOxZH92EZen-pK_AfppbFe1s_6pcmRBYrPXoIusrMRW5lnrONkvhtV8bxYR62GBcZZ-HZbZnD_psc8Ya8ZMr6aCeAWBqsR_k9GrODsBPFHwupLZOAAE/s320/Fiore+nel+cemento.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;"><br /></span>
</div>
Paola Meinardihttp://www.blogger.com/profile/06927098144421910883noreply@blogger.com0